Carovana Città Bene Comune, ad Ostia divieto di manifestare

“Il Cantiere Sociale del municipio XIII, insieme ai comitati di quartiere, ai movimenti romani e alle associazioni, ha promosso per il 31 maggio, a Ostia, una grande parata con musica e artisti di strada per difendere il progetto della casa della Cultura nell’ex colonia Vittorio Emanuele di Ostia. L’iniziativa, inserita nelle tappe della carovana Città Bene Comune, e presentata nei giorni scorsi in conferenza stampa, vuole essere un modo per unire le singole vertenze territoriali all’interno di un’unica battaglia per un’altra idea di città e per un diverso modello di sviluppo.

Un grande evento di musica e spettacolo per rilanciare la vocazione socio culturale della Vittorio Emanuele e per fare dell’intero complesso una città delle culture, della solidarietà e della partecipazione contro gli speculatori e gli amministratori miopi.

Eppure, nonostante le caratteristiche comunicative dell’iniziativa, la questura di Roma vuole imporre uno strano ed insensato divieto di manifestare. Nonostante gli organizzatori si siano dimostrati disponibili a modificare il percorso stabilito, il divieto rimane assoluto: non esiste zona franca, tutta la città è off limits.

La motivazione ufficiale che viene fornita è la presenza dell’ “Air Show” lo spettacolo annuale delle frecce tricolori che coinvolge la parte di levante della città. Una storia che non si tiene in piedi e che cela malamente un forte imbarazzo politico e l’intenzione di chiudere ogni spazio di espressione della critica e del dissenso.

Dopo aver assistito a consigli municipali blindati, alla negazione di qualsiasi spazio di dialogo istituzionale, Alemanno e Vizzani pensano così di mettere a tacere l’associazionismo locale più attivo ed indipendente.

Facciamo appello ai movimenti ed alle forze democratiche della nostra città ad esprimersi, dare la propria solidarietà materiale, a costruire insieme a noi per Domenica 31 Maggio una Manifestazione a cui non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare.

Difendiamo la Casa della Cultura

Difendiamo la Destinazione Socio- Culturale della Vittorio Emanuele di Ostia

Non si possono cancellare anni di battaglie e progettualità dal basso.

Cantiere Sociale Municipio XIII

Per info 349 7117095

Appello Volturno

DIFENDIAMO VOLTURNO:OCCUPATO

Sull’onda delle occupazioni di casa, dei movimenti studenteschi e degli scioperi precari dello scorso autunno la città si riappropria e recupera l’ex cinema Volturno dallo stato di abbandono e di degrado in cui si trovava da 15 anni.

Il 16 ottobre 2008 Volturno diventa un luogo liberato, spazio di movimento e reti cittadine.

In una città come Roma dove, negli ultimi mesi in particolare, è stato negato alla cittadinanza il diritto di vivere liberamente le strade e gli spazi della socialità, dove le piazze sono militarizzate e video-sorvegliate, si cominciano ad intravedere i primi risultati nefasti della nuova deriva securitaria di questo governo autoritario e razzista. Si vietano cortei di protesta, si rastrellano le persone in stato di clandestinità e si riempiono le galere e i C.I.E. (centri di identificazione ed espulsione).

Un attacco continuo al mondo dell’autogestione non è più sopportabile!

Mentre la città si accinge ad accogliere il summit del g8 sulla sicurezza e l’immigrazione e si prepara la contestazione del 30 maggio, è doverosa una riflessione sul ruolo di centralità di questo spazio nella città.

Volturno è attraversato da moltitudinarie forme di vita.

Studenti, precari, migranti, occupanti di casa, operatori tecnici, artigiani e lavoratori della conoscenza, tutti impiegati in una produzione immateriale fatta di servizi, assistenze, collaborazioni e consulenze. Questi soggetti hanno trovato un luogo fisico ed uno spazio di dibattito in cui raccontarsi e conoscersi creando reti, relazioni e percorsi di lotta che partono dal basso. Dalla critica di quelle vite precarie di lavori intrisi di asettico tecnicismo in cui non è concesso esprimere giudizi, a quelle forzatamente anonime che rinchiudono nella solitudine e nell’alienazione, si è costruita l’idea di una vita altra, liberata dal lavoro e dal consumo, di una città sostenibile e solidale, di una cultura vera ed indipendente. Volturno è stato animato dalle progettualità creative ed espositive di una città che libera uno spazio e lo apre alla partecipazione di tutti quei soggetti che non trovano o non aspirano alla legittimità negli spazi ufficiali della formazione e dell’arte. Nel Volturno, ex teatro dove un tempo si esibivano i grandi nomi dell’avanspettacolo e che il recente passato voleva violentare trasformandolo in una sala bingo, è stato creato un processo continuo che trasforma la frenesia in lentezza, la selezione in partecipazione, la competizione in condivisione e cospirazione. L’arte, il teatro, il cinema e la fotografia trovano il modo di esistere fuori dalle logiche di controllo e di mercato, dimostrando che le idee hanno bisogno di un luogo per prodursi e riprodursi.

Il 28 Maggio, a due anni dal primo tentativo di vendita, ritroviamo l’ex cinema Volturno nell’asta fallimentare del gruppo Cecchi Gori.

Per impedire che si speculi su un bene di tutti, per difendere i luoghi dei movimenti, per tutelare gli spazi di libera espressione, per rilanciare la nostra resistenza alla repressione,

SOSTENIAMO LA PRATICA DELL’AUTOGESTIONE

DIFENDIAMO VOLTURNO OCCUPATO!

LIBERO SPAZIO LIBERE IDEE!

