CUCCHI, NESSUN FERMATO PER DISORDINI DURANTE CORTEO (OMNIROMA) Roma, 07 nov – A quanto si apprende non ci sarebbero stati fermati per i disordini durante il corteo per Stefano Cucchi. red 072043 nov 09
CUCCHI: SORELLA, GESTI SCONSIDERATI CI DANNEGGIANO (ANSA) – ROMA, 7 NOV – «Ringrazio quanto stanno manifestando per mio fratello ma io la mia famiglia ci dissociamo da qualsiasi gesto sconsiderato e manifestiamo solidarietà per la polizia. I gesti sconsiderato possono solo danneggiare noi e la nostra battaglia». Lo ha detto Ilaria, la sorella di Stefano Cucchi, la quale è scesa sotto casa sua, in via Ciro da Urbino, dove è arrivato il corteo organizzato dai centri sociali. (ANSA).
CUCCHI: TENSIONE A ROMA IN CORTEO PER CHIEDERE VERITÀ/ANSA LANCIO DI OGGETTI CONTRO FORZE ORDINE. PRESTO AVVISI GARANZIA (ANSA) – ROMA, 7 NOV – E venne il giorno della rabbia. Della rabbia per una morte tanto misteriosa quanto annunciata. Una morte, quella di Stefano Cucchi, avvolta ancora dal buio e che oggi è stata al centro di una manifestazione carica di tensione. E la percezione che ansia e rabbia avrebbero reso difficile questa giornata, si è avuta da subito. Già prima che il corteo cominciasse a sfilare per il quartiere di Roma dove viveva Stefano Cucchi, il ragazzo morto il 22 ottobre all’ospedale Sandro Pertini a sei giorni dall’arresto, le forze dell’ordine sono state bersaglio di bottiglie ed altri oggetti. Poi la manifestazione organizzata da alcuni centri sociali della Capitale per chiedere «Verità e giustizia per Stefano Cucchi» si è mossa al grido di ‘assassinì rivolto verso la Polizia e carabinieri. Su uno striscione la scritta: ‘Non si può morire così. Basta vite spezzate dalla violenza dello Statò. I manifestanti, circa 1.500 secondo gli organizzatori, sono partiti da via dell’Acquedotto Alessandrino nel quartiere popolare di Tor Pignattara diretti a via Ciro da Urbino, dove abitava Stefano Cucchi. Qui, sul portone del palazzo, i condomini hanno messo uno striscione con le foto del giovane morto il 22 ottobre e la scritta: «Stefano, il tuo sorriso rimarrà impresso per sempre nei nostri cuori». «È stato ucciso dallo Stato – ha gridato uno dei manifestanti al megafono – è l’ennesima vittima della stagione della repressione italiana». Poi, quando il corteo era ormai finito e il grosso dei partecipanti se ne stava andando, alcuni cassonetti sono stati rovesciati e incendiati. Un grosso petardo è stato lanciato in direzione della polizia. Gli agenti hanno reagito lanciando lacrimogeni. Ed è stata la famiglia del giovane morto a cercare di ristabilire un pò di equilibrio dopo la giornata ad alta tensione. «Non può essere la violenza a farci giustizia», ha detto la sorella Ilaria, esprimendo «solidarietà» nei confronti della polizia. Nel pomeriggio la stessa famiglia era tornata a chiedere «verità e giustizia per Stefano e per tutti noi». Cerchiamo verità e giustizia, aveva quindi ribadito la famiglia e «proprio per questo Stefano non deve essere per nessuno nè un eroe, nè un modello, nè un motivo di odio o violenza. Stefano, è solo una vittima». E quella che arriverà potrebbe essere una settimana cruciale per l’inchiesta sulla morte di Chucchi. Quello che si profila potrebbe essere infatti una iscrizione nel registro degli indagati di alcune persone che, a vario titolo, sarebbero coinvolte nelle possibili percosse subite da Stefano Cucchi dopo il suo arresto avvenuto il giorno 15 con l’accusa di detenzione di droga. Le indagini sembrerebbero ora concentrarsi sul lasso di tempo che andrebbe dal termine dell’udienza di convalida al momento dell’arrivo di Cucchi a Regina Coeli. Tempo trascorso nelle celle di sicurezza del tribunale. In quelle ore potrebbe essere nascosta la verità sulla morte del giovane detenuto.(ANSA). ST 07-NOV-09 20:40 NNN
