Grecia - Nikos Maziotis inizia lo sciopero della fame

L’anarchico Nikos Maziotis  è entrato in sciopero della fame

Nikos Maziotis, un anarchico detenuto in relazione al caso di Lotta Rivoluzionaria, è entrato in sciopero della fame.

“Il trattamento riservato dallo stato per i detenuti rivoluzionari e i suoi nemici politici: azioni revansciste, sadismo, violenze fisiche e psicologiche, umiliazione della dignità umana, indifferenza per lo stato di salute, per l’integrità del corpo, per la vita umana stessa.
Per la sicurezza dello stato e del regime, la negazione della libertà viene prima di tutto, prima della vita stessa e dei “diritti umani”.
Per gli ufficiali di stato, l’elite politica e finanziaria e i ricchi, i “diritti umani”, consistono solo nei propri e in quelli della loro classe.
Loro non considerano la gente, i poveri, gli impoveriti, i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, gli immigrati, coloro che scavano nella spazzatura dei supermercati per poter mangiare.
Né considerano i prigionieri detenuti, l cui vasta maggioranza proviene dalla classe povera e popolare,  la vita della quale non vale assolutamente nulla per il sistema.
E certamente, i diritti umani non consistono neppure in quelli dei prigionieri rivoluzionari o politici, dei quali, il sistema, ha sempre tentato l’eliminazione  fisica e etica.
In questo contesto, la mia compagna di vita e di lotta Panagiota Roupa ed io, entrambi facenti parte di “Lotta Rivoluzionaria”, ci siamo visti negare il diritto  di visita della prigione: grazie all’avvocato del carcere di Korydallos, che ha rifiutato, per “ragioni di sicurezza”, la mia visita alla clinica pediatrica “Alexandra” per vedere la mia compagna, che darà alla luce nostro figlio- il più giovane prigioniero politico della “democrazia” greca.
Ha respinto pure, per le stesse “ragioni di sicurezza”,  il mio modulo per la visita alla sezione femminile del carcere di Korydallos, vista l’impossibilità della mia compagna, date le sue condizioni, di visitare lei la sezione maschile, come è stato  a norma di regola sino ad ora.
Dunque, chiedendo ciò che è “ovvio”, come compagno e padre, di visitare la mia compagna e nostro figlio, dal 15 luglio entro in sciopero della fame, perché si venga in contro alle mie due seguenti richieste:
1.essere portato in visita alla clinica pediatrica “Alexandra” il 25 luglio, per vedere la mia compagna Panagiota Roupa e nostro figlio, poiché il parto è stato stabilito con un cesareo per il 24 luglio, e lei rimarrà in clinica per alcuni giorni, e
2.l’essere portato in visita al la sezione femminile per il primo periodo di maternità, data l’impossibilità della mia partner e di nostro figlio a muoversi.

Per quanto i meccanismi repressivi credano che con la nostra detenzione riusciranno  ad avere la meglio su di noi, si sbagliano. Sia dentro che fuori dalle prigioni, la lotta è per noi una questione di valore e dignità; continuerà.

Lotta Rivoluzionaria continua.

NIKOS MAZIOTIS”

Mar, 20/07/2010 – 14:33
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