Grecia - 8 arresti legati al sequestro Mylonas

20-21 agosto 2008

8 arresti in Grecia legati al sequestro Mylonas

Il 20 di agosto in Grecia 4 persone vengono arrestate con l'accusa di sequestro di persona. Un rapimento che si era concluso con il pagamento di un grosso riscatto. Gli arrestati sono Vasilis Palaiokostas, Polikarpos Georgiadis e Vagelis Hrisohoides. Questi ultimi hanno preso le distanze dalla quarta persona arrestata a causa del suo comportamento. Il 21 agosto altre 4 persone vengono arrestate per aver giocato un ruolo minore nel sequestro. Il rapimento, che risale ad alcuni mesi fa, aveva coinvolto il presidente della Confederazione dell'Industria Pesante Georgos Mylonas, il quale non molto tempo fa aveva suscitato alcune polemiche dopo sue pesanti dichiarazioni sul lavoro degli operai in fabbrica. Era stato rilasciato dopo il pagamento di 10 milioni da parte della moglie. I media e la polizia sostengono che questo denaro servisse a liberare il fratello di Vasilis Palaiokostas, Nikos, dal carcere. Le fotografie della stampa borghese mostrano una varietà di munizioni, kalashnikovs, un bazooka RPG, ordigni esplosivi, giubbotti antiproiettile, uniformi di polizia e da vigili del fuoco che sono stati ritrovati al momento dell'arresto. Le cifre riguardanti la somma di denaro ritrovato cambiano ogni giorno. La polizia afferma che la maggior parte dei soldi era segnata e che le banconote sono state rintracciate in oltre 100 punti diversi della Grecia. Le storie di Vasilis (40), Vagelis (28) e Polikarpos (28), sono importanti per riuscire a contestualizzare questo rapimento e la loro ribellione sociale nell’ambito generale. Polikarpos e Vagelis sono due carissimi compagni, nella scena anarchica da molti anni e molto attivi. Polikarpos era stato arrestato il 16 aprile del 2004 con l'accusa di tentato incendio con ordigno incendiario contro un veicolo di una compagnia di sicurezza privata. La polizia non riuscì a trovare prove, ma rimase comunque dentro un anno in carcerazione preventiva, e giudicato colpevole. Uscì in quanto aveva già scontato un anno. Durante questo periodo conobbe Vasilis Palaiokostas. I media borghesi accusavano Vasilis di essere un rapinatore di banche e dal loro punto di vista è ovvio che in quei giorni Vasilis avesse “scelto Polikarpos per una cospirazione con lo scopo di liberare suo fratello Nikos dalla prigione”. Questi due fratelli sono da decenni “leggende viventi” in Grecia. La storia dei fratelli Palaiokostas. I due fratelli Vasilis e Nikos, come molti altri cresciuti in famiglie povere, non potevano sopportare lo sfruttamento che loro e le persone intorno a loro subivano ogni giorno, e quindi hanno vissuto le loro vite come ribelli sociali negli ultimi 30 anni. Hanno compiuto decine di rapine a banche, furti di macchine, evasioni, ma non hanno mai avuto vestiti o macchine costose, o abitato in case di lusso. In effetti una volta hanno buttato via i soldi appena rubati in una banca, perché non erano abbastanza per quello a cui servivano. Tutto il denaro era sempre mandato dove serviva e condiviso con le persone che li proteggevano, li nascondevano e che non avrebbe mai detto una parola alla polizia riguardo i propri compagni. In tutti questi anni sono stati latitanti, inseguiti dalla polizia. A volte vittoriosi in fughe con corse in macchine rubate, altre volte sfortunati e portati in prigione. Prigioni dalle quali sono sempre riusciti ad evadere, grazie all'amorevole e spettacolare aiuto del fratello libero. Durante gli anni '80 hanno compiuto molte rapine, fino all'arresto di Nikos nel 1988. Nikos fu liberato pochi giorni dopo dal fratello che gli lanciò da fuori una corda per scavalcare il muro. Due anni dopo, nel febbraio 1990 fu di nuovo arrestato. Un mese dopo anche Vasilis fu sfortunatamente catturato mentre, con un amico, cercava di far evadere il fratello. Era la prima volta che finivano entrambi contemporaneamente in prigione. Nel dicembre del '90 però Nikos riesce ad evadere dal carcere di Korydallos ad Atene durante un'enorme sommossa. Gli sbirri lo cercheranno inutilmente per 16 anni, finché non lo cattureranno per sbaglio in un incidente stradale nel 2006. Non è mai uscito da allora. Nel 1991 anche Vasilis riesce ad evadere dal carcere di Halkida. Nel 1992 rapina una banca, nel 1995 ne rapinano una insieme ad Atene. Nel dicembre del '95 vengono accusati del sequestro del presidente di una fabbrica “halvas”, tale Haitoglou. Liberato dopo quattro giorni e il pagamento di un riscatto da 750.000 euro. Il ministro dell'ordine pubblico fece un appello per la loro cattura su tv, radio e manifesti, con la loro foto, offrendo una ricompensa di esattamente 750.000 euro. Nel 1996 Vasilis fu rintracciato dagli sbirri a Corfù, ma riuscì a seminarli rubando una macchina. Due anni dopo la situazione si ripeté a Yanitsa, e poi di nuovo nel maggio '99. Nel 2003 Nikos compie una fuga spettacolare con un elicottero. Nel 2006 Nikos rapina una banca a Veria (nord della Grecia) in bicicletta e riesce a farla franca perché tutta la gran massa di sbirri era troppo occupata per la protezione del presidente greco in visita a Veria proprio in quel momento. Nel settembre dello stesso anno ha l'incidente stradale che lo porterà in carcere dopo tanti anni di clandestinità. La polizia ha scoperto l'identità e la posizione del “gruppo” perché il quarto uomo stava spendendo grosse quantità di denaro contante su macchine di lusso a Creta. Inoltre Georgos Mylonas aveva dichiarato alla polizia che durante la detenzione aveva sentito sorvolare aerei molto spesso. Con l'arresto del quarto uomo a Creta gli sbirri scoprirono che aveva affittato una casa a Souroti, una zona tranquilla nei pressi di Thessaloniki, vicino a un aeroporto. La polizia ha dichiarato che con l'ausilio di 14 agenti delle forze speciali e 10 agenti normali (è probabile che siano stati molti di più) ha circondato la casa in Souroti. Entrambi Vasilis e Polikarpos furono arrestati sul posto, dove fu ritrovata anche l'artiglieria. Il 22 di Agosto sono stati tutti portati di fronte al giudice, che ha dato loro tre giorni per preparare la difesa, e che deciderà sulla loro custodia cautelare. Dopo la prima udienza con il giudice, Palaiokostas è stato trascinato da due enormi sbirri dei reparti speciali davanti ai giornalisti ansiosi di fare foto all'uomo più ricercato della Grecia, per mostrare loro cosa avevano catturato; l'incubo di ogni sistema che impone leggi e controllo, reprimendo la gente.

Mer, 15/10/2008 – 09:28
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione