Resoconto della giornata del 6 ottobre 2007 al CPA di Firenze

Scopi della giornata erano:

1.Tenere un’assemblea fra le diverse realtà che già agiscono, e anche no, contro l’isolamento e l’annientamento in tutte le loro forme carcerarie, che lottano anche in altri ambiti, al fine di socializzare, sensibilizzare ulteriormente per determinare una giornata di mobilitazione attorno al carcere Mammagialla di Viterbo.

2.Predisporre una cena e un concerto per raccogliere fondi necessari per colmare le spese aperte nell’organizzazione della manifestazione di L’Aquila del 3 giugno 2007.

Sull’assemblea: vi hanno preso parte circa 80 compagne e compagni di diverse realtà. Punti dell’ordine del giorno definito in precedenza erano e sono stati :
aggiornamenti sul percorso compiuto dall’organizzazione della giornata di lotta a Viterbo;
scambio dei molteplici punti di vista sullo sciopero della fame a favore dell’abolizione dell’ergastolo, che, su iniziativa interna alle carceri, partirà il 1° dicembre 2007;
decidere sulla pubblicazione de “Il grande riscatto”;
aggiornamenti sui processi, su altre iniziative... .

Per quel che riguarda il primo punto: è stata esposta una bozza, che spazia dalle condizioni interne al Mammagialla alla influenza del 41bis, quale regime guida dell’isolamento e dell’annientamento dell’identità di classe e politica dei prigionieri, su ogni altro regime carcerario, fin sulla criminalizzazione delle condizioni di sopravvivenza nemmeno extralegali, quali i lavavetri. Criminalizzazione, la cui capacità persuasiva poggia quasi esclusivamente sulla violenza che il carcere esercita sui prigionieri.
La bozza sostanzialmente è stata condivisa. In particolare l’assemblea ha deciso che venga argomentato in modo articolato il punto sull’azione del carcere intesa tanto contro chi “per necessità” deve compiere “furti” espropri ecc. per riuscire a tirare avanti, come contro chi, stavolta ”per scelta”, decide di sottrarsi ai rapporti sociali capitalistici, di attaccarli.
E’ stato poi esposto il rapporto con i famigliari incontrati nei volantinaggi fatti davanti al carcere. Si è sviluppato un rapporto colloquiale, propositivo, nonostante le non tanto velate intimidazioni di digos, carabinieri e guradie che hanno voluto tener fuori dal recinto del carcere le compagne e i compagni.
Altro buon presagio viene dalla riuscita manifestazione, con concerto, organizzata il 30. settembre, sempre a Viterbo. Questa era finalizzata alla conquista e difesa di spazi politico-sociali antagonisti, severamente limitati dagli arresti delle compagne e dei compagni nei recenti anni. Su questa connessione naturalmemte interagisce anche la giornata di lotta in preparazione.
L’assemblea ha deciso di trarre, dalla bozza modificata, il manifesto con il quale indire la mobilitazione per l’iniziativa a Viterbo. In particolare sono anche state definite tappe e date.

Sabato 3 novembre (orario da definire) assemblea presso la facoltà della terza età in cuiverranno presentate in specifico la giornata di lotta, il percorso che ci caratteriza, la situazione nel Mammagialla ... infine un filmato sulla lotta nelle carceri greche.

Sabato 10 novembre (orario da precisare) manifestazione in città e presidio sotto il carcere (che dista circa 5 km dalla città, per cui, per gli spostamenti in massa da altre città dovrannoessere organizzati con viaggi in pullman. Necessità che ogni situazione dovrà risolvere, come e meglio l’esperienza di L’Aquila insegna. ).

La discussione sul punto dell’iniziativa mirata abolizione dell’ergastolo è stata preceduta da un’esposizione delle realtà che seguono più da vicino i propositi maturati all’interno delle carceri. I prigionieri, è stato chiarito, hanno preso le loro decisioni in modo distinto da ogni istituzione. E’ il carattere autonomo, diretto e allo stesso tempo collettivo, oggi rarità anche nelle carceri, che va sostenuto. L’assemblea ha condiviso questa posizione nella sua generalità. Negli interventi seguiti è emersa, assieme alla necessità di mettere cura per non cadere in strumentalizzazioni di partiti istituzionali e simili, una conoscenza ancora inadeguata del problema. Una lacuna che tutti sono chiamati a colmare per non prendere posizioni superficiali e inconcludenti sul piano antagonista. Cadono perciò più che mai opportune le giornate del 17 e 18 novembre preparate a Napoli da alcune realtà presenti al CPA, per affrontare in specifico il tema della proposta proveniente dall’interno.

Negli interventi dei compagni di Genova è stato descritto il percorso là intrapreso pper una mobilitazione in vista della sentenza sulle giornate del g8 2001 (prevista per il mese di dicembre). A Genova in preparazione di questa mobilitazione è stata organizzata al centro Borgorosso un’assemblea per domenica 14 ottobre.
Le compagne di Padova hanno annunciato la preparazione di una manifestazione nazionale fissata per il 24 novembre per la conquista e la difesa di spazi politici antagonisti seriamente sotto tiro, anche in quella città, in seguito alla chiusura del Gramigna, all’arresto d numerosi compagni.

L’assemblea ha deciso di assumere la pubblicazione de “Il grande riscatto”.

Al termine dell’assemblea è stato proiettato il documentario “La morte silenziosa”sulle carceri speciali in Europa occidentale, in particolare sulle carceri in Turchia e sui durissimi scioperi della fame messi in campo da centinaia di compagne e compagni.

Per quel che riguarda la raccolta fondi, un migliaio di euro, è andata molto bene. Questa cifra è sufficiente a colmare le spese avute per mettere in piedi la manifestazione di L’Aquila e per affrontare quelle prossime. In un clima disteso, colloquiale, alla cena hanno preso parte oltre 170 persone. L’affluenza al concerto è stata ancor più elevata e marcatamente giovanile.
In entrambi i momenti sono stati fatti degli interventi sintetici in cui è stato spiegato il senso della giornata, per altro molto chiaro hia di per sé.

15 ottobre 2007

Lun, 22/10/2007 – 15:11
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