L'influenza aviaria raggiunge l'Inghilterra

La pratica dell' allevamento, in particolar modo quella di tipo intensivo, trasformando gli animali in merci per il fabbisogno dell' essere umano civilizzato, concentrando quantità innaturali di esseri viventi e sottoponendoli a torture di ogni genere, va in contro a conseguenze di questo genere...
purtroppo PER ORA a pagarne il prezzo più oneroso sono solo gli animali stessi...

Segue articolo tratto da EuroNews

Ci vorranno almeno due giorni per abbattere i 160 mila tacchini dell'allevamento nell'Inghilterra orientale colpito dall'influenza aviaria nella sua forma piu' grave, quella del virus H5N1. Arrivate anche le prime critiche al governo britannico. Neil Parish, presidente della commissione agricoltura dell'Europarlamento, ha affermato che "gli animali hanno cominciato a morire il martedi'. Ma è stato soltanto giovedi' che il governo ha preso i primi provvedimenti. Dovremmo essere molto piu' veloci"

E' la prima volta che il virus è stato contratto da animali che vivono in hangar e non all'aria aperta. La malattia ha colpito nella zona a piu' alta concentrazione di allevamenti di pollame d'Europa. Riuscire a isolare il contagio è la principale preoccupazione degli allevatori della zona

"Siamo ad appena ottocento metri in linea d'aria dallo stabilimento infetto, ha spiegato uno di loro, Io ho pensato solo a riunire tutti i polli e metterli al riparo. Non potevamo fare altro".

Le autorità sanitarie hanno stabilito un primo perimetro di 3 km dove gli animali da cortile debbono essere analizzati. Un secondo perimetro, di 10 km, dove è vietato il trasporto di animali. Secondo il ministero dell'agricoltura, il virus inglese ha la stessa origine, asiatica, di quello individuato il mese scorso in Ungheria.

Lun, 05/02/2007 – 01:11
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