Guerra e imperialismo

Campania - Lo sapevate che a Giugliano esiste una base NATO?

fonte: rete campana salute e ambiente

Lo sapevate che a Giugliano esiste una base Nato ?

LE VERE DITTATURE SONO I TRATTATI INTERNAZIONALI

Lunedì ultimo scorso i giornali ci hanno tempestivamente informato circa una operazione anticamorra dei Carabinieri nel comune di Giugliano, in provincia di Napoli. Sulla storica Via Appia è sorto un quartiere abusivo che avrebbe violato i vincoli paesaggistici dell´area, ma - si badi bene - non i vincoli aeronautici, poiché le abitazioni sono state denominate "Puff Village" a causa dei bassi soffitti, così progettati proprio per permettere il sorvolo
degli aerei che decollano dalla vicina base NATO.

Ma quale base NATO?

È la base NATO di Giugliano, sorta in tutta fretta nel 2008, e di cui la stampa nazionale non ci aveva dato finora nessuna notizia; solo un accenno sulla stampa locale, in seguito ad una lettera di lamentela rivolta al governo Berlusconi, da parte del sindaco berlusconiano di Giugliano. Il fantasma della base NATO di Giugliano si è quindi materializzato per la prima volta sui media nazionali nell´ambito di una delle consuete notizie sulla camorra in Campania. L´opinione pubblica, che non aveva mai visto nascere e crescere la base militare in oggetto, se la ritrova di colpo davanti adulta e operativa, ed ora viene costretta ad attribuire la sorpresa ad un propria distrazione, o ad un vuoto di memoria. Per non turbare le menti dei lettori, già dal giorno dopo nessun giornale ha più fatto cenno all'esistenza della base.

Non è bene che i cittadini sappiano che i governi possono espropriare un intero territorio senza interpellare il Parlamento o le amministrazioni locali, tutto nel più assoluto silenzio, e ciò in ossequio ad un Trattato Internazionale firmato nel 1949, il Patto Atlantico, altrimenti detto NATO.

Il neonato giornale "Il Fatto Quotidiano" ha preso l´iniziativa di pubblicare la Costituzione italiana a puntate, ma sarebbe stato più realistico, per far capire quali norme contino effettivamente in Italia, pubblicare il testo del Trattato della NATO, o quello di Maastricht, e
magari anche quello del Trattato di Lisbona, che sta per entrare in vigore. Del resto la nostra Carta Costituzionale non offre appigli a chi voglia opporsi allo strapotere dei Trattati Internazionali, per il quale il Parlamento può essere scavalcato, o ridotto a mera macchina applicativa. La Costituzione è infatti stata concepita in funzione dell'adesione a due Trattati Internazionali: i Patti Lateranensi e il Trattatto di Pace della seconda guerra mondiale, perciò anche ad uno strumento addomesticato come il referendum abrogativo non è concesso di mettere in discussione i Trattati Internazionali. I Costituenti dovevano essere a conoscenza del fatto che nell'800 un Paese come la Cina, formalmente sempre indipendente, era stato ridotto ad una colonia dalla Gran Bretagna attraverso l'imposizione di Trattati militari e commerciali, ma, evidentemente, tra le libertà costituzionali non è prevista la libertà dal colonialismo.

Una legge criminale di Berlusconi è stata bloccata dalla Corte Costituzionale, ma tra i crimini berlusconiani andati a segno, il giornale "Il Fatto Quotidiano" avrebbe potuto elencare la nascita della suddetta base di Giugliano, ed anche la copertura con il segreto militare (articolo 682 del Codice Penale) di tutte le discariche civili di rifiuti della Campania,
in base all´articolo 2 comma 4 della Legge 123/2008.
Per par condicio, bisognerebbe però informare anche sul fatto che nel 1999 fu il governo D´Alema, in ossequio ai soliti trattati militari, a cedere alla U.S. Navy il cinquanta per cento delle banchine del Porto di Napoli, riducendo in proporzione il traffico commerciale del porto a favore di quello militare. Già da molto prima del 1999, gli USA disponevano però di un molo per sommergibili nucleari nel Porto di Napoli, oltre che di numerose banchine sotto il proprio esclusivo controllo.