26 Maggio h.22.00 @ p.zza Trilussa – FlashMob / Proiezioni Garantite ” iLVOstroTURNO”
27 Maggio h.17.30
@ Assemblea Cittadina  “la Riqualificazione dell’ex cinema Volturno” (Carovana Città Bene Comune)
28 Maggio –
Volturno all’Asta: Salta chi Zompa

Una follia tedescaA german madness

L’aeroporto di tempelhof, nel cuore di berlino, è stato chiudo a ottobre scorso. il progetto del land berlino prevede una cementificazione tendente alla gentrificazione dell’area, da destinare all’economia creativa e della conoscenza, i compagni stanno invece lanciando una giornata di riappropriazione dello spazio, gigantesco, per il 20 giugno. in allegato l’appello in inglese e il link al blog che organizza. per indipendenti.eu sarebbe un buon passaggio, con simona che sta vivendo là al momento. un abbraccio http://tempelhof.blogsport.de/

— * S q u a t T e m p e l h o f ! Public mass occupation of the former Tempelhof Airport on 20th June, 2009
On October 31, 2008, Tempelhof Airport in Berlin was closed, leaving an open space of around 400 hectares (525 football fields) in the middle of the city. Something that sounded good at first, could instead be catastrophic for residents of the surrounding area. The Berlin Senate plans to build luxury apartments and room for the so-called creative industries on the land. Until their plans are realized, the whole land will remain fenced in and be increasingly heavily guarded. We have experienced such measures before. The Senate planned the large-scale development of the banks of the river Spree, attempting to attract investment and cooperations with media partners, in so doing changing dramaticaly the structure of the city. A widespread movement managed to prevent some of the building projects and created a public debate about the ongoing neo-liberal restructuring of the city. Various initiatives and actions continue to fight against this form of redevelopment. The plans for Tempelhof Airport are an important part of the Senate’s redevelopment strategy. Investors are being wooed and invited to put forward their town planning and development proposals, through which accessible space in the city is being privatised and made more exclusive. This brings about more comfortable living and working conditions for those who can afford it. However, for everyone else it means only increased rent, requiring many to leave the environment in which they feel they belong. The division of the city is not a phenomenon particular only to Berlin; all over the world cities and regions battle against each other to show their most attractive face to potential international investors. This situation is no accident of fate, but rather is intricately bound up with the capitalist economic and social order. In the case of Tempelhof we are at the beginning of such a process. We want to intercede at this early stage and set an example, to show that we will not accept the neo-liberal transformation of our city. We have many ideas about how the land could be put to uncommercial uses that reflect the needs of the local community. We want to decide over the new usage of the land for ourselves! Therefore we would like to invite one and all to the Occupation of the Tempelhof open space on 20.06.2009 There will be many of us, united in anger that we have not been given the chance to influence what happens in our immediate surroundings. We demand that the Senate removes the fences! If they do not, we will resort to civil disobedience to take the land. Our methods are as multifaceted as the members of our movement. We are the family from next door, the Neukölln crew, the autonomous, the punk, the illegalised, the unemployed, people with dogs, international activists, the fun fanatics and so on… There are countless ideas for uncommercial usage of the land: cheap living places, trailer parks, theatres, intercultural gardens and parks, barbecue areas, cultural centres, skate parks, adventure parks, museums, agricultural use…
Be creative! Go wild! Take the free space!

— * S q u a t T e m p e l h o f ! Public mass occupation of the former Tempelhof Airport on 20th June, 2009
On October 31, 2008, Tempelhof Airport in Berlin was closed, leaving an open space of around 400 hectares (525 football fields) in the middle of the city. Something that sounded good at first, could instead be catastrophic for residents of the surrounding area. The Berlin Senate plans to build luxury apartments and room for the so-called creative industries on the land. Until their plans are realized, the whole land will remain fenced in and be increasingly heavily guarded. We have experienced such measures before. The Senate planned the large-scale development of the banks of the river Spree, attempting to attract investment and cooperations with media partners, in so doing changing dramaticaly the structure of the city. A widespread movement managed to prevent some of the building projects and created a public debate about the ongoing neo-liberal restructuring of the city. Various initiatives and actions continue to fight against this form of redevelopment. The plans for Tempelhof Airport are an important part of the Senate’s redevelopment strategy. Investors are being wooed and invited to put forward their town planning and development proposals, through which accessible space in the city is being privatised and made more exclusive. This brings about more comfortable living and working conditions for those who can afford it. However, for everyone else it means only increased rent, requiring many to leave the environment in which they feel they belong. The division of the city is not a phenomenon particular only to Berlin; all over the world cities and regions battle against each other to show their most attractive face to potential international investors. This situation is no accident of fate, but rather is intricately bound up with the capitalist economic and social order. In the case of Tempelhof we are at the beginning of such a process. We want to intercede at this early stage and set an example, to show that we will not accept the neo-liberal transformation of our city. We have many ideas about how the land could be put to uncommercial uses that reflect the needs of the local community. We want to decide over the new usage of the land for ourselves! Therefore we would like to invite one and all to the Occupation of the Tempelhof open space on 20.06.2009 There will be many of us, united in anger that we have not been given the chance to influence what happens in our immediate surroundings. We demand that the Senate removes the fences! If they do not, we will resort to civil disobedience to take the land. Our methods are as multifaceted as the members of our movement. We are the family from next door, the Neukölln crew, the autonomous, the punk, the illegalised, the unemployed, people with dogs, international activists, the fun fanatics and so on… There are countless ideas for uncommercial usage of the land: cheap living places, trailer parks, theatres, intercultural gardens and parks, barbecue areas, cultural centres, skate parks, adventure parks, museums, agricultural use…
Be creative! Go wild! Take the free space!

Agenzie piscina ex Snia

– Le agenzie di stampa:

PROTESTA IN UFFICI COMUNE ROMA, NO SPECULAZIONE ALL’EX SNIA

(ANSA) – ROMA, 1 APR – Un ‘pesce d’aprile di carta’ in una

piccola piscina gonfiabile per ”far emergere a galla il bluff

che la giunta Alemanno ha riservato ai cittadini”. E’ la

protesta inscenata oggi dal ”Nucleo anti-bluff”, che oggi,

nella capitale, ha fatto irruzione con megafoni nell’ufficio

tecnico del XX dipartimento del Comune di Roma, per denunciare

”la speculazione edilizia della costruzione di un nuovo

impianto sportivo per il nuoto nell’area dell’ex-fabbrica Snia

Viscosa, tra il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone”.

Prima di fare pacificamente irruzione all’interno degli

uffici di sviluppo impiantistica sportiva, i manifestanti hanno

appeso dall’edificio uno striscione dalla scritta:”Mondiali

2009, un tuffo nel cemento, giu’ le mani dal parco”.

”Sappiamo che l’area concessa dal Comune per la

realizzazione dell’impianto – hanno detto i manifestanti –

riguarda 10.400 mq dei tre ettari destinati a un parco pubblico,

perche’ esiste un vincolo paesistico. Secondo il nucleo

anti-bluff, ”i lavori per la realizzazione del progetto, della

Asd Larus Nuoto, che dovevano essere funzionali ai mondiali di

nuoto, non sono ancora in iniziati perche’ non ci sono le carte

in regola, nonostante il complesso debba essere consegnato entro

il prossimo 30 maggio”.(ANSA).

Y4J-RO

01-APR-09 20:17 NNNN

Omniroma-MONDIALI NUOTO, PROTESTA CENTRI SOCIALI: GIÙ LE MANI DA EX-SNIA

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – Una protesta contro la costruzione di

due piscine olimpioniche di 10mila metri quadrati nel parco

ex-Snia di via Prenestina, in occasione dei prossimi mondiali di

nuoto che si terranno nella Capitale, si è tenuta nel pomeriggio

sotto la sede del XX dipartimento comunale, in via Capitan

Bavastro. Una ventina di attivisti del centro sociale ex-Snia

hanno calato uno striscione dal terrazzo della sede

dipartimentale, con la scritta: “Mondiali di nuoto 2009: un

tuffo nel cemento. Giù le mani dal parco ex-Snia”. “Un’area che

doveva essere adibita a verde e servizi per il quartiere viene

messa a disposizione della speculazione – ha detto una delle

attiviste – peraltro, il terreno non è stato neppure espropriato

come prevede la norma”.

Una delegazione di manifestanti ha incontrato poi un

responsabile tecnico del dipartimento. “Ci ha detto candidamente

che molti di quei lavori probabilmente neppure finiranno in

tempo – ha aggiunto un ragazzo del centro sociale – Ora, ci ha

risposto, tutto è in mano al commissario per le opere dei

mondiali di nuoto”. Dopo aver distribuito volantini sotto la

sede comunale, il presidio si è sciolto.

gca

011738 apr 09

Omniroma-MONDIALI NUOTO, GHERA:PROGETTO EX-SNIA REGOLARE E SENZA MODIFICHE PRG

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – “Il piano regolatore non è stato

modificato tanto che la destinazione urbanistica dell’area è

‘Verde e Servizi pubblici’, a dimostrazione che l’impianto

sportivo è totalmente compatibile”. È quanto dichiara

l’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera, a

seguito della protesta avvenuta nel pomeriggio sotto la sede del

XX Dipartimento comunale in via Capitan Bavastro.

“L’impianto – prosegue Ghera – conforme ai dettami della

delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di ammissione nel

programma Mondiali di Nuoto Roma 2009 già il 13 marzo 2008.

Pertanto – conclude l’Assessore – il progetto è stato approvato

regolarmente in Conferenza di Servizi in data 31 luglio 2008″.

red

011901 apr 09

LZ) SNIA VISCOSA. GHERA: PROGETTO REGOLARE,SENZA MODIFICHE A PRG

(DIRE) Roma, 1 apr. – “Il piano regolatore non e’ stato

modificato tanto che la destinazione urbanistica dell’area e’

‘Verde e Servizi pubblici’, a dimostrazione che l’impianto

sportivo e’ totalmente compatibile”. È quanto afferma l’assessore

ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera, a seguito della

protesta avvenuta nel pomeriggio sotto la sede del XX

Dipartimento comunale in via Capitan Bavastro.

“L’impianto- prosegue Ghera- conforme ai dettami della

delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di ammissione nel programma

Mondiali di Nuoto Roma 2009 gia’ il 13 marzo 2008. Pertanto il

progetto e’ stato approvato regolarmente in Conferenza di Servizi

in data 31 luglio 2008″.

(Com/Mel/ Dire)

19:15 01-04-09

Roma, Ghera: Ex Snia, impianto sportivo compatibile con Prg

Roma, 01 APR (Velino) – “Il piano regolatore non e’

stato modificato tanto che la destinazione urbanistica

dell’area e’ ‘Verde e Servizi pubblici’, a dimostrazione che

l’impianto sportivo e’ totalmente compatibile”. È quanto

dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio

Ghera, a seguito della protesta avvenuta nel pomeriggio sotto

la sede del XX Dipartimento comunale in via Capitan Bavastro

relativamente alla costruzione di una struttura sportiva nel

parco ex Snia. “L’impianto – prosegue Ghera – conforme ai

dettami della delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di

ammissione nel programma Mondiali di Nuoto Roma 2009 gia’ il

13 marzo 2008. Pertanto – conclude l’assessore – il progetto

e’ stato approvato regolarmente in Conferenza di Servizi in

data 31 luglio 2008″. (com/mlm)

011931 APR 09 NNNN

(LZ) SNIA VISCOSA. NIERI: PROGETTO PER PISCINE E’ FORZATURA

(DIRE) Roma, 1 apr. – “Il progetto per la realizzazione delle

piscine olimpioniche nel parco ex-Snia Viscosa, forza le norme

del Piano regolatore e i vincoli ambientali utilizzando i

provvedimenti speciali previsti per gli impianti sportivi dei

Mondiali di Nuoto 2009″. E’ quanto afferma l’assessore regionale

al Bilancio, Luigi Nieri.

“Questi interventi dovevano, pero’, essere conclusi entro il

31 marzo di quest’anno con una proroga al prossimo 30 maggio-

spiega Nieri- Visto che i lavori dell’impianto non sono ancora

iniziati, appare evidente che l’utilizzo di questa norma speciale

e’ una forzatura. E’ grave inoltre che non sia stato coinvolto il

Municipio competente. Pertanto invitiamo il Comune a ragionare

con il territorio, nei tempi dovuti, sulla sistemazione

definitiva di quell’area che comprende l’intero parco e

l’universita’”.

(Com/Mel/ Dire)

19:56 01-04-09

Omniroma-MONDIALI NUOTO, NIERI: FORZATE NORME PER PISCINE PARCO EX SNIA

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – “Il progetto per la realizzazione

delle piscine olimpioniche nel parco ex-Snia Viscosa, forza le

norme del Piano regolatore e i vincoli ambientali utilizzando i

provvedimenti speciali previsti per gli impianti sportivi dei

Mondiali di Nuoto 2009. Questi interventi dovevano, però,

essere conclusi entro il 31 marzo di quest’ anno con una proroga

al prossimo 30 maggio. Visto che i lavori dell’impianto non sono

ancora iniziati, appare evidente che l’utilizzo di questa norma

speciale è una forzatura”. È quanto dichiara in una nota

l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri: “E’

grave inoltre che non sia stato coinvolto il Municipio

competente. Pertanto invitiamo il Comune a ragionare con il

territorio, nei tempi dovuti, sulla sistemazione definitiva di

quell’area che comprende l’intero parco e l’università”.

red

011959 apr 09

ROMA: NIERI (SINISTRA), PROGETTO SNIA VISCOSA FORZA NORME PRG =

Roma, 1 apr. – (Adnkronos) – ”Il progetto per la realizzazione

delle piscine olimpioniche nel parco ex-Snia Viscosa, forza le norme

del Piano regolatore e i vincoli ambientali utilizzando i

provvedimenti speciali previsti per gli impianti sportivi dei Mondiali

di Nuoto 2009”. E’ quanto dichiara l’assessore al Bilancio della

Regione Lazio Luigi Nieri (Sinistra).

”Questi interventi dovevano, pero’, essere conclusi entro il 31

marzo di quest’ anno con una proroga al prossimo 30 maggio – aggiunge

– Visto che i lavori dell’impianto non sono ancora iniziati, appare

evidente che l’utilizzo di questa norma speciale e’ una forzatura. E’

grave inoltre che non sia stato coinvolto il Municipio competente.

Pertanto invitiamo il Comune a ragionare con il territorio, nei tempi

dovuti, sulla sistemazione definitiva di quell’area che comprende

l’intero parco e l’universita”’.

(Rre/Pn/Adnkronos)

01-APR-09 21:33

ROMA: GHERA, PROGETTO SNIA VISCOSA REGOLARE E SENZA MODIFICHE AL PRG =

Roma, 1 apr. – (Adnkronos) – ”Il piano regolatore non e’ stato

modificato tanto che la destinazione urbanistica dell’area e’ ‘Verde e

Servizi pubblici’, a dimostrazione che l’impianto sportivo e’

totalmente compatibile”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e

Periferie del Comune di Roma, Fabrizio Ghera, a seguito della protesta

avvenuta nel pomeriggio sotto la sede del XX Dipartimento comunale in

via Capitan Bavastro.

”L’impianto – prosegue Ghera – conforme ai dettami della

delibera n. 85/2007, ha fatto domanda di ammissione nel programma

Mondiali di Nuoto Roma 2009 gia’ il 13 marzo 2008. Pertanto – conclude

l’assessore – il progetto e’ stato approvato regolarmente in

Conferenza di Servizi in data 31 luglio 2008”.

(Rre/Gs/Adnkronos)

01-APR-09 21:34

Omniroma-MONDIALI NUOTO, COCHI: “INCONTRO PER VALUTARE SITUAZIONE IMPIANTI”

(OMNIROMA) Roma, 01 apr – “Fermo restando che i signori

manifestanti hanno sbagliato l’indirizzo delle loro proteste,

incontrerò, in tempi brevi, il commissario straordinario per i

Mondiali di nuoto Roma 2009, Claudio Rinaldi , al fine di

valutare la situazione della realizzazione degli impianti che

rispondono all’iter procedurale speciale avviato proprio per le

infrastrutture collegate a questa competizione sportiva.

Ritengo, altresì, opportuno valutare cosa fare con chi, invece,

non riuscirà a consegnare gli impianti sportivi entro la data

prefissata del 31 maggio 2009, assicurando la possibilità,

tuttavia, di ricorrere, se concordato, ad un iter procedurale

ordinario che permetta di assicurare delle strutture in ogni

caso utili a Roma”. Lo ha dichiarato in una nota Alessandro

Cochi, delegato del Sindaco per lo Sport.

Omniroma-EX-SNIA, ALZETTA (SA): ALEMANNO SCEGLIE CEMENTO A SPAZI PUBBLICI

(OMNIROMA) Roma, 02 apr – “Non è bastato l’impegno dei residenti

per salvare un’area destinata a verde pubblico dalla

speculazione, Alemanno vuole che i 10mila metri quadrati della

zona dell’ex-Snia saranno occupati da un dei tanti impianti

autorizzati in vista dei prossimi mondiali di nuoto, con tanto

di foresteria”. Lo dichiara in una nota il capogruppo de “La

Sinistra – L’Arcobaleno” in Campidoglio Andrea Alzetta.

“Sull’area, designata a verde pubblico nell’agosto del 2004,

potrà costruire una società, fatalmente legata ad An – ggiunge

– Anzi per essere conforme al decreto che regolamenta le

concessioni, il Comune di Roma cede il terreno all’associazione

dilettantistica nuoto Laurus, per tutta la durata dei lavori.

Insomma: Alemanno sceglie il cemento al posto di spazi

pubblici, gli interessi degli speculatori al posto degli

interessi della città”.

“Se tutto questo accadrà, sarà l’ulteriore prova della politica

antidemocratica di questa giunta , la quale sorda ai desiderata

dei cittadini favorisce speculazione e rendita.

Ma sarà fermato dai cittadini – continua – In un panorama

simile è ancora più importante la manifestazione di oggi alle

ore 16 in Campidoglio tenuta dai movimenti per il diritto

all’abitare, dove sarà promossa e sostenuta l’idea di città

come bene comune fondata sulla difesa del territorio e della

qualità della vita dei cittadini”.

Red

NUOTO: MONDIALI; ALEMANNO, IMPIANTI PROCEDENDO NEI TEMPI

(ANSA) – ROMA, 2 APR – ”Ieri ho incontrato Malago’ che mi ha

detto che l’adeguamento degli impianti per i mondiali di nuoto

sta procedendo in tempo e va tutto bene”. Lo ha detto il

sindaco di Roma Gianni Alemanno in merito a quanto pubblicato da

un quotidiano su possibili ritardi nella realizzazione degli

impianti che dovranno ospitare i mondiali di nuoto.

”Preghiamo la stampa – ha aggiunto – di non danneggiare la

nostra citta’ diffondendo notizie false e tendenziose”. (ANSA).

YJ9-GB/SCN

02-APR-09 14:07 NNNN

Lo stile libero della speculazione (Nuclei Anti Bluff)

MONDIALI DI NUOTO 2009

LO STILE LIBERO DELLA SPECULAZIONE

Il pesce d’aprile consegnato dai NAB al XX Dipartimento ha definitivamente RESO PUBBLICO l’ennesimo tentativo di speculazione nell’area dell’ex SNIA frutto di un regalo che la giunta Alemanno ha confezionato alla società ASD Larus Nuoto, vicina a Rampelli, già gestore di 18 piscine a Roma.


IL MEGA IMPIANTO che occuperà più di un ettaro di superficie – due piscine, una palestra e solarium, una sala conferenze, un ristorante, una foresteria, parcheggi e infrastrutture – deve essere consegnato, omologato e collaudato entro il 30 maggio 2009. Ad oggi i lavori non solo non sono iniziati ma l’area non è stata ancora espropriata interamente. E’ chiaro per tutti che non sarà mai pronto.

Svelato il GRAN BLUFF dell’utilità dell’impianto per il “grande evento” dei Mondiali di Nuoto – emerge chiaramente la politica della deregulation urbanistica e ambientale che, come per il piano casa del Governo, incrementa la cementificazione selvaggia per tutelare rendita e interessi privati anzi ché salvaguardare il territorio e dare risposte ai bisogni reali della collettività.  Quel che risulta da questa manovra è che i poteri “straordinari” del Commissario Delegato servono per andare in deroga a tutti i regolamenti e vincoli spogliando gli uffici tecnici e i Municipi dei loro poteri di controllo e raggirare gli accordi con i cittadini.


Da 14 anni l’area complessiva dell’Ex SNIA è un bene comune restituito alla città. Il centro sociale e i cittadini hanno immaginato e determinato la riqualifica e l’uso pubblico dello spazio  nel suo complesso: così è stato progettato, con il X dipartimento, il Parco delle Energie che aspetta di essere ampliato (comprendendo l’area del laghetto e l’area ora soggetta a questa nuova speculazione). e accessibile anche ai cittadini di Casal Bertone. In cantiere c’è un grande progetto sociale e culturale che prevede oltre agli spazi già attivi, un Auditorium e una Palestra Popolare per uno sport libero e per tutti, il “Quadrato” come arena polifunzionale, la Casa del parco (mediateca, centro di documentazione territoriale, archivio storico della fabbrica, ludoteca ecologica, servizi sociali). Da due anni è nato il Forum Territoriale Permanente, che raccoglie singoli cittadini, comitati, coop, associazioni, artisti, storici, ricercatori, tecnici al quale è demandato il ruolo di progettazione, controllo e gestione del sistema parco. E’ per tutta questa ricchezza sociale che gli interessi privati non avranno lo spazio che cercano di rubare!

All’assessore Ghera che si sbriga a dire che tutto è regolare – lo invitiamo alla cautela, visto che anche per la speculazione del palazzinaro Pulcini negli anni ‘90 risultava tutto regolare. Sappiamo come è finita allora, con gli arresti di diversi amministratori pubblici.

A Cochi che crede che, svelato il Bluff dei Mondiali di Nuoto troverà un’altra strada “ordinaria” per regalare uno spazio pubblico ai loro amici e cementificare più di un ettaro di terreno, diciamo che i cittadini del Pigneto-Prenestino pretendono quel parco pubblico, da troppo tempo atteso, necessario per compensare la carenza di verde e luoghi di aggregazione liberi da interessi privati. Una cosa utile non si tiene segreta.

Al sindaco Alemanno gli diciamo che piuttosto che preoccuparsi che Roma non sia danneggiata da notizie “false e tendenziose” faccia il suo lavoro e dia soluzione ai bisogni reali della cittadinanza.

Al Commissario Delegato diciamo che si assuma la responsabilità di aver concesso alla Larus l’autorizzazione per la costruzione di un impianto non funzionale ai Mondiali di Nuoto e per questo revochi definitivamente il mandato.

Al Municipio VI e alla Regione Lazio chiediamo di concretizzare subito i loro impegni, per scongiurare qualsiasi altro tentativo speculativo, completando il parco come da progetto e sbloccando la vicenda Università.


GIU LE MANI DELL’EX SNIA VISCOSA –  PARCO SUBITO!

C.S.O.A. EX SNIA

– Comunicato del comitato parco exSnia:

10.000 METRI QUADRATI DI CEMENTO AL POSTO DEL VERDE? NO, GRAZIE!

Il parco delle Energie – Ex Snia Viscosa (Via Prenestina, 175) corre il rischio di trovarsi al posto di alberi e verde la cementificazione di una superficie di oltre 10.000 metri quadrati per ospitare un enorme cubo con attività commerciali e parcheggi.

Da poche settimane siamo venuti a conoscenza di un lavoro iniziato più di un anno fa all’insaputa dei cittadini e dell’amministrazione del Municipio Roma 6 competente sull’area del parco, materializzatosi in una delibera della Giunta Comunale e nel provvedimento di autorizzazione rilasciato dal commissario delegato per lo svolgimento dei mondiali di nuoto in base anche ai poteri straordinari conferitogli dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Realizzare un impianto natatorio con palestra, solarium, bar, ristorante, sala congressi e appartamenti  funzionale ai mondiali di nuoto del 2009 (impossibile da realizzare a 100 giorni dalla manifestazione) all’interno di un parco sottoposto a vincolo paesaggistico ed unico polmone verde di un quartiere con una densità abitativa tra le più alte di roma mostra tante e tali contraddizioni che solo chi non vuole vedere potrebbe considerare normale. E forse non è un caso che la notizie è stata tenuta nascosta…

Già durante la festa di Primavera del 21 marzo scorso insime al C.S.O.A. ex Snia avevamo iniziato a denunciare a cittadini e associazioni del territorio i rischi per il paraco di tale operazione. Ieri un gruppo di persone ha manifestato nel palazzo della sede del XX dipartimento del Comune di Roma in via capitan bavastro 94 per denunciare la speculazione che in questo caso si nasconde dietro il bluff di un’opera dichiarata funzionale ai mondiali di nuto del 2009 (leggi comunicato).

