Forlì - Protesta CONTRO Radici

Oggi, venerdì 5 dicembre, nasce il Coordinamento "Radici Contro", concepito appunto per contrastare la manifestazione RADICI e per criticare i presupposti teorici che ne stanno alla base. Un coordinamento fatto da singole persone, riunite con la volontà di smascherare pratiche crudeli e rimettere in discussione comportamenti, modi di pensare, stili di vita.

FATTI SENTIRE ASSIEME A NOI!

Il coordinamento organizza per la giornata di domenica 14 Dicembre delle iniziative itineranti che cercheranno di coinvolgere tutto la città di Forlì. L'appuntamento è alle 15′00 in Piazza della Vittoria per avviare una biciclettata, passeremo davanti alla Fiera di Forlì dove si terrà RADICI, cercheremo di fare più "rumore" possibile, di far sentire la nostra rabbia ed essere la voce degli animali che quotidiamente vengono riempiti di piombo da questi aguzzini travestiti da "nuovi ecologisti"!
Arriveremo in via delle Torri dove dalle 17′30 si terranno mostre fotografiche, banchetti informativi, aperitivo vegano e spettacoli teatrali.

A breve sarà anche disponibile una locandina dell'evento.

Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.radicicontro.tk/

Manifesto

Quello che RADICI dice di perseguire ha generato la nostra critica verso questo evento e più in generale verso la mentalità che lo ha proposto.
Le false nobili motivazioni come la presunzione di governare l’ambiente, la valenza sociale ed etica, la questione della tradizione, il ruolo di paladini dell’equilibrio, non sono servite a giustificare il sadismo di cacciatori e pescatori. Anzi aggravano la situazione e amplificano il nostro dissenso.
In questo mondo, in cui l’animale umano si comporta da padrone, senza alcun rispetto per tutti gli altri abitanti del pianeta, non esiste più nessun equilibrio.
Proprio la volontà di governare la Natura (animali e vegetali) ha portato gli esseri umani a considerarsi superiori, a giustificare lo sfruttamento, la sopraffazione delle altre specie. Ad appropriarsi di ogni territorio, a cambiare morfologia dei paesaggi, ad incanalare i fiumi, a trivellare montagne, a prosciugare fonti, a far esplodere rocce, a ricoprire i prati di cemento, a scomporre e modificare la materia, inseguendo i propri fini. Ad adottare stili di vita nocivi, a distruggere.
Oggi viviamo in un mondo centralizzato unicamente all’animale umano. Un mondo invivibile per tutte le altre specie. E se andiamo oltre la superficialità di quello che rincorriamo invivibile anche per noi.

E’ necessario attivarsi in prima persona e cambiare il corso del declino a cui stiamo condannando la Terra. Ristabilire l’equilibrio deteriorato. E per fare ciò è necessario adottare una mentalità diversa.
Non è più possibile nascondersi dietro alle menzogne come quelle proposte da RADICI. E’ assurdo accettare la volantà di mascherare delle pratiche violente e crudeli come la caccia e la pesca. E’ vergognoso concordare sulle loro bugie. Non c’è piu tempo per non considerarsi responsabili. Non si puo piu accontentarsi di restare indifferenti.
Certo è più comodo credere che tutto resterà bello e immutato senza che noi dobbiamo fare o cambiare nulla. Che possiamo continuare ad inquinare, disboscare, bruciare, costruire, produrre, sprecare; affidando la salvaguardia dell’ambiente a cacciatori e pescatori, sadici esaltati che trovano piacere nell’uccidere, nel veder morire altri esseri senzienti.

Gli esseri umani sono parte intrinseca della Terra. Come lo sono tutti gli esseri viventi che la popolano. L’unico modo per ricreare l’equilibrio naturale distrutto dai nostri comportamenti è quello di imparare il rispetto. Smettere di sopraffare la natura e imparare a vivere al nostro posto, come una delle specie del pianeta. Cercando di provocare il minor danno. Imparare a convivere. La Natura non ha bisogno né di essere salvaguardata né di qualcuno che ne protegga l’equilibrio. Da sola provvede a tutto. Noi ne facciamo parte.
Le nostre vere radici sono le stesse di tutti gli altri esseri viventi. Non può esistere il benessere di un’unica specie se il prezzo da pagare è a discapito delle altre, fosse anche di una sola.
Ci si salva insieme, o è la fine per tutti!

Mar, 09/12/2008 – 11:03
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