Negli anni successivi al 1999, il numero delle banchine sotto controllo statunitense è ancora aumentato, ed ora si è ben oltre il cinquanta per cento, tanto che è crollato il volume del traffico commerciale legale, mentre si è incrementato a dismisura quello illegale - droga, armi e rifiuti tossici, ma non solo - che avviene all´ombra del segreto militare. Sempre all´ombra del segreto militare, i rifiuti tossici sbarcati nel Porto di Napoli possono essere tranquillamente smaltiti nelle discariche civili del territorio campano, nelle quali, dall´agosto del 2008, nessun rilevamento è più possibile da parte di strutture sanitarie o associazioni ambientaliste, pena l´arresto.

Anche D´Alema agì - anzi obbedì - a suo tempo senza avvisare nessuno, tanto che oggi tutta la Campania è diventata una colonia militare statunitense all´insaputa dei cittadini italiani, mentre quelli campani conoscono la situazione solo caso per caso, laddove si trovino a viverla. "Nonostante" le servitù militari, il territorio campano appare sotto il controllo di cosche criminali, tanto più forti e radicate laddove sono più presenti le forze
armate USA. Ma solo in base ad un fazioso pregiudizio antiamericano, una tale fortuita coincidenza potrebbe far sospettare un collegamento tra forze armate statunitensi e criminalità organizzata locale. Ed è anche una pura coincidenza il fatto che gli appalti per la costruzione delle basi, e delle relative abitazioni dei militari americani, siano stati affidati a ditte controllate dalla criminalità organizzata, così come è stato accertato dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

La disciplina occidentalista pretende che tutti scattino sull´attenti per fremere di indignazione al suono del vituperato termine di "dittatori", mentre nessun fremito si avverte di fronte all´espressione: "Trattato Internazionale". Eppure oggi la vera dittatura passa di lì.

Gio, 29/10/2009 – 12:40

Allenati per la vita - Come ti porto l'esercito a scuola

INVIAMO INFORMAZIONI SUL PROGETTO "ALLENATI PER LA VITA" PROGETTO
REALIZZATO GRAZIE ALL'ACCORDO TRA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE LOMBARDIA E ESERCITO ITALIANO

Il lato interessante di questo nuovo accordo è la questione economica. Se infatti fino all'anno scorso le spese erano sostenute dall'esercito, da quest'anno "Le Parti si impegnano a collaborare, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali e connesse dotazioni finanziarie".
Mentre si licenziano precari e si tagliano risorse, i soldi della scuola vanno nei progetti per l'esercito. Niente di cui stupirsi, ma qualcosa di nero su bianco!

Purtroppo per ora sono le uniche informazioni raccolte, e da questo riteniamo vogliano portare avanti l'iniziativa "in sordina" come è avvenuto l'anno scorso.
E' quindi necessario riunire maggiori informazioni,ed invitiamo tutti a comunicarle

LE CITTA' PER ORA COINVOLTE NEL PROGETTO SONO:
•Bergamo•Brescia•Como•Cremona-Lecco•Lodi•Milano•Monza e Brianza•Pavia•Varese

PER INFO E CONTATTI: anarchicilecchesi@autistici.org

SE SIETE COSI' INTERESSATI ALLA QUESTIONE, POTETE INFORMARVI BENE NEI LUOGHI RIPORTATI QUI SOTTO:

Per richieste di informazioni o iscrizioni contattare
Ten.. Paolo Montali
email:: montali.paolo@email.it
cellulare :: 392 9648727

Sede UNUCI Milano
Via Bagutta,, 12
email:: unucilombardia@unucilombardia.org

Mer, 28/10/2009 – 15:28

Milano - Decorato lo stabile contro la polizia e i militari VS De Corato si incazza.

Milano, 15 ott. (Adnkronos) - Scritte ingiuriose contro i soldati uccisi a Kabul: "'-6 para'' e 'Dopo Nassiriya a Kabul piu' sbirri e militari morti', a firma di anarchici, sono state scoperte dalla Polizia Locale sui muri di due stabili di via Boschetti, tra cui il Palazzo del Senato". A comunicarlo e' il vice sindaco del capoluogo lombardo, Riccardo De Corato. "Sul posto e' intervenuta la Digos e dell'episodio e' stata informata l'autorita' giudiziaria. Amsa e' gia' intervenuta a ripulire gli imbrattamenti'', spiega.