CUCCHI, SL: «CONDANNIAMO EPISODI VIOLENZA DURANTE CORTEO» (OMNIROMA) Roma, 07 nov – «Sinistra e Libertà del VI Municipio di Roma esprime piena solidarietà alla famiglia di Stefano Cucchi e condanna gli episodi di violenza avvenuti durante la manifestazione di oggi pomeriggio, sabato 7 novembre, a Tor Pignattara, in ricordo di Stefano. Sinistra e Libertà del VI Municipio ha partecipato alla manifestazione per essere vicini alla famiglia di Stefano e per ribadire la richiesta di Giustizia e di Verità sulle cause della morte del Ragazzo. In una manifestazione assolutamente pacifica – stante anche le richieste della famiglia di tenere una manifestazione composta, accolte peraltro dalla maggioranza – scritte, atti vandalici, addirittura contro la sede del PD di Tor Pignattara, e gli altri atti di violenza di una minoranza sono da ritenersi assolutamente vergognosi, a maggior ragione perché violano il volere dei famigliari di Stefano. Ribadiamo la nostra vicinanza alla Famiglia, nuovamente ferita dai comportamenti di alcuni facinorosi. Esprimiamo solidarietà anche alla sezione del Partito Democratico di Tor Pignattara per le violenze e gli atti di vandalismo subiti». Lo comunica, in una nota, Sinistra e Libertà del Municipio VI. red 072009 nov 09
CUCCHI:CORTEO ROMA;SOTTO CASA DI STEFANO GENITORI E SORELLA (ANSA) – ROMA, 7 NOV – È arrivato sotto casa di Stefano Cucchi in via Ciro da Urbino, il corteo organizzato dai centri sociali per chiedere «verità e giustizia per la sua morte». Ad accoglierlo i genitori e la sorella del ragazzo che ha ringraziato le centinaia di manifestanti al megafono, invitando tutti alla «compostezza». Sotto il palazzo dove abita la famiglia Cucchi hanno applaudito fragorosamente per diversi minuti per poi proseguire il corteo per le vie del quartiere.(ANSA). YJ4-TZ/VIT 07-NOV-09 17:21 NNN
CUCCHI:TENSIONE A CORTEO,CASSONETTI INCENDIATI E LACRIMOGENI (ANSA) – ROMA, 6 NOV – Momenti di tensione al termine del corteo organizzato dai centri sociali per Stefano Cucchi. Secondo quanto si è appreso, quando il corteo si era già sciolto, un gruppo di manifestanti ha rovesciato e dato fuoco ad alcuni cassonetti in via di Tor Pignattara e lanciato due petardi e alcuni oggetti contro le forze dell’ordine. Per disperderli gli agenti hanno lanciato dei lacrimogeni. Altri cassonetti sono stati rovesciati e incendiati su via Casilina, dove un alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti contro la polizia. Al momento la situazione si sarebbe tranquillizzata. (ANSA). YJ4-ST 07-NOV-09 19:33 NNN
CUCCHI, ATAC: INTERROTTA ROMA-GIARDINETTI, DEVIATA LINEA 105 (OMNIROMA) Roma, 07 nov – «A Tor Pignattara, i manifestanti che dal primo pomeriggio stanno partecipando alla protesta per la morte di Stefano Cucchi si sono spostati in via Casilina causando disagi al traffico e al trasporto pubblico. Per questo motivo il servizio della ferrovia Roma-Giardinetti è stato sospeso introno alle 18,10 mentre i bus della linea 105 sono stati deviati in entrambe le direzioni. I jumbo bus provenienti da Termini e da Grotte Celoni non transitano su via Casilina, nel tratto compreso tra Ponte Casilino e viale Palimiro Togliatti, e raggiungono i due capolinea percorrendo via Prenestina». Così Atac in una nota. red 071902 nov 09
CUCCHI: NUOVO APPELLO FAMIGLIA, VOGLIAMO VERITÀ E GIUSTIZIA STEFANO NON È EROE E NON DOVEVA MORIRE COSÌ (ANSA) – ROMA, 7 NOV – Vogliamo «verità e giustizia», per «Stefano e per tutti noi». La famiglia di Stefano Cucchi torna a chiedere che si faccia luce sulla fine del giovane, morto all’ospedale Sandro Pertini sei giorni dopo l’arresto. «Stefano era un un ragazzo come tanti e noi lo amavamo infinitamente: intelligente, sensibile, altruista e buono – dice la sorella Ilaria a nome della famiglia – Amava la vita e la droga gliela ha rovinata e distrutta. Non doveva comunque morire così!». Noi, prosegue la famiglia di Stefano Cucchi «cerchiamo verità e giustizia» e «proprio per questo Stefano non deve essere per nessuno nè un eroe, nè un modello, nè un motivo di odio o violenza». Stefano, conclude Ilaria, «è solo una vittima!».(ANSA). GUI/GUI 07-NOV-09 18:54 NNN
CUCCHI, NUOVO LANCIO OGGETTI SU FORZE ORDINE+ (OMNIROMA) Roma, 07 nov – I disordini scoppiati al corteo per Stefano Cucchi si sono spostati su via Casilina, all’altezza del cosiddetto monumento al cannone. Qui alcuni manifestanti hanno incendiato cassonetti. Le forze dell’ordine sono schierate. Contro i reparti della celere è in corso un lancio di oggetti. Il gruppo è composto da circa un centinaio di manifestanti. gac 071828 nov 09
CASO CUCCHI: ORTU (PRC) SU CORTEO, AL CENTRO RESTI VERITÀ PER STEFANO = Roma, 7 nov. – (Adnkronos) – «La manifestazione di oggi, partita da via dell’Acquedotto Alessandrino, per chiedere verità e giustizia per Stefano Cucchi, vede tantissimi partecipanti e vuole esprimere solidarietà alla famiglia, non capiamo perchè si sta cercando di farla apparire come una manifestazione violenta». Lo dichiara Massimiliano Ortu, vice presidente del Consiglio del Municipio Roma XVI. «Nessun tentativo, stile anni settanta, di svilire un corteo partecipato e voluto dalla città di Stefano – continua Ortu – può cancellarne il significato profondo per cui è stato indetto. La verità per la morte di Stefano deve venir fuori, i responsabili devono pagare. Abbiamo aderito, venendo da quartieri lontani, come tanti altri. Non capiamo questo clima di tensione che nè la famiglia, nè i manifestanti si aspettavano. Domani si parli della morte di Stefano e ci si interroghi su chi ne ha le responsabilità, non di problemi di ordine pubblico»
CUCCHI, ORTU (PRC): «NON CAPIAMO CLIMA TENSIONE A CORTEO» (OMNIROMA) Roma, 07 nov – «La manifestazione di oggi, partita da via dell’Acquedotto Alessandrino, per chiedere verità e giustizia per Stefano Cucchi, vede tantissimi partecipanti e vuole esprimere solidarietà alla famiglia, non capiamo perchè si sta cercando di farla apparire come una manifestazione violenta». Lo dichiara in un comunicato Massimiliano Ortu, Vice Presidente del Consiglio del Municipio Roma XVI. «Nessun tentativo, stile anni settanta, di svilire un corteo partecipato e voluto dalla città di Stefano, può cancellarne il significato profondo per cui è stato indetto – continua Ortu – La verità per la morte di Stefano deve venir fuori, i responsabili devono pagare. Abbiamo aderito, venendo da quartieri lontani, come tanti altri. Non capiamo questo clima di tensione che né la famiglia, né i manifestanti si aspettavano. Domani si parli della morte di Stefano e ci si interroghi su chi ne ha le responsabilità, non di problemi di ordine pubblico» red 071738 nov 09
CUCCHI, CASSONETTI BRUCIATI E PETARDI CONTRO POLIZIA+ (OMNIROMA) Roma, 07 nov – Alcuni cassonetti sono stati rovesciati e incendiati da un piccolo gruppo di manifestanti quando il corteo era ormai finito e il grosso dei partecipanti se ne stava andando. Un grosso petardo è stato lanciato in direzione della Polizia e oggetti sono stati lanciati verso persone ritenute agenti in borghese. gca 071733 nov 09
CUCCHI, ANCHE GENITORI STEFANO SCESI IN PIAZZA (OMNIROMA) Roma, 07 nov – «Tutte queste manifestazioni d’affetto ci scaldano il cuore. Chiediamo dignità per la morte di Stefano». Ilaria Cucchi ha continuato il suo intervento quando da casa Cucchi sono scesi i genitori di Stefano, Giovanni e Rita. «Mio fratello non è un eroe ma una vittima – ha continuato Ilaria – ma questo no giustifica quello che gli è accaduto e perciò chiediamo giustizia. Nonostante gli sbagli e le fragilità non meritava di finire così in solitudine la sua breve vita. Quello che chiediamo è che altre persone non debbano passare quello che ha passato Stefano». Dal corteo slogan «Assassini» riferito alle Forze dell’ordine. Il corteo si è mosso di nuovo e ora sta giungendo in parco degli Acquedotti alessandrini da dove è partito. gca 071720 nov 09
CUCCHI: FIACCOLE E STRISCIONE DI RICORDO SOTTO CASA SUA (ANSA) – ROMA, 7 NOV – Hanno illuminato via Ciro da Urbino, la strada dove abitava Stefano Cucchi, nel quartiere di Tor Pignattara, con decine di fiaccole e hanno esposto, sopra al suo portone di casa, uno striscione con su scritto: «Il tuo sorriso rimarrà impresso per sempre nei nostri cuori». Così tanti amici e conoscenti del trentunenne arrestato e morto nell’ospedale Pertini lo hanno voluto ricordare. Nella piccola strada di Tor Pignattara, si sono radunati tante abitanti del quartiere per manifestare solidarietà alla famiglia. «Io Stefano lo conoscevo ed era un bravissimo ragazzo – dice Maria, un’anziana commerciante della zona -, conosco la mamma, conosco il papà e la sorella e non si meritavano una tragedia così grande». «Non ce lo ridarà mai nessuno, il nostro dolore è troppo grande – dice F., un’amica di infanzia – ma ora la verità deve venire a galla ed i colpevoli devono pagare». La sorella Ilaria ha ringraziato «il quartiere, gli amici e tutti quelli che conoscevano Stefano e continuano a dimostrargli il loro amore». (ANSA). YJ4-TB/VIT 07-NOV-09 17:18 NNN
CUCCHI: CORTEO ROMA; MANIFESTANTI, LO HA UCCISO LO STATO (ANSA) – ROMA, 7 NOV – «È stato ucciso dallo Stato, è l’ennesima vittima della stagione della repressione italiana». Queste le frasi che continuano ad essere urlate al megafono nel corso del corteo organizzato dai centri sociali per Stefano Cucchi e che sta attraversando via di Tor Pignattara. «Dopo Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino e Carlo Giuliani Stefano è l’ennesima vittima dello Stato – gridano arrabbiati i manifestanti – e chissà quanti altri morti ci sono stati di cui non conosciamo il nome». «Era un ragazzo normale – racconta Federica, una conoscente del quartiere – l’hanno messo in prigione per due canne ed è uscito morto. Tutto questo non può rimanere impunito». «Stefano è stato ucciso – continua a gridare un manifestante al megafono – È passato dalla Stazione dei carabinieri di Tor Sapienza e loro non sono stati, è passato per Regina Coeli e loro non sono stati, è passato per il tribunale e non sapevano niente e alla fine è morto in un letto dell’ospedale Pertini». Nel corso del corteo, in cui continuano la forte contestazione nei confronti delle forze dell’ordine, viene distribuito un volantino che riprende una nota canzone di Fabrizio De Andrè: «Non mi uccise la morte ma due guardie bigotte. Per Stefano Cucchi ucciso dallo Stato». (ANSA). YJ4-TZ/SAF 07-NOV-09 16:57 NN
CUCCHI: PEDICA (IDV), COMMISSIONE INDAGHI SU ALTRI CASI (ANSA) – ROMA, 7 NOV – «Chiedo alla commissione d’inchiesta di prestare attenzione ad ogni dettaglio che non può essere trascurato, così come chiedo ufficialmente al presidente Ignazio Marino di farsi carico di sapere quanti verbali ci siano stati di persone che in condizioni di privazione della libertà abbiano dichiarato di essere ‘cadute dalle scalè, ove ciò non fosse possibile, rivolgerò un’interrogazione parlamentare in tal senso al ministro della Giustizia». Lo afferma Stefano Pedica, senatore dell’Italia dei Valori, a proposito della morte di Stefano Cucchi sulla quale indaga la commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema sanitario nazionale presieduta dal senatore del Pd, Ignazio Marino. «Leggendo le dichiarazioni rilasciate ieri a margine dei lavori della commissione – sottolinea Pedica – mi sorge solo un dubbio: ‘Come ha fatto il direttore Mariani del carcere di Regina Coeli a rilasciare certe dichiarazioni se non ha mai incontrato Cucchi in carcere e se lui stesso in una telefonata che ebbe personalmente con il sottoscritto quando con Ilaria Cucchi mi recai in carcere per visitare i luoghi dov’era stato suo fratello, lo stesso Mariani il quale peraltro ci negò l’accesso si trovava presso un centro di cure termali?’ ». (ANSA). COM-FTM 07-NOV-09 14:11 NNN
CASO CUCCHI: CONSIGLIO PROVINCIALE ROMA APPROVA MOZIONE PER CHIARIRE CAUSE DECESSO = Roma, 7 nov. – (Adnkronos) – «Anche il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si attivi per chiarire le ragioni del decesso di Stefano Cucchi». È l’impegno chiestodal Consiglio provinciale di Roma, attraverso la mozione del consigliere del Pd e presidente della Commissione Politiche sociali, Massimiliano Massimiliani, approvata all’unanimità. «Le istituzioni – afferma Massimiliani – davanti ad un caso grave come quello della morte di Stefano Cucchi devono mobilitarsi tutte in base alle proprie competenze, ma con celerità, per individuare le responsabilità ed evitare che simili fatti possano di nuovo accadere». «Questo – aggiunge – non solo per tutelare i diritti individuali e della collettività, ma anche per difendere quanti nei corpi dello Stato, e sono la maggioranza, ogni giorno compiono il proprio dovere per la difesa della legalità». (Ana/Pn/Adnkronos) 07-NOV-09 16:31 NNN
CUCCHI:CORTEO ROMA; PARTE AL GRIDO DI ‘ASSASSINÌ (ANSA) – ROMA, 7 NOV – È iniziato al grido di ‘assassinì il corteo organizzato da alcuni centri sociali di Roma per chiedere ‘Verità e giustizia per Stefano Cucchì. I manifestanti, diverse centina, sono partiti da via dell’Acquedotto Alessandrino nel quartiere Tor Pignattara diretti a via Ciro da Urbino, dove abitava Stefano Cucchi. Lo striscione d’apertura recita: «Non si può morire così. Basta vite spezzate dalla violenza dello Stato». Tra i manifestanti tanti ragazzi, immigrati e gente del quartiere. (ANSA). YJ4-TZ/SAF 07-NOV-09 16:16 NNN
CUCCHI: CORTEO ROMA; BOTTIGLIE CONTRO BLINDATI FORZE ORDINE (ANSA) – ROMA, 7 NOV – Attimi di tensione stanno precedendo l’inizio del corteo a Roma per ricordare Stefano Cucchi, il giovane morto in ospedale dopo l’arresto. Bottiglie di vetro sono state lanciate contro le camionette delle forze dell’ordine da un gruppo di manifestanti. La manifestazione dovrebbe attraversare le vi del quartiere di Torpignattara, alla periferia della capitale.(ANSA). YJ4-TZ/STA 07-NOV-09 16:08 NNN
CUCCHI, PARTITO CORTEO: CENTINAIA A MANIFESTAZIONE (OMNIROMA) Roma, 07 nov – È partito dal parco degli Acquedotti Alessandrini, dopo qualche momento di tensione, il corteo per Stefano Cucchi. Il corteo, composto da alcune centinaia di persone, passerà per via di Tor Pignattara e terminerà in via Ciro da Urbino, dove il giovane abitava. «Stefano Cucchi, non si può morire così. Basta vite spezzate dalla violenza dello stato», questo lo striscione di apertura della manifestazione. Numerosi slogan contro le forze dell’ordine continuano a essere gridati dai manifestanti. Si riconoscono tra i presenti l’assessore regionale Luigi Nieri e il consigliere provinciale Gianluca Peciola. gca 071603 nov 09
