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PARTECIPA. PORTA IN STRADA IL VOLTO DELLA CITTÀ ANTIFASCISTA

Sabato 4 maggio - ore 11

Partenza da Piazza Garibaldi

Visita guidata alla mostra diffusa 10 volti per la Liberazione.

La Resistenza nelle strade della città

Sapevamo che portare l’antifascismo in strada avrebbe suscitato reazioni.
Nelle strade c’è qualunquismo, disinteresse, malessere. Anche per questo abbiamo voluto uscire fuori dagli ambienti protetti e ovattati, perché parlare tra di noi, nel chiuso delle nostre stanze in cui siamo tutti d’accordo, oggi non basta più. La crisi stanca, mortifica e incattivisce. La crisi abbruttisce chi più la soffre.
E allora anche la cultura e il sapere critico devono mettersi al lavoro, anche la memoria del passato deve scendere in strada, pensare e parlare, soprattutto a coloro che vivono – e si abbruttiscono – in un “presente permanente”.


Tornare in strada, per noi, significa riprenderne gli spazi abbandonati al disagio, significa spingere chi ci governa a uscire dal palazzo e a confrontarsi con esso.
È stato vandalismo qualunquista a oltraggiare i volti della Liberazione? È stata rabbia sociale mal declinata? Allora dobbiamo farcene carico e pretendere che chi ci governa si decida ad assumersi la responsabilità di questa crisi che ci travolge tutti e sgretola ogni cultura critica.
È stato un gesto politico? Allora dobbiamo insegnare ai più giovani – e non solo – cos’è il fascismo, cos’è stato e cos’è ancora e pretendere che chi ci governa lo faccia con noi, senza false retoriche e vuote celebrazioni. Dobbiamo insegnare il motivo per cui al fascismo, vecchio o nuovo, non si può concedere cittadinanza, spazio politico, parola. Non gli si possono concedere sedi, piazze e strade.
Per noi non c’è differenza tra vandalismo qualunquista e gesto politico cosciente, l’uno genera l’altro, l’uno nutre l’altro, entrambi sono i sintomi di una società priva di quell’idealità alta che ci consente di convivere nella differenza. Entrambi sono sintomi di quel razzismo e di quel disprezzo per la diversità che 70 anni fa contraddistingueva il fascismo mussoliniano e che oggi contraddistingue il neofascismo, più o meno camuffato.

I VOLTI DELLA LIBERAZIONE SONO STATI OLTRAGGIATI NEL MODO PIÙ BRUTALE, STACCANDOLI DAL LORO CORPO.
SABATO VI CHIEDIAMO DI ESSERE IN PIAZZA CON NOI, PER ASCOLTARE IL RACCONTO DELLA LORO VITA E RIDARE CORPO ALLA LORO SCELTA.

Centro studi movimenti Parma

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