Il comitato di Zingonia lancia una nuova proposta di riqualificazione

Bergamo – Con un presidio davanti alla prefettura di Bergamo il comitato degli abitanti di Zingonia, con l’appoggio dell’Usb, ha presentato oggi “una proposta di reale riqualificazione” per l’agglomerato urbanistico di Zingonia; il progetto del comitato è stato elaborato in seguito alla stipula dell’accordo di programma del 29.10.2012, con cui i Comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdellino e Verdello, la Regione, la Provincia, l’Aler Bergamo e la Prefettura hanno sottoscritto un “Protocollo di Intesa per Zingonia” che prevede la demolizione delle sei torri (previa acquisizione o esproprio da parte di Aler) e la vendita del terreno ad un soggetto privato; con i proventi dell’operazione, si finanzierebbero progetti di housing sociale non meglio specificati.

A più di due anni dalla firma dell’accordo, però, la situazione è rimasta bloccata, in quanto i prezzi proposti da Aler per l’acquisizione degli appartamenti sono altamente svalutativi degli immobili (86 euro/mq) e dunque molti inquilini preferiscono non vendere. Il comitato degli abitanti di Zingonia, invece, propone che vengano utilizzati i fondi del programma di coesione sociale lanciato dall’UE per gli anni 2014-2020, con l’ obiettivo di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva degli Stati che ne usufruiscono.

Lo stanziamento complessivo della regione Lombardia ammonta a 1 miliardo e 90 milioni in sette anni, grazie ai quali si potrebbe procedere ad una riqualificazione della zona, con l’abbattimento di tre sole torri (quelle più danneggiate) e la sistemazione degli alloggi esistenti, che verrebbero riempiti dagli inquilini delle torri abbattute.

A fronte dell’evidente fallimento del progetto elaborato dai comuni e dalla Regione, il comitato chiede inoltre un tavolo di discussione con Prefetto e Questore, e un gruppo ristretto di lavoro della Provincia, per intervenire in modo più incisivo sulle condizioni di vita degli abitanti: le proposte sono ancora da definire in quanto si ritiene fondamentale la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti, abitanti ed istituzioni pubbliche.

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