CUCCHI: CICCHITTO, VERITÀ SENZA GUARDARE IN FACCIA NESSUNO «MA ANCHE PER TOGLIERE PRETESTI A CENTRI SOCIALI» (ANSA) – ROMA, 8 NOV – Sul caso Cucchi la verità va accertata «senza guardare in faccia nessuno», perchè in questo modo si rende giustizia ma si toglie anche ogni pretesto ai centri sociali al cui interno «cova una fortissima intenzionalità eversiva»: è il giudizio del presidente dei deputati del PdL, Fabrizio Cicchitto che in una nota torna a richiamare l’esigenza di accertare la verità sulla vicenda conclusa con la morte di Stefano Cucchi. «Deve essere impegno e interesse di chi difende sempre le Forze dell’ordine – ha detto Cicchitto – che vengano perseguiti coloro che eventualmente hanno commesso gravi errori, che in questa vicenda indubbiamente ci sono stati. Detto questo, è anche evidente che c’è un settore dei centri sociali che cova una fortissima intenzionalità eversiva e che coglie ogni occasione per fare guerriglia urbana puntando su una spirale di incidenti. Anche per questo motivo – ha concluso – non va dato alcun pretesto». (ANSA)
CARCERI:TERAMO;PESTAGGIO DETENUTO,SOSPESO COMANDANTE GUARDIE (ANSA) – TERAMO, 8 NOV – Il ministro di Giustizia Angelino Alfano ha sospeso dal servizio, in via cautelativa, il comandante della guardie penitenziarie del carcere di Castrogno, a Teramo, Giovanni Luzi, coinvolto in un’inchiesta della magistratura teramana su un presunto pestaggio di un detenuto. La conferma giunge dal segretario del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece. L’inchiesta scaturisce da un cd, recapitato in forma anonima al direttore del quotidiano locale La Città, in cui qualcuno, sicuramente un agente, ha riversato l’audio catturato con un telefonino – riconosciuta come la sua voce dal comandante delle guardie – che costituirebbe testimonianza di un pestaggio di un detenuto. «Da domani, nella casa circondariale teramana dovrebbe arrivare un commissario – afferma Capece -. Fermo restando che prendiamo le distanze dalle affermazioni contenute nel Cd – ha aggiunto -, che mi sento di definire ‘parole in liberta», ‘affermazioni troppo leggerè sulle quali è stata aperta un’inchiesta, ritengo comunque che i ‘corvì facciano più male che bene al corpo di polizia penitenziaria, come insegna l’esperienza di Palermo. Penso – conclude il segretario del Sappe – che esistessero altri modi per denunciare la situazione«.(ANSA). CAA 08-NOV-09 15:10 NNN
CUCCHI: MANIFESTI E SCRITTE A EMPOLI, TRE DENUNCIATI (ANSA) – EMPOLI (FIRENZE), 8 NOV – Sorpresi la notte scorsa nel centro di Empoli (Firenze) ad attaccare manifesti inerenti la morte di Stefano Cucchi, tre uomini, di 30, 29 e 25 anni, sono stati denunciati da agenti del commissariato empolese per deturpamento e imbrattamento. I tre, secondo quanto spiegato dalla polizia, sarebbero anche gli autori di alcune scritte, relative sempre a Cucchi, trovate su alcuni muri della città. «Non mi uccide la morte ma due guardie bigotte mi cercarono l’anima a forza di botte, 1978-2009 Stefano Cucchi assassinato dallo Stato», la frase sui manifesti affissi. «Stefano vive», «Stato assassino», «Giustizia per Cucchi e tutti gli altri», le scritte trovare sui muri, in via Roma, del vecchio ospedale e di un palazzo adiacente al Duomo. Ai tre, tutti residenti nell’empolese, bloccati intorno alle 3, gli agenti hanno sequestrato manifesti, colla e pennello e una bomboletta spray di colore rosso. La polizia sta accertando se i denunciati abbiano partecipato alla manifestazione di ieri a Roma in ricordo di Cucchi. (ANSA)