Bergamo – Questo pomeriggio, per le strade di Bergamo ha sfilato la manifestazione contro la omotransfobia lanciata dal comitato Bergamo contro l’omofobia. Qualche centinaio di persone è partito dal piazzale della Stazione percorrenddo via Bonomelli, via Quarenghi, via Zambonate fino a piazza Matteotti. Un corteo colorato e vivace, accompagnato da musica e improvvisazioni hip-hop, che rivendica il diritto all’amore e ad una sessualità libera e non vincolata da vecchi e nuovi pregiudizi, di matrice cattolica o di estrema destra.
Oggi è la data simbolica, fissata come Giornata mondiale contro l’omofobia, perché 24 anni fa veniva tolta dal manuale diagnostico delle malattie mentali l’omosessualità. Proprio oggi c’è stata una veglia del gruppo delle Sentinelle in Piedi, che scendono in piazza “per difendere la libertà di opinione e di espressione, per la difesa della famiglia composta da un uomo e una donna e per i diritti dei bambini”. Risulta piuttosto evidente però che per difendere la famiglia definita tradizionale, si calpesti volontariamente il diritto ad avere una famiglia non tradizionale, oppure a non averla affatto. Da non sottovalutare che nella veglia odierna erano presenti anche persone legate al mondo dell’estrema destra bergamasca, come Dario Macconi militante di Forza Nuova, che è notizia di oggi essersi sciolta.
La risposta della città non si è mai fatta attendere. Quello di oggi è il terzo corteo che sfila per Bergamo per affermare la libertà sessuale e le parole dello striscione non possono essere fraintese: “Contro ogni fascismo. Stop omofobia”.
Una manifestazione a cui hanno partecipato anche le realtà LGBTQ del territorio bergamasco, per promuovere una cultura includente. La presenza di giovanissime e giovanissimi ha caratterizzato la manifestazione, un segnale chiaro di come per le nuove generazioni la necessità di affermare la propria libertà sessuale sia un’urgenza improrogabile. Inoltre, il comitato ripudia qualsiasi tipo di discriminazione, esprimendo solidarietà a tutti coloro che si battono per la difesa dei diritti civili affinché non ci siano più persone che subiscono un trattamento diverso a causa delle loro scelte di vita, dai banchi di scuola ai posto di lavoro.