"A distanza di 24 ore - sottolinea- dalla conferma da parte del ministro Maroni dei collegamenti tra l'attentato del kamikaze e l'invio di militari all'estero, ecco puntuali le ignobili scritte a firma dei 'soliti noti'. A conferma che frange eversive di anarchici, centri sociali e no global non si lasciano sfuggire le occasioni propizie per fomentare odio in citta'". Solo un mese fa, scritte analoghe erano apparse su un muro in via Palestro, per le quali la Polizia di Stato "ha identificato pure uno degli autori, un anarchico".

Lun, 19/10/2009 – 15:48

Cagliari - Contro la base militare di Decimomannu

Da alcune/i antimilitariste/i

Il giorno venerdì 25 settembre 2009, alcuni antimilitaristi hanno appeso sul Bastione di San Remy , importante monumento cittadino, uno striscione con su scritto “ 50 ANNI DI OCCUPAZIONI MILITARI, 50 ANNI DI INQUINAMENTO, 50 ANNI DI ESERCITAZIONI, NESSUNA FESTA, SOLO LOTTA”  e  firmato da una A cerchiata.
L’azione di protesta è stata fatta contro la festa del 50enario dell’aeroporto militare con annessa base di Decimomannu. Ricordiamo che la base è solo una delle tante occupazioni militari del territorio sardo ed è nello stesso aeroporto che si compie la “Spring Flag”, un’incontro a scopo dimostrativo dei diversi armamenti sperimentali sia italiani che stranieri.
Gli antimilitaristi hanno preceduto l’affissione dello striscione con un volantinaggio nel paese in cui si festeggiavano 50 anni di morte.

Come anarchici ed anarchiche e come antimilitariste/i non possiamo che continuare ad opporci a che siano ancora presenti strutture il cui unico scopo è sperimentare l’oppressione, la morte e i metodi migliori per attuarle. Continuiamo a lottare.

Alcune/i Antimilitariste/i

Mar, 06/10/2009 – 18:08

Delta del Niger - Su resa del Mend e amnistia | Antecedenti

fonti: ansa - upstreamonline

Negli ultimi tre anni, in seguito ai frequenti attacchi portati a segno dal Mend, la produzione di petrolio nel Paese e' scesa da 2,6 a 1,7 mln di barili al giorno. Gli interessi delle multinazionali petrolifere e del governo locale sono stati seriamente compromessi da attacchi, sabotaggi e sequestri, mentre villaggi e postazioni degli insorti sono stati oggetto di frequenti raid delle milizie filoimperialiste.

Le autorità hanno intavolato una trattativa con alcuni leader del Mend che prevedeva l'amnistia per i militanti catturati in cambio dell'interruzione del conflitto. Se tre dei quattro principali esponenti del Movimento, Dagogo, Tompolo e Ateke Tom hanno accettato l'offerta governativa, l'autorevole portavoce Jomo Gbomo ha annunciato la prosecuzione del conflitto annunciando che "la nuova fase della nostra campagna inizierà presto".

Dom, 04/10/2009 – 22:17

Il capitalismo genera la guerra.... e la guerra uccide!

Di seguito il volantino distribuito in questi giorni a Benevento in merito
ai fatti dell'Afghanistan per il quale una compagna è stata fermata ed
identificata dal solito sbirrume, dimostrando ancora una volta l'accezione
di "libertà" che lor signori vorrebbero esportare in terra straniera,
attraverso quella che sfacciatamente continuano a chiamare "missione di
pace".

IL CAPITALISMO GENERA LA GUERRA... E LA GUERRA UCCIDE!

3 maggio 2009, Afghanistan. La pioggia cade incessante. Una Toyota Corolla
bianca viaggia in direzione di Herat. Incrocia un convoglio militare
italiano che gli intima l’alt. La visibilità è scarsa ed il conducente
frena solo quando vede le luci dei blindati. Una raffica di mitra. Il
convoglio prosegue per la sua strada. L’auto civile è ferma col lunotto
posteriore infranto e alcuni fori nella carrozzeria. Ahmad Wali, 32 anni,
l’autista della Toyota, dichiara che dopo che i mezzi militari gli sono
comparsi davanti ha visto che metà del volto di sua nipote non c’era
più, che sua madre era ferita al petto e che il suo viso era sanguinante a
causa dei frammenti del parabrezza che era esploso.

