Barcellona - Attaccate due banche in solidarietà a Tamara ed i prigionieri cileni

riceviamo e pubblichiamo

Nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 dicembre abbiamo dato fuoco a
due banche nel Guinardó (Barcellona), due piccole azioni di
solidarietà.
In primo luogo vogliamo rivendicare quest'azione in appoggio a Tamara,
giovane di Madrid arrestata questa settimana con l'accusa d'aver
inviato un pacco-bomba al direttore delle Instituciones
Penitenciarias, quale responsabile dell'attuale situazione del
prigioniero Amadeu Casellas.
Indipendentemente dal fatto che lei sia o meno l'autrice del fatto,
sappiamo che quest'arresto s'inquadra nel tentativo di frenare le
dimostrazioni in sostegno ad Amadeu. Fatto che è corroborato da
diverse informative della polizia catalana che stanno allarmando sulle
pericolose relazioni che si stavano tessendo attorno allo sciopero
della fame del prigioniero anarchico. E' in tal direzione che
intendiamo il suo arresto ed è in tal direzione che dirigiamo la
nostra solidarietà.
In secondo luogo, vogliamo manifestare il nostro più sentito appoggio
ai compagni prigionieri nello stato cileno. Allo stesso modo che i
nostri nemici non conoscono le frontiere, come evidenziato dalla
collaborazione italiana con la polizia cilena, lo stesso facciamo noi,
proletari internazionali. Non siete soli!
Dove c'è lotta c'è repressione!
Dove c'è repressione c'è solidarietà!

Dom, 20/12/2009 – 19:59
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