Gli orti della discordia

Nel contributo audio un aggiornamento sulla situaizone degli orti urbani.

Bergamo – Oggi i pensionati di Celadina che coltivano i terreni comunali di via Pizzo Redorta hanno incontrato l’Assessore comunale per esporre il loro dissenso riguardo al bando per l’assegnazione degli orti di quest’anno. I coltivatori di Celadina si rifiuteranno di presentare la domanda per aggiudicarsi gli orti, se i requisiti e i termini del bando di quest’anno rimarranno inalterati. Dopo sei anni dedicati a prendersi cura delle terre comunali i pensionati potrebbero essere estromessi, nonostante molti orti cittadini siano incolti e in stato di abbandono da anni. Il gruppo Orti Storti aveva già messo in luce questo fenomeno iniziando a coltivare degli appezzamenti di terreno di via Azzanella dopo che le molteplici richieste inoltrate al Comune non avevano avuto risposta.
L’altro ostacolo alla partecipazione al bando sono gli onerosi costi di registrazione del contratto, introdotti dall’amministrazione Tentorio, che ammontano a 242 euro.
L’eccessivo costo dei contratti e i vincoli per la partecipazione al bando sono stati due degli elementi più discussi all’interno del Consiglio Comunale di ieri sera. E’ stato un ordine del giorno urgente presentato dal consigliere comunale Angeloni a mettere in discussione la logica di questo bando.
Nell’ordine del giorno si è chiesto di eliminare le limitazioni di età che vincolavano l’assegnazione degli orti: secondo il bando infatti solo i pensionati che abbiano compiuto i 55 anni di età possono fare questa richiesta. La richiesta è quindi quella di prevedere la possibilità che la concessione venga effettuata anche a residenti non pensionati. Il bando, così come è stato presentato, riserva ai soli cittadini italiani la possibilità di parteciparvi: in questo modo i due cittadini stranieri che oggi si stanno occupando di due orti sarebbero così costretti ad abbandonare l’attività.
Inoltre, nella domanda era richiesto di dichiarare se si avessero precedenti penali o procedimenti penali pendenti, altro vincolo che si è chiesto di cancellare.
Per consentire le modifiche, si è chiesta la proroga di un mese della scadenza del bando.

Il sindaco Tentorio è dovuto tornare sui suoi passi e si è impegnato a introdurre alcune modifiche nel bando. I molti cittadini interessati agli orti sembrano determinati a mantenere alta l’attenzione sul problema.

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