Le successive dichiarazioni rilasciate dall’assessore ai Lavori pubblici e Periferie, Fabrizio Ghera (leggi comunicato), purtroppo non chiariscono i dubbi che circondano la vicenda:

1) se, come dichiara l’Assessore, la domanda di ammissione dell’impianto per i mondiali 2009 è del 13 marzo 2009 come mai, non dico i Cittadini, ma il Municipio competente territorialmente, ossia il VI, è venuto a conoscenza del progetto a marzo 2009, un anno dopo (leggi dichiarazioni del Presidente Palmieri del Muncipio Roma 6)?

2) se, come dichiara l’Assessore, l’impianto doveva essere funzionale per i mondiali 2009 ha senso oggi a 100 giorni dai Mondiali e a 60 giorni dal termine indicato per la conclusione dei lavori visto che il cantiere ancora non è stato aperto (dalla delibera “…l’autorizzazione agli interventi deve essere subordinata alla sottoscrizione di atto d’obbligo di ultimazione dei lavori, collaudo degli stessi e omologazione da parte della Federazione Italiana Nuoto entro il 31 marzo 2009…” )?

3) Se, come scritto nella delibera, “…gli interventi devono riguardare impianti sportivi esistenti che necessitano di adeguamento, potenziamento e/o ampliamento…” com’è possibile che sia stata rilasciata la concessione alla ASD Larus Nuoto che non ha impianti nell’area o nelle sue vicinanze?

4) Se, come scritto nella delibera, “…gli interventi devono essere compatibili con i vincoli paesistici, storici e ambientali vigenti sul territorio…”come è possibile che il progetto preveda oltre alle piscine, alloggi (si parla di 24), centri congressi, bar, ristoranti, parcheggi, ecc in un parco sottoposto a vincolo paesaggistico (dal 1968) e che, nell’area interessata, la presenza di falde acquifere in superficie sconsiglia il ricorso a scavi come sembra da parere rilasciato nell’autunno scorso da alcuni geologi durante un sopralluogo?

5) Perché in tutta la delibera si riporta che l’area concessa è sita all’interno del V Municipio quando invece è nel VI e pertanto iter, sopralluoghi, incontri, conferenze di servizio hanno lasciato fuori i responsabili e gli uffici competenti (del VI Municipio) per appoggiarsi all’Ufficio Tecnico del V Municipio?

Escludendo che il progetto possa essere realmente funzionale per i mondiali del 2009 potrebbe essere stata la “fame” di piscine da rendere necessaria e obbligotoria la rinuncia a più di un ettaro di verde pubblico (quasi la metà di quello disponibile) per far spazio a nuovo cemento all’interno del parco?

Anche in questo caso è da escludere dato che in questa parte del territorio le piscine sicuramente non mancano (New Hobby Club in via Biordo Michelotti, praticamente all’interno del Parco – Piscina privata a Largo Preneste, adaicente al Parco – Piscina Comunale Circoscrizione 6 via Montona, circa 700 metri dal Parco – Piscina H2O Via del Pigneto, circa 800 metri dal Parco) e il Comune ha in progetto di realizzarne una nell’ex cinema Puccini alle spalle del Parco.

Ma allora quali sono i reali obiettivi di quest’operazione?

Come cittadini la contraddizione più grande è: perché un’opera di interesse collettivo dichiarata funzionale ad un evento come i mondiali di nuoto viene tenuta nascosta all’opinione pubblica?

Invece di rispondere a queste domande l’Assessore Ghera dichiara che non è stato medicato il piano regolatore, peccato che nessuno aveva contestato modifiche del piano regolatore. Quello che si contesta è che quell’area doveva essere destinata a verde come da incontri ed elaborati realizzati in questi anni.

Prendiamo atto positivamente che a breve il Presidente della Commissione trasparenza del Comune di Roma, Massimiliano Valeriani, convocherà assessori competenti e responsabili delle decisioni contestate. Altrettanto positivamente considieriamo la prese di posizione del Presidente del Municipio Roma 6 che rivendica la battaglia di destinare a verde l’area a richio cementificazione.

Al Presidente Palmieri chiediamo che il recepimento da parte del Consiglio Municipale Roam 6 del Manifesto e del Regolamento del Forum Territoriale Permanente, assemblea di cui fa parte anche questa Amministrazione, e che tra i suoi obiettivi ha anche quello di monitorare e preservare la funzione del Parco delle Energie e di diventare interlocutore principale per ogni intervento all’interno dell’area non è più procrastinabile e avvenga quanto prima.

Comitato parco exSnia

– Comunicato dei NAB:

Oggi Primo aprile ore 14.30 i Nuclei Anti Bluff nella sede dell’ufficio tecnico del XX Dipartimento del Comune di Roma svelano il pesce d’aprile che ci ha riservato la giunta Alemanno nell’area dell’ex fabbrica Snia Viscosa tra il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone.

Oggi si rende pubblica una speculazione di 10.400 mq di cemento su un parco con vincolo paesistico la cui apertura è attesa da decenni dai cittadini.

Noi non abbocchiamo! Oggi si svela il bluff del Comune di Roma.

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ANTEFATTO: L’area della ex fabbrica dagli anni 50 fa parte del comprensorio del Sistema Direzionale Orientale ed è sotto vincolo paesistico dal 1968. Negli anni 90 è stata oggetto della speculazione immobiliare del signor Pulcini. Grazie all’intervento dei cittadini del Pigneto Prenestino che rivendicavano un parco e servizi pubblici per il quartiere, si è bloccata l’operazione con una condanna per corruzione di un funzionario pubblico. Da 14 anni l’ex Snia è diventato un bene comune della città. Da allora gli abitanti di questo territorio hanno elaborato, con l’amministrazione locale e i dipartimenti del comune un contratto di quartiere che risponde alle esigenze del territorio stesso: quell’area viene predestinata con vincolo paesistico a parco pubblico, libero e aperto al fine di rispondere alla carenza cronica di spazi verdi di un territorio densamente costruito. Da allora si aspetta la bonifica dell’intera area per poter vivere il parco nella sua interezza.

IL FATTO: In gran segreto Alemanno e i compagni di vasca chiedono e ottengono, il 10 giugno 2008 con nota del Commissario delegato per i Mondiali di Nuoto, di accontentare la società ASD Larus Nuoto, vicina a dir poco all’onorevole Rampelli, aggiungendo un nuovo impianto non previsto. Il Commissario approva così la funzionalità del progetto di una piscina e servizi di accoglienza, bar, ristorante, foresteria atleti per il “grande evento” e richiede un atto di concessione dell’area su cui intervenire.

Il 29 ottobre 2008 la giunta comunale con Deliberazione n. 354 concede alla ASD Larus Nuoto l’area di proprietà comunale sita in Roma all’interno del Comprensorio Tiburtino, Municipio Roma V, per la realizzazione di un impianto natatorio funzionale per i mondiali di nuoto del 2009.

Perché ad oggi ne la cittadinanza ne i Municipi coinvolti non sanno nulla?

IL BLUFF: Considerare il progetto della ASD Larus Nuoto funzionale ai mondiali di nuoto è il grande Bluff, visto che ad oggi i lavori non sono ancora iniziati perchè non ci sono tutte le carte in regola, ma il complesso deve essere consegnato, omologato e collaudato entro il 30 maggio 2009. I Mondiali di Nuoto, attraverso i poteri straordinari del Commissario, sono lo strumento per questa per superare e aggirare tutti gli ostacoli, eludere gli accordi con i cittadini, agire in deroga a tutti i regolamenti e vincoli.

Inoltre sappiamo che l’area concessa riguarda 10.400 mq dei tre ettari destinati a parco (di cui la metà occupati da un lago), una piscina agonistica (52m x 12,3m) con vasca riscaldata, una piscina coperta(25 x 16m) con solarium e palestra, reception, area ristorante, uffici e una foresteria.

Sappiamo del parere negativo della Dir. Regionale Territorio e Urbanistica per l’eccessiva edificazione rispetto agli indici e alle altezze massime previste, possiamo immaginare l’impatto che avrebbe e quanto verrebbe vanificato il bisogno primario di verde.

Nelle carte si parla di V municipio mentre l’area è di competenza del VI: cosa nasconderà questa svista? Incompetenza o volontà di non far conoscere come è stato finora ai cittadini e alle amministrazioni territoriali l’operazione in corso fino a fatto compiuto?

L’AZIONE: Oggi i Nuclei Anti Bluff, hanno calato uno striscione nel palazzo della sede del XX dipartimento in via Capitan Bavastro 94, con scritto: ” MONDIALI DI NUOTO ’09 UN TUFFO NEL CEMENTO GIU’ LE MANI DAL PARCO DELLA EX SNIA”.

Dopo aver megafonato fuori siamo entrati nel “IV U.O.T. sviluppo impiantistica sportiva”, uno degli uffici competenti del comune di Roma, per visionare il progetto e per l’occasione consegnare un pesce di aprile in una piscina gonfiabile.

Il dirigente e il direttore della U.O.T, l’Arch. Giovanni Sorianello, hanno dichiarato di aver dato dei pareri positivi in merito alla compatibilità tecnica dell’impianto agonistico, ma di non aver comunque mai sviluppato il progetto che è stato realizzato dalla Larus.

Hanno dichiarato inoltre che tutta questa operazione è sotto la responsabilità del Commissario straordinario per i Mondiali di Nuoto 2009, perchè dopo aver stilato la bozza della suddetta delibera, i poteri in merito sono passati in mano al Commissario tramite un provvedimento di autorizzazione datato 9 febbraio 2009.

Sempre a tale Commissario, secondo i dirigenti dell’ufficio, sono demandati i poteri di vigilanza sui vincoli della delibera.

Per quanto ci riguarda da oggi la speculazione è pubblica e il Commissario si deve assumere la responsabilità di appoggiare, tramite i Mondiali di Nuoto che in quel luogo non si terranno mai, l’ennesima speculazione in questa città ai danni di un intero quartiere.

Alemanno e il Popolo delle loro Libertà sono avvertiti: per il Pigneto-Prenestino e Casal Bertone i “mondiali di nuoto 2009” non dovranno essere un tuffo nel cemento! PARCO SUBITO!

NUCLEI ANTI BLUFF

Guarda le foto dell’azione.

Leggi le agenzie stampa.

Dal tavolo “Beni comuni: che vita sarebbe senza profitto”

Cosa hanno in comune una devastazione ambientale, una speculazione edilizia, la privazione del diritto all’acqua (cioè al 70% di se stessi), la privatizzazione della cultura, l’aziendalizzazione della formazione e delle università, il ritorno al nucleare, la sottrazione dei diritti fondamentali dell’individuo?

Almeno tre cose, secondo questo tavolo/workshop tenutosi all’università di RomaTre, facoltà di ingegneria, nella giornata di apertura di Independence Days, festival dell’indipendenza e della cospirazione:

1. La prima è la legge del profitto. Il principio di massimizzazione dei profitti è l’unica regola che ordina, trasforma e governa i nostri territori e le nostre vite.

2. La seconda è un conflitto di decisione. In altre parole: chi decide sullo sviluppo di un territorio e sulle vite che in esso si svolgono? Chi ha diritto di fare e disfare? Migliaia di speculazioni e migliaia di comitati di lotta e resistenza a tutto ciò. Per la legge dei grandi numeri, non è più dunque questione di partecipazione o di informare i cittadini. E’ un modello di gestione. Sempre più spesso le decisioni, le opere, le trasformazioni vengono imposte, ma non solo: vengono ostacolate e represse le esperienze di autorganizzazione e di autogoverno dei territori. Motivo? Vedi al punto 1.

3. La terza è la precarizzazione della vita nella sua complessità e in tutti i suoi aspetti.

Conclusioni

Se la vita intera è precaria, altrettanto eterogenea dovrà essere la risposta a questo status, e fornire una rappresentazione adeguata della molteplicità di conflitti e resistenze che si muovono contro la sottrazione dei beni comuni.

