Sciopero della fame nel carcere di TEMUCO (Chile)

600 prigionieri si dichiarano in Sciopero della Fame nel Carcere di Temuco (Chile)

Circa 600 prigionieri condannati e imputati si trovano in sciopero per una nuova e brutale perquisizione nelle celle dei detenuti. Questo fatto è successo lunedí 14 maggio, ed é termiato con 11 prigionieri brutalmente colpiti e torturati. É per questo, e per una serie di irregolaritá che succedono quotidianamente nel carcere, che abbiamo deciso di iniziare uno sciopero della fame, se non si avrá una soluzione saremo obbligati a prendere misure piú drastiche per riuscire ad essere ascoltati nelle nostre richieste:

1. Esigiamo rispetto da parte della gendarmeria quando realizza perquisizioni nell'interno delle celle. Ogni perquisizione è un vero
calvario per ogni detenuto, che deve subire insulti e colpi da parte delle guardie, oltre la scomparsa di oggetti personali.

2. Condanniamo energicamente i fatti successi lunedí 14 maggio. La gendarmeria DEVE realizzare un'indagine sul Direttore del carcere e i carcerieri che parteciparono alla tortura dei detenuti, in modo che questi fatti non tornino a ripetersi.

3. Domandiamo una completa revisione dei benefici di ogni detenuto, dato che non si stanno compiendo.

4. In quanto alle visite sollecitiamo un immediato miglioramento delle condizioni di attenzione verso i famigliari dei prigionieri. Domandiamo la costruzione di sale che possano ospitare a tutti i componenti familiari, senza esclusioni, in modo che non debbano aspettare in strada con pioggia e vento, cosí come anche la riparazione delle infiltrazioni e delle infrastrutture riguardanti la palestra.

5. Esigiamo il ritorno immediato dell'imputato Waikilaf Cadin Calfunao, che é stato portato al carcere di alta sicurezza di Santiago dopo di un montaggio contro di lui iniziato dai stessi carcerieri.

Aspettiamo una rapida soluzione alle nostre domande affinché il carcere di Temuco non si converta come quello di Guantánamo.

Mar, 29/05/2007 – 13:16
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