Spagna - Sciopero della fame di Pope

Con questa lettera esprimo la mia adesione allo sciopero della fame che
dei compagni hanno effettuato dal 20 dicembre 2009 al 1 gennaio 2010

Ho effettuato il digiuno dal 1 al 12 gennaio a continuazione dello
sciopero della fame internazionale. Coraggio a tutti i compagni ribelli di
spirito libertario, in modo che facciano proprio questo sciopero della
fame con proteste, così che l'eco delle azioni che realizziamo noi che
siamo sequestrati da questa parte del muro travalichino le barriere di
questo sistema che cerca di farci tacere con l'isolamento, il sequestro e
lo sterminio sistematico.
Ci mantengono prigionieri, privati di un diritto fondamentale per la vita
(la libertà), ci condanno all'ergastolo mascherato, quelli tra noi che
sono malati vengono sequestrati fino allo sterminio e privati del diritto
ad una morte degna in libertà, il tutto con l'unico proposito di zittire
le nostre voci.
Il nostro unico reato è quello di non farci ingannare, di non
sottometterci ai dettati di un sistema che ci perseguita fino alla
sazietà. Se per difendere i nostri diritti siamo colpevoli, sono disposto
a pagare il prezzo che devo pagare per difendere la libertà, e non solo,
ma mi sento fortunato per far parte di questa lotta perché mantiene i
diritti fondamentali della nostra dignità come esseri liberi.
Voglio sottolineare il fatto che questa lotta non dobbiamo realizzarla
solo contro il sistema giudiziario e le prigioni per gli adulti, ma
dobbiamo iniziare a lottare contro l'anticamera delle prigioni ovvero i
centri di reclusione per minorenni, in cui con totale impunità s'inizia a
torturare dall'infanzia. E' fondamentale non dimenticarlo, altrimenti
commetteremmo un grave errore, perché per abbattere le mura bisogna
iniziare dalle fondamenta e non dobbiamo farci intimidire, anche se il
nemico scaglia le sue legioni di iene contro di noi. Nonostante ci
perseguitino, reprimano o torturino, noi dobbiamo restare fermi nelle
nostre convinzioni dell'ideale per il quale lottiamo, difendendo il nostro
spirito ribelle.
Per quanto detto, dalla mia reclusione vi incoraggio alla lotta.

Non più ergastoli mascherati
Non più morti di malati in prigione
Non più torture né carceri per i minorenni
Abbasso le mura della repressione

Un forte abbraccio libertario e tutta la forza di questo spirito ribelle
libertario

Pope
carcere di Madrid IV - Navalcarnero, modulo 5

Ven, 15/01/2010 – 20:12
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