Per questo ci è piaciuto lo slogan “Che vita sarebbe senza profitto”, perchè traccia una prima, comune, risposta. Perchè identifica un problema centrale dei nostri tempi, tanto più attuale durante la crisi.

Da questo slogan può emergere una campagna comunicativa per rafforzare tutte le parti in una identità molteplice. Non si tratta di fondere le varie esperienze, lotte, collettivi, in un soggetto unico. Tutt’altro: significa trovare una voce collettiva per l’eterogeneità dei toni e dei timbri individuali. Per aumentare la capacità di tutti di essere ascoltati e di essere credibili in quanto parte di un’analisi comune e inizio di possibili soluzioni, seppure ancora esse si limitano ad un livello di comunicazione sociale, di agitazione, di immaginario. Un passo alla volta, è pur sempre un fare comune.

Proposte.

Si è deciso dunque di utilizzare lo slogan per declinare la diversità delle questioni/conflitti attorno ai beni comuni, legando a livello comunicativo la questione della precarietà della vita e del profitto al singolo ambito: cultura, formazione, ambiente e salute, abitare. Si prepareranno immagini per ogni ambito che verranno distribuite durante la manifestazione contro il G14 dei ministri del Welfare in programma a Roma il 28 Marzo. Occasione in più per ribadire che, ancora una volta, i grandi si riuniscono per decidere sopra le nostre vite come rilanciare l’economia dei profitti.

Infine, abbiamo deciso di rivederci e di allargare questa rete ad altre realtà che vogliano unire la loro voce a questo coro.

Presto pubblicheremo le immagini di “propaganda” e quelle del corteo.

Per partecipare alla campagna “Che vita sarebbe senza profitto”, scrivi a indipendenti@autistici.org

Dal workshop “la proprietà intellettuale è il petrolio del 21esimo secolo”Dal workshop “la proprietà intellettuale è il petrolio del 21esimo secolo”Dal workshop “la proprietà intellettuale è il petrolio del 21esimo secolo”

La proprietà intellettuale è il petrolio del 21 secolo
Workshop su diritto d’autore e forme di distribuzione alternativa con Lorenzo de Tomasi, dello Sportello Liberius.

Il workshop è partito dalla spiegazione del concetto di diritto d’autore per arrivare a parlare di libertà digitali. Per parlare di libertà digitali bisogna prima capire quali sono le restrizioni imposte sulla legge sul diritto d’autore e quali sono i diritti sia degli autori che dei fruitori. In effetti parlare di diritto d’autore senza parlare di libera circolazione dei sapere e di copyleft sarebbe come pensare la cultura divisa a compartimenti stagni, ma soprattutto pensarla come spazi privati.
La restrizione della libertà digitali parte dal presupposto che si possa privatizzare un’idea. La proprietà intellettuale(termine contestato da Stallman e non solo) è quindi non altro che l’ennesimo recinto che si vuole chiudere sulle idee.
Ma in una comunità globale che si connette quotidianamente, che si scambia idee, informazioni, film, cultura di ogni genere, come si fa a capire chi è l’autore e chi è il fruitore?Come si possono restringere le libertà digitali di una comunità in continua espansione?
Lorenzo de Tomasi ha illustrato bene lo scenario sia globale che italiano, facendo esempi di casi legali clamorosi e spiegando approfonditamente le Creative Commons, una valida alternativa legale alle limitazioni imposte dal diritto d’autore.La proprietà intellettuale è il petrolio del 21 secolo
Workshop su diritto d’autore e forme di distribuzione alternativa con Lorenzo de Tomasi, dello Sportello Liberius.

Il workshop è partito dalla spiegazione del concetto di diritto d’autore per arrivare a parlare di libertà digitali. Per parlare di libertà digitali bisogna prima capire quali sono le restrizioni imposte sulla legge sul diritto d’autore e quali sono i diritti sia degli autori che dei fruitori. In effetti parlare di diritto d’autore senza parlare di libera circolazione dei sapere e di copyleft sarebbe come pensare la cultura divisa a compartimenti stagni, ma soprattutto pensarla come spazi privati.
La restrizione della libertà digitali parte dal presupposto che si possa privatizzare un’idea. La proprietà intellettuale(termine contestato da Stallman e non solo) è quindi non altro che l’ennesimo recinto che si vuole chiudere sulle idee.
Ma in una comunità globale che si connette quotidianamente, che si scambia idee, informazioni, film, cultura di ogni genere, come si fa a capire chi è l’autore e chi è il fruitore?Come si possono restringere le libertà digitali di una comunità in continua espansione?
Lorenzo de Tomasi ha illustrato bene lo scenario sia globale che italiano, facendo esempi di casi legali clamorosi e spiegando approfonditamente le Creative Commons, una valida alternativa legale alle limitazioni imposte dal diritto d’autore.La proprietà intellettuale è il petrolio del 21 secolo
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Il workshop è partito dalla spiegazione del concetto di diritto d’autore per arrivare a parlare di libertà digitali. Per parlare di libertà digitali bisogna prima capire quali sono le restrizioni imposte sulla legge sul diritto d’autore e quali sono i diritti sia degli autori che dei fruitori. In effetti parlare di diritto d’autore senza parlare di libera circolazione dei sapere e di copyleft sarebbe come pensare la cultura divisa a compartimenti stagni, ma soprattutto pensarla come spazi privati.
La restrizione della libertà digitali parte dal presupposto che si possa privatizzare un’idea. La proprietà intellettuale(termine contestato da Stallman e non solo) è quindi non altro che l’ennesimo recinto che si vuole chiudere sulle idee.
Ma in una comunità globale che si connette quotidianamente, che si scambia idee, informazioni, film, cultura di ogni genere, come si fa a capire chi è l’autore e chi è il fruitore?Come si possono restringere le libertà digitali di una comunità in continua espansione?
Lorenzo de Tomasi ha illustrato bene lo scenario sia globale che italiano, facendo esempi di casi legali clamorosi e spiegando approfonditamente le Creative Commons, una valida alternativa legale alle limitazioni imposte dal diritto d’autore.