Regno Unito - Nuovo database per e-mail e sms

Conservare tutto, almeno per un anno. Sembra questa la parola d'ordine dell'Unione europea recepita dal governo britannico, che sta progettando un' enorme database nel quale conservare traccia delle conversazioni telefoniche, i testi degli sms, i contatti ai siti web, le email inviate e ricevute per rendere più efficace la lotta al terrorismo. Ce n'è abbastanza per allarmare l'anima liberal britannica, tanto che il Times di oggi evoca preoccupato nell'apertura la nascita di un nuovo Grande Fratello dell'era digitale.

Il monitoraggio intensivo delle attività online registrate dai provider e dalle compagnie telefoniche verrebbe 'immagazzinato' per almeno 12 mesi e reso accessibile alle autorità di pubblica sicurezza sotto il diretto controllo del ministero dell'Interno, scrive il Times, previa autorizzazione dei tribunali. In un Paese, la Gran Bretagna, dove la privacy è (meglio: era) sacra, l'erario ha già perso cartelle delle tasse, lo stesso è capitato al Servizio sanitario nazionale e si dibatte da tempo l'introduzione di una carta d'identità elettronica, il progetto alimenta timori sulle capacità del governo di gestire nella riservatezza l'enorme mole di dati. Solo l'anno scorso gli sms inviati dagli inglesi sono stati 57 miliardi e ogni giorno partono 3 miliardi di email.

Il ministero dell'Interno ha esaminato l'opzione di un sofisticato database nazionale con le compagnie di telecomunicazioni in previsione di un progetto di legge in materia da inserire nel discorso della Regina del prossimo novembre. Ma sul tavolo dei ministri il testo deve ancora arrivare. Fonti delle industrie del settore, intanto, allarmano i già preoccupati cittadini britannici: un unico database nazionale, spiegano, si presterebbe a enormi rischi di attacco ed abusi. Si aprono, inoltre, problemi di natura politica che investono la sfera dei rapporti fra Stato e cittadino. Per Jonathan Bamford, assistant Information Commissioner (una sorta di Garante in materia, ndr.), “non c'è alcuna giustificazione per cui lo Stato debba custodire registrazioni delle email e dei numeri chiamati al telefono dai cittadini britannici. Abbiamo ammonito il governo di fronte al rischio di scivolare verso una società della sorveglianza", ancor prima di eventuali furti di dati.

La proposta abbozzata dal governo britannico, però, risponde ad una direttiva Ue dopo gli attentati di Londra del 7 luglio 2005. Dallo scorso ottobre le compagnie telecom devono conservare i testi degli sms e i dati sulle telefonate per 12 mesi. Ma ora tale prescrizione potrebbe essere estesa a internet, alle e-mail, ai servizi di trasmissione voce via web.

fonte: RaiNews24

Mar, 20/05/2008 – 12:22
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione