Giulianova (Teramo) - Irruzione al concerto della polizia e fogli di via



da freccia.noblogs.org


QUEL CHE IMPORTA

Ieri sera a Giulianova paese si esibiva la banda della Polizia di Stato, in una piazza Buozzi gremita di gente con la presenza di decine di forze dell'ordine. C'eravamo anche noi!
Siamo riusciti ad arrivare al centro della piazza, srotolare e farci un giro con uno striscione blu, con la scritta bianca "ASSASSINI", ed urlare giustizia per Stefano Cucchi e per tutti i ragazzi uccisi dalle forze dell'ordine. Urlare ai poliziotti che sono degli assassini. Eravamo in piazza per dire che sono il braccio armato di un sistema che ogni giorno rende le nostre vite sempre più precarie e sfruttate.
Poco importa che ci abbiano fermato, tenuto per ore nella caserma della Polizia stradale, e che ci abbiano riempito di una sfilza di denunce come vendetta per il rosicamento che eravamo andati alla festa loro ad urlargli in faccia quel che sono. Perché quel che importa, è che glie l'abbiamo fatta sotto il naso! In faccia! Che per tutta la sera gli agenti si chiedevano da dove eravamo passati e come eravamo potuti arrivare al centro della piazza. Quel che importa è stata la presenza dei solidali fuori la caserma della polizia stradale, mentre eravamo trattenuti dentro. Quel che importa son stati tutti gli attestati di solidarietà e di stima che abbiamo ricevuto per la nostra azione. Ma quel che importa soprattutto, è che ieri, oggi non s'è parlato, né si parla di una miserabile autocelebrazione delle forze dell'ordine, ma si parla dei loro misfatti, dei loro omicidi. Si parla di Stefano Cucchi e di tutti gli altri ragazzi ammazzati dalle forze dell'ordine. Ed è quel che più importa di questa serata.

E LA SAGA CONTINUA

Torniamo sulla contestazione alla festa della Polizia di Stato della settimana scorsa. E ne riparliamo perché in questi giorni gli sbirri, non sazi delle denunce per resistenza, oltraggio e manifestazione non autorizzata, stanno affannosamente (contattando telefonicamente anche i parenti dei compagni) cercando di notificare a qualche compagno il foglio di via da Giulianova. Si sa, rosicare è brutto! A maggior ragione quando di mezzo c'è la verità che, come diceva una famosa canzone: "...ti fa male lo so". A maggior ragione quando ogni giorno si sentono nelle cronache, di omicidi e di atti efferati perpetrati dalle forze dell'ordine su migranti, detenuti, ragazzi che tornavano da un serata in compagnia o persone sottoposte ad un fermo di polizia che poi son state uccise. Purtroppo di esempi ne abbiamo tantissimi: Bianzino, Ferrulli, Aldrovandi, Cucchi, Uva, Sekine e tanti altri che, purtroppo son incappati nelle forze dell'ordine.
Noi, l'altro giorno, agli sbirri siam andati a dirgli proprio questo: che sono degli assassini!
E questa cosa non gli è calata proprio, tanto che adesso, come detto, si stan adoperando per notificare fogli di via da Giulianova.
Il foglio di via, tra l'altro, è una "misura di prevenzione" che impedisce ad una persona di stare in un territorio, di solito per tre anni. Il tutto a totale discrezionalità del Questore che lo emana. Infatti il foglio di via, per essere notificato, non passa da un Tribunale, ma viene dato e basta. Ci si può opporre certo: o al Prefetto (?!) o, pagando, tramite ricorso al Tar...
D'altronde per rompere i rapporti e fiaccare le resistenze nei territori l'apparato repressivo usa tutti i mezzi che ha a disposizione. Negli ultimi anni ad esempio, contro i compagni son stati dati decine di fogli di via, anche nel nostro territorio. E son stati dati per degli attacchinaggi, delle manifestazioni antifasciste, degli attacchi contro strutture del potere, delle occupazioni e via dicendo. Per qualunque motivo possono darlo. E l'hanno dato anche per avvenimenti per cui, in fase processuale, poi un compagno è stato assolto... ma intanto ti fai tre anni lontano da un territorio!
A Giulianova da poco tempo erano finiti gli otto fogli di via della durata di tre anni, in seguito all'attacco contro il banchetto di Casapound.
Il foglio di via quindi, è una misura totalmente a discrezione delle forze dell'ordine senza poter, nell'immediato, controbattere ed opporsi.
Ma, diciamoci la verità, in questi anni i fogli di via, in provincia, son stati abbondantemente non rispettati dai compagni. Per due semplici motivi che sono alla base dello sviluppo dell'umanità verso l'emancipazione: che la legge, a maggior ragione quando strumento ingiusto, iniquo ed a difesa di un privilegio, non va rispettata! E che se fossero state per le carte dei tribunali o per la volontà del Leviatano di turno, ancora ci troveremo alla servitù della gleba, anche se non siamo poi così lontani...
Ciò detto, il compagno o i compagni (ancora non sappiamo bene quanti saranno colpiti da questa misura repressiva) destinatari del foglio di via si comporteranno secondo propria coscienza, nel rispettarlo o meno.
Quel che è certo, è che qualunque sarà la loro scelta avranno la solidarietà e l'appoggio di tutti gli altri compagni e non solo. Perché, per quanto riguarda la contestazione alla Polizia, in questi giorni a Giulianova e in tutta la provincia, molti son stati i sorrisi, gli apprezzamenti, gli incoraggiamenti, i sostegni. Da tante persone definite "normali". In molti ci han detto "Avete fatto bene!"
E quando stan così le cose, non c'è carta di tribunale o di questura, che possa fermare le nostre idee e le nostre lotte!
Ne siamo certi

Mar, 14/06/2016 – 22:55
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