La vittima aveva solo 13 anni prima che i democratici proiettili italiani
la strappassero alla vita. I “nostri” giornali e le “nostre”
televisioni di lei non ci mostrano neppure una foto, non ne pronunciano
neppure il nome. La sua colpa era quella di stare andando ad un matrimonio
con i suoi familiari, e di essere abitante di un territorio ormai non suo,
occupato dalle forze militari occidentali.

In questi giorni, in cui la propaganda militarista del governo italiano si
fa più sfacciata del solito;

in questi giorni in cui vogliono farci odiare e sentire diversi da genti
lontane sotto il nostro stesso regime;

in questi giorni in cui vogliono convincerci che un pugno di sfruttati
senza coscienza, che hanno scelto (nel bene o nel male) di essere mercenari
al servizio dello Stato, siano eroi perché morti in un territorio da loro
occupato armi alla mano;

il nostro ricordo va a quella giovane afghana, di cui presto nessuno si
ricorderà, di cui forse già ci si è scordati, o di cui non si sono
tessute le lodi nonostante sia stata assassinata nella stessa - come
qualcuno continua ancora sfacciatamente a definirla – “missione di
pace”.

I 6 morti di Kabul non sono altro che carnefici diventati vittime. Non sono
altro che uomini (se così può ancora definirsi un soldato) che, come
tutti quelli che scelgono di indossare una divisa (che sia essa blu o
mimetica), hanno tradito la propria Classe, per mettersi al servizio del
padronato - delle classi di Governo e della Borghesia – contro i propri
fratelli e sorelle, i lavoratori, gli sfruttati, gli esclusi, i poveri di
ogni angolo della terra.

Non possiamo che dire come al solito che “l’avevamo detto”, che fino
a quando esisteranno Stati e Nazioni esisteranno confini, e fino a quando
gli Stati saranno a difesa degli interessi del Capitale esisterà la Guerra
ed il Militarismo e quindi la morte e l’oppressione..

La maschera è ormai caduta da un pezzo.
Visto che non esiste neppure più nessuno così stupido da cascare nel
tranello del patriottismo, hanno preferito tagliare alla Sanità, alla
Scuola, ai Servizi Sociali in favore delle spese militari, per trasformare
l’esercito in un “ammortizzatore sociale”, per di più accessibile a
tutti, garantendosi da un lato che la maggior parte dei disoccupati e
sottoccupati (soprattutto del sud) possano avere il “reddito garantito”
esercitando un’azione (ignobile) perfettamente funzionale agli interessi
dello Stato/Capitale, e dall’altro professionalizzando il servizio
militare in modo da assicurarsi un esercito di professionisti prezzolati
dell’assassinio che in cambio di soldi chiudono gli occhi e dicono
“si”!

Solo la diserzione generalizzata, il rifiuto delle forze armate e il
sabotaggio degli strumenti e delle macchine di morte possono far si che la
Guerra ed il Militarismo diventino nient’altro che un brutto ricordo del
passato.

Gruppo Anarchico “Senza Patria”, Benevento
http://gaa.noblogs.org

Mer, 23/09/2009 – 15:19

Milano - Scritte contro i militari caduti a Kabul

fonte repubblica.it

La scritte "-6", con evidente riferimento ai sei militari che hanno perso la vita a Kabul nell'attentato di giovedì scorso, sono comparse poco prima della partenza del corteo antirazzista organizzato dai collettivi milanese.  L'iniziativa rientra nel mese di mobilitazione indetto dalle realtà antagoniste per l'anniversario della morte di Abdoul Guibre, detto Abba, rimasto ucciso il 14 settembre 2008 nell'aggressione subita dai due titolari del bar Shining in via Zuretti

Mer, 23/09/2009 – 15:06

Rovereto - A proposito di Alpini

riceviamo e pubblichiamo

Tra un sindaco che si lamenta perché non ci hanno arrestato in piazza, il sindacato di polizia che chiede le dimissioni del vicequestore per non aver mandato abbastanza agenti contro di noi, l'Associazione Nazionale Alpini (che proprio di recente è stata ingaggiata dal ministro della guerra La Russa per collaborare all'introduzione di una sorta di mini-naja e così "avvicinare i giovani alle Forze armate"...) i danni morali per averne rumorosamente contestato la parata di domenica 13 a Rovereto, e varie persone che ci chiedono come mai ce la prendiamo proprio con i "bravi Alpini", sarà il caso di ricordare alcune banalità di base.

Ven, 18/09/2009 – 13:49
Ven, 09/01/2009 – 01:30
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