Online il Dna di 13.000 persone

In Rete tutti i dati personali, anche delle loro famiglie, per studiare la trasmissione delle malattie ereditarie.

fonte ZEUS News -  21-05-2009
Personal Genome Project 13.000 volontari

Sono già 13.000 i volontari che hanno aderito al Personal Genome Project (Progetto Genoma Personale) lanciato l'anno scorso e partito in piccolo con la partecipazione iniziale di 10 pionieri incuranti della propria privacy.

Aderire è piuttosto semplice: basta consegnare delle foto personali, la storia famigliare e un campione di Dna, oltre naturalmente a dichiarare di aver compreso che tutte le informazioni fornite saranno rese pubbliche.

Tutti i dati (occorrono circa 6 Gbyte per ogni soggetto) saranno infatti messi online insieme a quelli di altre decine di migliaia di persone: l'obiettivo della prima fase, infatti, è raggiungere i 100.000 iscritti.

A parte i nomi, il Pgp espone in Rete qualunque informazione sui partecipanti. Lo scopo? Favorire la ricerca medica delle malattie a carattere ereditario, creando un campione estremamente vasto e al quale chiunque possa dare un'occhiata, scoprendo magari connessioni sfuggite ad altri.

George Church, il professore della Harvard Medical School che guida il progetto, ritiene importante la condivisione dei dati non solo con i medici, ma con ogni genere di scienziato: "siamo molto eccitati all'idea di veder partecipare informatici, matematici, fisici e via di seguito" alla ricerca di ciò che gli esperti possono trascurare.

Anche perché gli obiettivi vanno al di là della semplice ricerca medica. Secondo Church, entro pochi anni tutti disporremo di una tessera, di un chip o comunque di un sistema di memorizzazione che conterrà il nostro genoma, utilizzabile per finalità che oggi forse non immaginiamo neppure.

Per ora, il professore si accontenta dei dati di 100.000 persone, ma ritiene di poterli usare per trarre benefici utili a tutti i 6 miliardi e più di abitanti della Terra: "Stiamo cercando di costruire un modello in cui, se anche solo 100.000 persone su 6,5 miliardi condivideranno le proprie informazioni, ciò sarà sufficiente per aiutare tutti".

Sab, 23/05/2009 – 10:18
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