Grecia - Lettera di Nikos dall'ospedale statale

Lettera di Nikos dall'ospedale statale, tredicesimo giorno consecutivo di sciopero della fame. Da ieri ha ricominciato lo sciopero della sete.

Scrivo due parole su un tovagliolo di carta. Di nascosto. Mi hanno proibito tutto. Non so che succede fuori. Sono in regime di pieno isolamento. Reale terrorismo dal profondo dello stato. Spero vi giunga questo e che venga conosciuto e diffuso. Che tutti ascoltino il mio appello fatto col cuore la scorsa settima su Radio Revolt. la situazione e le condizioni qua rimandano ad altre ed oscure epoche. Sono rabbiosi nei miei riguardi. Non so se considerarmi prigioniero politico della loro democrazia, di sicuro se un giorno questo dominio cadrà, forse sarò ricordato come il primo caduto, o come ex prigioniero della loro "democrazia". Qualcosa come un attuale pluripubblicizzato, riconosciuto ed apprezzato da tutti i prigionieri ed esiliati della dittatura. Mi trovo ricoverato qui in ospedale da venerdì,
quando sono stato trasferito in stato di semi incoscienza con pressione 7-5,
zuccheri 45 e “più leggero” di 6 Kg. Vi descrivo ciò che e' successo. I dottori
hanno provato a mettermi una flebo, ma ho rifiutato. Tutto sommato ammetto che, nonostante le pressioni dello stato, hanno tenuto un comportamento dignitoso.
Comunque la notte, all'alba di sabato, quando avevo perso i sensi, e' entrata
nella stanza una strana tipa accompagnata dagli sbirri che mi ha fatto delle
iniezioni di acqua, zucchero e vitamine. E' un fatto che voglio rendere pubblico e denunciare visto che c'e' la testimonianza dell'unico detenuto qua insieme a me. Quello che voglio evidenziare e' che tutti ci possiamo immaginare quel che e' successo a Sabba Xiros, allora, nell'ospedale Evanghelismos.
Visto che ho citato il venerdì, voglio ringraziare gli amici ed i compagni che hanno messo in subbuglio la zona dell'ospedale. Commovente e piacevole per me, fastidioso per il nemico. Come voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti il mattino seguente. Come per gli attacchi alla polizia antisommossa fatti ad Exarchia e a Salonicco.
Grazie amici e compagni da tutti gli angoli del paese per la multiforme solidarietà.
Adesso qualche ringraziamento " diverso":
- Grazie ai responsabili del ministero della giustizia che si ergono fuori da
questa stanza per risolvere il mio problema
- Grazie alle autorita' giudiziarie e di polizia, che mi hanno "bevuto" e “impacchettato” in dieci minuti, quando il consiglio del tribunale di Komotini per la mia scarcerazione ha bisogno di più di dieci giorni.
-Grazie ai secondini per il gentile trattamento durante il trasporto-sequestro da Komotini, degno ed esemplare per un detenuto in sciopero della fame e della sete.
-Grazie al compagno di cella nel carcere di Komotini che per solidarietà ha rifiutato il vitto, e che ha dato alle fiamme un'ala ( del carcere) quando ha saputo delle torture, e continua a sostenere la mia trepidante lotta.
-Grazie alla guardia qui nell'ospedale, che mi lascia telefonare, rispetta i miei effetti personali ed i diritti dei detenuti.
-Grazie ai poteri occulti che non hanno minacciato la mia famiglia.
-Ed infine ringrazio in anticipo tutti quegli infami che infangheranno e calunnieranno questo mio secondo e più difficile tentativo di trovare la ragione.

Oggi 27/5/09 a mezzogiorno ho incominciato il secondo ed ultimo sciopero della fame e della sete. Lotterò con ogni mezzo per avere ragione. Se non c'e' soluzione:
GUERRA GUERRA GUERRA !
Infine due favori. Avevo promesso qualcosa ad Alexis a Palaio Faliro ( cimitero ndt) , ma forse non faccio in tempo. Compagni propagandate adesso che e' periodo di esami nelle scuole questa cosa: 6/12/08 - 6/6/09 : nessun compagno di scuola candidato in polizia, non dimentichiamo non perdoniamo.
Per finire: a Xanti, i nostri occhi non sono di questo mondo!
VIVA LA LIBERTA' ASSOLUTA
CON VERO AMORE
NIKOS KOUNTARDA

Mar, 09/06/2009 – 23:26
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