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Martedì 11 marzo 2008 i pubblici ministeri Petruzziello e Ranieri
Miniati hanno letto le loro richieste di pena per i 45 imputati per i
fatti di Bolzaneto: le condanne ammontano a qualcosa come 76 anni
complessivi, ma solo per 15 degli imputati la pena supera la soglia
della condizionale (ventiquattro mesi) e solo per 8 di questi quella
dell’indulto (tre anni). Per i restanti trenta le condanne sono di
circa un anno (o meno) a testa, anche considerata la peculiarità delle
condizioni che si sono verificate a Bolzaneto – hanno detto i pm. Il
problema è che non c’è nulla di straordinario in Bolzaneto, se non il
fatto che ciò che è accaduto sia sostanzialmente di dominio pubblico.
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Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione nazionale a Roma per l’8 marzo. Stanno “dalla parte delle donne, in occasione del centenario della ricorrenza” e vogliono dimostrarlo, predisponendo una bella parata. Quattrocento donne riunite a Roma il 23 e 24 febbraio scorso per una "due giorni" di riflessione su temi diversi, avevano approvato un documento finale che, sulla questione specifica dell’improvvisa vocazione femminista confederale, si esprimeva più o meno così "giù le mani dalla mobilia", vale a dire basta con i tentativi di partiti e istituzioni di mettere il cappello su date e azioni di movimento.
In tutte le città d’Italia, collettivi di donne e lesbiche hanno organizzato autonome iniziative sui territori.
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Per le Olimpiadi la Cina sta mettendo a punto tutto il dettaglio di provvedimenti in merito alla sicurezza della città. Per questo motivo alcune zone della capitale verranno, semplicemente, chiuse. E’ il caso dell’area adiacente allo stadio dei lavoratori, una delle zone centro della vita notturna di Pechino. Bar, ristoranti, night club. Per motivi di sicurezza durante le Olimpiadi quegli esercizi commerciali dovranno chiudere. I lavoratori? Licenziati. Poi si vedrà.
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Negli stadi italiani oltre i 7500 posti l’obbligo di avere cittadini in
pettorina gialla addestrati a controllare i tifosi. Ecco come li hanno
preparati
Roberto Anchini mostra tutti i documenti, le schede di valutazione, il
materiale sulla scrivania, sparse nel piccolo ufficio. Bisogna fare in
fretta e bene, perché ci sono delle regole, dei controlli, ispezioni. E
naturalmente soldi che ballano, professionalità da rispettare e ritorno
mediatico da attendere.
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Nella Cina che si appresta ad ospitare le Olimpiadi il controllo sociale, già maggiore istituzione morale nazionale, riesce a fare ulteriori salti di qualità: è tempo di ripulire e rendere presentabili anche le caratteristiche Hutong del quartiere storico di Pechino, per non deludere i viziati, romantici e totalmente instupiditi occidentali in visita.
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