La protesta per il sottopasso manda il centro in tilt

Bergamo – Oggi gli studenti si sono riuniuti alle 07,45 nel piazzale della Stazione per manifestare contro la chiusura del sottopassaggio, inaugurato nel 2008, che collega via Gavazzeni (e quindi gli istituti scolastici Galli, Natta, Pesenti, Esperia, Paleocapa e Quarenghi) direttamente alla stazione e ai binari. Il sottopassaggio rimarrà chiuso per 4 mesi, dalle 07.40 alle 08.15 di ogni mattina, perchè l’area per far defluire le persone è talmente ridotta dai cantieri della stazione da creare problemi di ordine pubblico secondo la Prefettura. Sono infatti oltre cinquemila gli studenti che ogni mattina percorrono la “passerella”.

Gli studenti hanno formato un corteo che si è mosso simbolicamente lungo l’itinerario che dovranno percorrere per 4 mesi dietro uno striscione recante la scritta: “Non passiamoci sopra!”. Sono partiti dal piazzale della stazione, hanno percorso via Bonomelli per poi girare a sinistra su via Don Bosco e immettersi, di nuovo sulla sinistra, su via Gavazzeni fino ad arrivare alle scuole in via Europa. La manifestazione si è conclusa alle 9 per permettere a tutti di entrare a scuola.

I manifestanti denunciano l’insensatezza di aver fatto iniziare i lavori durante il periodo scolastico: se infatti il Comune avesse pensato al disagio che tutto ciò avrebbe comportato agli studenti, avrebbe potuto far iniziare i lavori a maggio in modo tale da poterli finire entro l’inizio della scuola. Sostengono inoltre che 4 mesi sono troppi e chiedono di accelerare i tempi.
Non sono però solo gli studenti a lamentare forti disagi, infatti da parecchio anche i pendolari hanno dovuto sopportare la chiusura parziale della stazione FS. I Lavori disposti da Centostazioni Spa (società del gruppo FS che ha in gestione gli immobili delle stazioni ferroviarie) dovevano svolgersi garantendo la fruizione da parte dei pendolari e degli studenti.
In realtà cosi non sta succedendo. Ma procediamo per gradi…
Qualche settimana fa divampa la polemica tra i pendolari e l’amministrazione comunale. L’oggetto del contendere sono le ripetute lamentele dei cittadini, degli studenti e dei pendolari riguardo la situazione ritenuta ingestibile e congestionata del sottopasso e piu in generale della Stazione di Bergamo. Si arriva a code di 20 metri per accedere alla stazione che ospita i lavori di ammodernamento.

Vengono segnalati forti disagi dovuti al flusso di persone e piu specificatamente si lamenta un problema di sicurezza. Il diretto responsabaile, l’assessore e vice sindaco Ceci, non ci sta. Due settimane dopo lo scoppio delle polemiche si presenta in stazione per verificare con i propri occhi la situazione e dichiara a L’Eco di bergamo il 10 ottobre: “Problema gestibile basta svegliarsi all’alba, mezz’ora quaranta minuti prima sono sufficenti”
Questa situazione coinvolge i pendolari che hanno necessità di arrivare al binario in tempo, alla lotta contro le inefficenze di TRENORD si aggiunge una fiumana di 5/6 mila persone, gli studenti del polo Gavazzeni. In quei giorni si parla di un eventuale chiusura del sottopasso come soluzione estrema al problema di congestione dell’accesso ai treni. Qualche giorno fa viene presa la decisione: il sottopasso chiude. Il comune non può fare fronte ad investimenti per garantire la sicurezza dei pendolari. Va specificato che il sottopasso non chiuderà per lavori, bensi per “ordine pubblico”.
L’amministrazione e ATB mettono a disposizione delle navette a carico degli studenti. Ma chi le paga queste navette? Centostazioni Spa si è resa disponibile ma ha ritrattato in tempo.

L’amministrazione nega ogni possibilità di intervento in aiuto della famiglie gia gravate da una mobilità pubblica tra le pu care ed inefficienti, forse pagherà Ceci di tasca sua?

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One Response

  1. Stefano
    Stefano at |

    Che problemone ragazzi…!!! Con tutta la M…A in cui stiamo vivendo mi sembra oneroso fare una bella manifestazione per non fare 3 vie, creando disagio a chi andava a lavoro, magari per “2 lire”..

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