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  1. Marco
    Marco at |

    Peccato che le polveri più micidiali per la salute non vengono monitorate (PM2,5, PM1, PM0,1 e nanopolveri) e tra l’altro proprio i filtri antiparticolato delle moderne auto diesel contribuiscono a creare in maniera maggiore proprio queste.

    “Lo studio evidenzia altresì la quasi completa inefficacia dei comuni metodi di determinazione gravimetrica delle “polveri” (PM10) per la determinazione dell’effettiva quantità delle polveri ultrafini (< 0.1 µm) e nanopolveri (<0.05 µm).
    Queste controversie nel 2011 hanno indotto il Codacons a portare in tribunale la regione Lombardia per due delibere che favorirebbero l'uso dei diesel con filtro antiparticolato, questo perché tali dispositivi porterebbero ad un incremento dei PM2,5; successivamente vennero trasmessi servizi televisivi delle Iene e di Report dove vennero sollevati i dubbi riguardo alla sua reale efficacia, la potenziale pericolosità, e anche le lacune legislative."

    "PM2,5 – particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm (un quarto di centesimo di millimetro), è una polvere toracica, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specie durante la respirazione dalla bocca.
    Per dimensioni ancora inferiori (particolato ultrafine, UFP o UP) si parla di polvere respirabile, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni fino agli alveoli"

    Fonti:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Particolato#Identificazione_e_misura_quantitativa
    https://it.wikipedia.org/wiki/Filtro_antiparticolato#Le_controversie

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