Treviglio – Pavia, Cremona e Treviglio. Il comitato “cittadini contro l’amianto” ha deciso le tappe della campagna informativa sulla risoluzione del Parlamento Europeo, che interviene sulla questione amianto e contaminazione.
Nelle conferenze stampa promosse dal comitato, si è illustrata la proposta di moratoria delle discariche, uno strumento obsoleto che – paradossalmente – innalza il rischio di contaminazione invece che ridurlo. L’amianto, se non interrato con particolari procedimenti, al pari dei rifiuti altamente pericolosi, è soggetto a discioglimento nel suolo e quindi destinato a raggiungere la falda acquifera con gravissime conseguenze per la salute pubblica.
E’ del 14 marzo 2013 l’intervento del parlamento europeo, che sottolinea come le discariche non siano adatte allo smaltimento del rifiuto amianto. Essendo indistruttibile nel tempo andrebbe infatti inertizzato.
La risoluzione continua sottolineando che devono altresì essere adottate misure – con il consenso dei cittadini interessati – volte a promuovere e sostenere tanto la ricerca nell’ambito delle alternative ecocompatibili, quanto le tecnologie che se ne avvalgono, nonché a garantire procedimenti quali l’inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto, ai fini dell’inattivazione delle fibre e della loro conversione in materiali che non mettono a repentaglio la salute pubblica.
In Regione Lombardia l’idea è assai diversa. Nel territorio orobico e lombardo assistiamo a tendenze di segno opposto: da un lato le discariche presenti e funzionanti vengono sottoposte a sequestro dalla Procura della Repubblica; contemporaneamente richieste di costruzione di ulteriori due discariche sono in attesa di approvazione dal consiglio Regionale.
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