Ritorna il boato delle parole armate

da parole armate

Ritorna il boato delle parole armate

In queste ultime settimane siamo stati impegnati, questo è fuor di dubbio. Impegnati a rimettere in ordine lo scompiglio che la repressione ha cercato di lasciarsi alle spalle uscendo dalle nostre case, dalle nostre vite e da quelle di chi ci sta vicino.

Nulla di tutto ciò ci stupisce né ci lascia sorpresi, sono proprio questi, infatti, gli inconvenienti che possono accadere a chi, in prima persona, dichiara il proprio odio nei confronti dell’esistente e si fa carico di amplificare le tante altre grida di disprezzo, urlate in lingue diverse, che risuonano furiosamente nei quattro angoli del mondo.

Ciò che continua a darci forza è l’ascoltare, giorno dopo giorno, la prolungata frantumazione dello status quo, minacciato costantemente da crescenti atti di rivolta individuali e collettivi. Non possiamo negarlo, le nostre bocche sono rimaste chiuse per diversi giorni, di certo non per mancanza di parole, ma per necessità di organizzazione.

Questo non vuol dire che ciò che portiamo dentro di noi, e che siamo fieri di rivendicare, si sia interrotto, anche se temporaneamente. Da soli ci sentivamo già forti e, sentendo tante urla a noi rivolte, alcune lanciate persino dai compagni prigionieri nelle segrete del potere, non abbiamo potuto far altro che sentirci più forti ancora.

Il nostro urlo, che è boato ai danni del silenzio nel quale troppe vite affondano troppo spesso, ritorna a farsi sentire, ritrovando il proprio posto, lasciato vacante per un po’, nel coro eretico di cui è fiero di far parte.

Affinché le parole continuino a restare armate.

NIENTE E’ FINITO! TUTTO CONTINUA!
NIENTE MENO CHE IL TUTTO!

al Culmine del nostro Nulla,

ParoleArmate – Aprile 2012

[La mail per ora resta la stessa, nei limiti del possibile cercheremo di renderla il più sicura possibile.  Ovviamente, è utile ricordare che è sempre bene tenere le dovute precauzioni.]

Ven, 20/04/2012 – 19:15
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione