No Tav - Nuova intimidazione dagli scagnozzi di Caselli

riceviamo e diffondiamo:

Nuova intimidazione degli scagnozzi di Caselli

La mattina del 26 ottobre mi è stato consegnato dalla DIGOS un avviso  di garanzia per reati di sequestro di persona, rapina, porto d'arma da  guerra e lesioni "avvenuti in Chiomonte, località La Maddalena il 3 luglio 2011". In allegato c'è l'invito a presentarmi come indagato, il 6 novembre prossimo, "avanti il procuratore della repubblica dr. Gian Carlo Caselli", per essere interrogato.

Chiaro è lo spirito intimidatorio di questa manovra a pochi giorni dal 21 novembre, giorno in cui il teatrino di Caselli contro il movimento NOTAV aprirà i battenti.

Il 3 luglio migliaia di persone hanno visto con i propri occhi coloro che, "per procurarsi un ingiusto profitto e mediante violenza", hanno rapinato la terra d'altri.
Coloro "portavano in luogo pubblico le loro berette 92SBM", nonché i loro lanciagranate, sparando gas CS ad altezza d'uomo, causando numerose "lesioni".
Quel 3 luglio i "sequestratori" li abbiamo visti in molti, le immagini di Sabbo, di Marta, di Roby e di Gianluca mentre venivano trascinati di peso dagli aguzzini che sfogavano le proprie frustrazioni
sui loro corpi rompendo teste e braccia, sono ancora ben nitide nella mia mente.

 Come ben chiara nella mia testa è la dignità che si leggeva sui volti delle compagne e dei compagni sequestrati su indicazione di Caselli il 26 gennaio scorso.
Ad oggi Maurizio, Alessio e Juan sono ancora nelle loro mani.

Ma dare tutta la responsabilità ai soli esecutori materiali è riduttivo, bisogna risalire anche ai mandanti.

Ebbene che a trarre profitto dalla rapina dei territori e dalle intimidazioni continue verso coloro che si oppongono ai loro sporchi affari siano i signori della TAV ed il loro entourage, non è
un segreto.

Come non è un segreto che io abbia trascorso numerose giornate sotto lo sguardo possente del roccia melone.

Grazie alla lotta NOTAV, ho condiviso momenti di gioia, di fatica, di amore e di rabbia con tantissime persone.
 Momenti che mi rivendico pienamente perchè mi hanno dato una grande possibilità di crescere.

Grazie alla lotta siamo riusciti a superare quelle relazioni umane sterili, da "centro commerciale", che ci vengono imposte dalla monotonia di una vita preconfezionata.

Anche quando semplicemente ci si ritrova a discutere sul come  tagliare le cipolle per l'ennesimo zuppone, quando con una tisana si tenta di riscaldare un'altra fredda notte all'ombra di una barricata o quando con saldatrice e "frullino" si costruisce una nuova tappa della resistenza, si creano relazioni umane genuine, forti. Complicità che gli inquisitori e i loro scagnozzi non potranno mai comprendere.

E' per questo che si ostinano inutilmente a riempirci di denunce, fogli di via, obblighi di dimora, arresti domiciliari e carcerazioni.

 La lotta contro il TAV ci ha permesso di assaporare una briciola di quel mondo che portiamo nei cuori, quel mondo che siamo disposti a difendere con le unghie e con i denti.

 ...eppure non dovrebbe essere così difficile: NON MOLLEREMO MAI.


 Pandino
Ven, 09/11/2012 – 11:13
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