Regno Unito - A difesa dei vivisettori arriva il reato di "stalking aziendale" contro campagna SHAC

riceviamo e diffondiamo:

Anti-repressione UK

SHAC – "Reato di Stalking – Ingiunzione civile a protezione di aziende di ricerca"


Il 2 febbraio 2012 durante un 'career day' per studenti universitari presso l'Imperial College di Londra si è tenuta una manifestazione di protesta contro uno degli espositori della giornata, HLS (Huntingdon Life Sciences).

HLS è il più grande laboratorio di sperimentazione animale a contratto d'Europa, una struttura in cui  la crudeltà verso gli animali è ormai stata documentata in molte occasioni. SHAC (Stop Huntingdon Animal Cruelty) è una campagna di protesta internazionale finalizzata alla chiusura di questo laboratorio.

Fin dalla sua nascita, SHAC ha convinto centinaia di aziende ad allontanarsi da HLS che per numerose volte ha rischiato la chiusura. Tuttavia, ci sono molti interessi in gioco ed è per questa ragione che Huntingdon rimane aperto, salvato diverse volte dal governo britannico, attraverso  sostegno finanziario ed i ripetuti tentativi di fermare la campagna SHAC. Questi tentativi hanno visto le autorità britanniche utilizzare infiltrati della polizia all'interno della campagna,  varie tattiche di sorveglianza,  gli arresti di decine di persone ed introducendo nuove leggi al fine di poter ottenere lunghe condanne a danno degli /lle attivisti /e, con prove pressoché inesistenti.

Nel 2007 HLS ha cercato di ottenere ulteriore protezione legale, ottenendo un'ingiunzione da parte dell'Alta Corte inglese al fine di limitare le attività di/lle manifestanti. 

La possibilità di ottenere 'ingiunzioni' contro qualcuno /a , attraverso disposizioni da parte di un giudice, nasce con l'intento di proteggere le persone da molestie e dai reati di 'stalking ', ma al momento  vengono abitualmente utilizzate per proteggere le imprese attraverso il controllo e la repressione dei gruppi di protesta. Queste ingiunzioni sono applicate a tutti coloro che protestano per la stessa causa, a prescindere dalle circostanze individuali.
Con HLS questo significa che chiunque è a conoscenza di questo 'status speciale' garantito al laboratorio, ma porta comunque avanti proteste contro la vivisezione presso questa struttura, è un/una potenziale imputato /a.
Gli individui possono divenire oggetto di un'ingiunzione dell'Alta Corte non appena essi frequentano la loro prima protesta, a prescindere dal fatto che l'ingiunzione sia stata concessa molti anni prima che una persona sia coinvolta nella campagna. Le prove di molestie o 'stalking' utilizzate in applicazioni ingiunzione non hanno bisogno di essere provata e non è nemmeno necessario essere in grado di tracciare le connessioni concrete tra la persone coinvolte in uno o più casi, anche se imputate insieme.

 Indipendentemente dal fatto che le prove  del reato in questione siano inesistenti o dubbie, va rilevato che il tentativo messo in atto è di silenziare ogni possibile atto di dissenso.
Ed è quindi con la speranza di poter perseguire penalmente una protesta altrimenti lecita contro HLS, che   due persone  sono state accusate di aver violato l'ingiunzione , per aver preso parte ad una manifestazione contro il laboratorio durante l'evento sopracitato all' Imperial College di Londra.

La protesta era finalizzata, attraverso l'utilizzo di cartelloni e la distribuzione  di volantini, ad  informare gli/le studenti  sugli esperimenti con animali condotti ad Huntingdon Life Sciences. Questa è durata per alcuni minuti prima che i/le manifestanti lasciassero la fiera,  su pressione da parte della sicurezza della struttura. È possibile visualizzare il video della protesta in questione a questo link: youtu.be/tXKVMU2jwoQ

5 mesi dopo, il 3 luglio 2012, diverse squadre della polizia hanno fatto irruzione a casa di una delle due persone, solo per scoprire che in quel momento non si trovava in casa. Hanno rifiutato di spiegare al suo compagno di casa perché erano lì e non hanno fornito alcun dettaglio sulla ragione del raid.

Dopo alcuni giorni è stata l'attivista stessa a richiedere presso una stazione di polizia la motivazione della perquisizione. È stata tratta in arresto e detenuta per circa 10 ore in cui è stata interrogata, ed infine, accusata dei reati di "molestie - violazione di ingiunzione civile", uno per ogni membro del personale HLS presente durante la protesta. Dopo essere stata rilasciata su cauzione, questa persona è stata sottoposta a severe restrizioni tra cui un ordine di residenza, restrizioni sulla possibilità di fare attività politica e il divieto di associazione con la seconda manifestante (che era fuori dal paese al momento della perquisizione).

Nel frattempo, anche la seconda imputata ha fatto ritorno in Inghilterra, sapendo che era ricercata, ed è stata arrestata il 13 gennaio 2013.
Determinate nel combattere contro questa persecuzione politica, entrambe le attiviste sono chiamate a comparire in tribunale per la prima udienza del processo ( la cui durata è prevista tra i 4 ed i 5 giorni)  il 3 giugno 2013.

Finora, le minime informazioni divulgate dal PM sono una serie di menzogne, inesattezze ed esagerazioni.
Maggiori informazioni sull'andamento  e gli sviluppi del processo verranno diffuse non appena possibile.

Stiamo organizzando, a livello internazionale, una campagna di supporto alle persone che si trovano ad affrontare la repressione di Stato contro il movimento antivivisezionista in Inghilterra, presto un sito con informazioni dettagliate sui procedimenti in corso, la situazione attuale,  e con funzione di coordinamento per iniziative solidali verrà lanciato.

Se siete interessati/e a contribuire alla campagna di supporto, o per saperne di più potete scrivere a :
antirepuk@riseup.net

Contro la repressione, per la liberazione animale
' Stop UK Repression'

Mer, 05/06/2013 – 14:00
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione