Rovereto - CIMEC IIT e il costruendo polo di neuroscienze e sperimentazione animale

riceviamo e diffondiamo:

La notizia è abbastanza recente e richiama l'attenzione su Rovereto e Mattarello, già territorio di lotta contro la costruzione di una base militare, del TAV e altro ancora. La novità è lo sviluppo di un centro di ricerche in neuroscienza che, non accontentandosi degli esperimenti su pulcini, pesci e ranocchi, comprenderà anche studi su scimmie e primati. Il progetto è opera del Cimec e dell'IIT (istituto italiano di tecnologia), centro di tecnologia avanzata dedito alla multidisciplinarietà tra biotecnologie, nanotecnologia, robotica e neuroscienze: un condensato di dominio tecnologico e nocività che dal 2003 è un cardine della ricerca italiana e internazionale.
Se le strutture militari diventano basi per "esportare pace e democrazia", non stupisce certo che un avanzato centro di sperimentazione animale e vivisezione si ponga come "rispettoso di tutte le creature viventi, dai pesci alle scimmie".
D'altronde, la vivisezione salverà l'umanità, gli OGM sfameranno il mondo, la robotica ultimerà l'emancipazione umana, le nanotecnologie agevoleranno la vita, la guerra è pace, la libertà è schiavitù e l'ignoranza è forza...



TRENTO. Finora gli esperimenti hanno riguardato pulcini, pesci e ranocchi. Ma nel futuro degli studi di neuroscienza in Trentino ci sono le scimmie. Il loro cervello, e il modo in cui controlla il comportamento, sarà studiato attraverso l'uso di elettrodi dai ricercatori dell'Istituto italiano di tecnologia, a Rovereto. Ad aprire questo nuovo filone di ricerca un docente di Harvard, John Assad.
È l'avvio di una nuova frontiera negli studi sui comportamenti e l'intelligenza animale. Ad indagare questo campo è stato finora il Centro mente e cervello di Mattarello, una delle punte di diamante della ricerca in Trentino.
Nel laboratorio di cognizione animale del Cimec, diretto da Giorgio Vallortigara, i ricercatori lavorano con pulcini, pesci e ranocchi: si osservano i loro comportamenti e la capacità di fare operazioni logiche, di interagire e comprendere i fenomeni del mondo fisico, le proprietà degli oggetti e la rappresentazione dello spazio.
Dallo scorso gennaio questo tipo di ricerca è affidata anche all'iit, Istituto italiano di tecnologia, creato nel 2003 e finanziato dal ministero dell'economia: la sua sede principale è a Genova, ma l'ateneo trentino è riuscito ad aggiudicarsi uno dei prestigiosi centri satellite, che si dedica in particolare alle neuroscienze.
Alla guida c'è John Assad, neuroscienziato di fama internazionale, professore di neurobiologia ad Harvard, che da anni studia i comportamenti delle scimmie in laboratorio. Rispetto ad altri modelli animali più semplici - come pulcini e pesci - la scimmia è la specie ideale per indagare la percezione visiva: simile all'uomo, ha una visione a colori e gli occhi piazzati frontalmente. Con Assad e con lo staff di ricerca si apre dunque una nuova possibilità di studio fino, quella sui primati non umani.
La sede di Cimec e iit sarà l'ex Manifattura tabacchi di Rovereto, dove saranno creati laboratori ad hoc per gli animali oggetto di esperimento, comprese le scimmie.  Per ospitarle saranno realizzate gabbie apposite: i responsabili dell'istituto stanno già studiando la sistemazione che dovrà garantire condizioni di benessere agli animali. Nel caso delle scimmie, la particolarità è che ogni ricercatore lavora con un unico esemplare, con cui si instaura un rapporto in cui l'animale riconosce chi gli dà da mangiare, lo accudisce e lo premia. Per gli esperimenti saranno utilizzati gli elettrodi, ma probabilmente solo esternamente senza bisogno di interventi chirurgici.

Test destinati a far discutere, anche se la legge in materia è molto severa, prevede controlli rigidi e il centro sarà improntato alla massima apertura.  I tempi per partire non saranno brevi e sono legati alla disponibilità degli spazi all'ex Manifattura. Entro un anno saranno pronti i laboratori per il Cimec, per l'iit servirà un po' di tempo in più. L'istituto bandirà dei concorsi internazionali per avviare i gruppi di ricerca e a seconda della risposta potrebbero essere coinvolte anche altre specie animali.


TRENTO. «È un pregiudizio pensare che certe specie animali meritino un trattamento speciale rispetto ad altre. Noi ci preoccupiamo del benessere dei pulcini e dei pesci tanto quanto delle scimmie». Giorgio Vallortigara, docente di Neuroscienze e direttore vicario del Cimec, dirige anche il laboratorio di cognizione animale di cui è uno dei massimi esperti. Il suo campo di sperimentazione riguarda pulcini e pesci.  Professor Vallortigara, cosa cambia passando dagli esperimenti sui pulcini a quelli sulle scimmie?  Il lavoro con le scimmie riguarda il futuro. L'Università ha firmato una convenzione con l'Istituto italiano di tecnologia, che condividerà con noi i locali dell'ex Manifattura di Rovereto. Si lavorerà con modelli animali ma per dire quali bisognerà attendere l'esito dei concorsi internazionali dell'iit. Il direttore dell'Istituto, John Assad, vanta una lunga esperienza proprio nei test con le scimmie.  Vero, e per questo è probabile che Assad recluti ricercatori che lavoreranno con i primati non umani.  Qual è il vantaggio di poter fare esperimenti sui primati?  La scelta dei modelli animali non dipende - come si può pensare - dal grado di vicinanza con la nostra specie. Gli scimpanzé non sono il meglio per qualunque esperimento, tutto dipende dal problema che si sta studiando. Se si parla di genetica ho bisogno di specie che si riproducono in tempi brevi, come i moscerini della frutta. Se studio gli effetti di mutazione è più utile il topo. Per i meccanismi della percezione visiva le scimmie sono il miglior modello: hanno una visione a colori e occhi piazzati frontalmente.  Non temete le proteste animaliste che questo tipo di esperimenti potrebbe scatenare?  Sarà necessaria una campagna informativa. Le tecniche oggi consentono di indagare la macchina cerebrale senza interventi invasivi: gli elettrodi probabilmente saranno solo sullo scalpo e non richiederanno necessariamente la chirurgia. E comunque tutte le creature viventi meritano rispetto, le scimmie quanto i pesci. La legge prevede controlli severi e comunque la nostra politica sarà di totale apertura, sul modello del nuovo centro di ricerca sui primati di Gottingen: chiunque potrà vedere cosa si fa e perché lo si fa. (ch.be.)

Sab, 06/11/2010 – 11:45
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