Articolo di Abruzzo 24 ore.
Nessuno tra i cittadini aquilani, almeno tra quelli rimasti nel
capoluogo di regione, permetterà abusi da nessuno. Questo il pensiero
di una comunità provata da circa 90 giorni di continui terremoti e
disaggi dovuti alla perdita di beni, amici o parenti. Il riferimento,
chiaro, è ai No-Global, ai Black Blok ed agli altri manifestanti che
dall’11 all’8 Luglio si sono dati appuntamento qui a L’Aquila per
contestare le scelte di Obama e company.
I ragazzi che incontriamo lungo Corso Federico II, nell’apposito
corridoio metallico che conduce fin su a piazza Duomo, vanno anche
oltre.
“Nessuno deve permettersi di venire qui per fare danni, ce ne sono
già abbastanza. Le manifestazioni spontanee – ci dice Gianni – sono
ben accette, ma poi tutti a casa“.
Gli fa eco Michele – “qui la gente è stanca, stressata e pronta a
tutto, non so come potrebbe reagire a atti di vandalismo come quelli
di Genova“.
In un bar nei pressi dello Stadio Fattori un simpatico signore dice
che “È meglio che qui non si presenti nessuno. Li caccieremo a calci“.
Insomma riassumendo i No-Global e i Black Blok qui non sono ben visti
in quanto associati al vandalismo e, pare, che anche il mondo ultras
aquilano si stia organizzando per controbattere a eventuali
manifestazioni di violenza nei giorni del Summit…
Intanto i dintorni della città continuano ad essere battuti al
tappeto, controlli in ogni dove e i posti di blocco delle forze
dell’odine continua a farsi sempre più serrati soprattutto dopo le 18
e nei quartieri di Coppito, Pettino e Cansatessa.
fonte:
http://www.abruzzo24ore.tv/news.php?id=11619