Expo 2015: stati generali della vergona. Vertenza e conflitto per diritti, servizi e beni comuni

 

Trainsquatting da Rho, distribuendo materiali informativi ai pendolari e poi presidio all’ingresso della stazione della metropolitana di Garibaldi, con striscioni, volantini e biglietti omaggio No Expo. Così stamattina abbiamo voluto contestare l’operazione di facciata degli Stati Generali dell’Expo, ribattezzati gli Stati Generali della vergogna, perché a distanza di 15 mesi dall’assegnazione a Milano, la maggior parte del tempo si è persa a discutere di come spartirsi il consiglio di amministrazione della società di gestione e oggi si tenta di recuperare la faccia, condensando in 2 giorni la partecipazione prima sbandierata e poi cancellata per più di un anno. Come è di facciata l’iniziativa di ATM di regalare ai partecipanti agli Stati Generali, in nome di una presunta attenzione di Expo ai temi della mobilità sostenibile, 1000 biglietti validi per 48 ore sulla rete dei trasporti milanese.
In realtà gli investimenti di Expo sono indirizzati in larga misura alla mobilità su gomma, con nuove autostrade, svincoli, raccordi e bretelle, oltre ai 17.000 nuovi parcheggi nei comuni intorno alla Fiera, che la dicono lunga su come si prevede di fare arrivare i 29 milioni di visitatori previsti all’Expo 2015. Gli unici interventi sulla mobilità pubblica riguardano le 2 nuove linee della metropolitana, i cui finanziamenti continuano però a slittare nel tempo, in quanto evidentemente sono altre le priorità di Moratti, Formigoni e Governo.
Le nostre proposte su Expo sono sul tavolo da tempo per chi le vuole ascoltare: spostare l’Expo in Fiera invece che costruire capannoni su oltre 1 milione di mq di terreno agricolo adiacente, per poi abbatterli.
Investire nella mobilità pubblica, sulle ferrovie, sulle metropolitane e le tramvie per fare venire i visitatori con i mezzi pubblici e approfittarne per realizzare una rete efficiente che serva in modo dignitoso i pendolari. Non consumare il territorio con i circa 200 nuovi alberghi previsti, inutili dopo i 6 mesi di esposizione, ma utili per riciclare il denaro sporco delle mafie.
La falsa partecipazione degli Stati Generali è spazzatura mediatica. Come dimostra la vicenda della soppressione della fermata di Rho per i treni interregionali Milano Torino, scippata ai pendolari per portarla nel deserto della Fiera, l’unico modo per fare pesare gli interessi dei cittadini, dei pendolari, dei lavoratori è di creare vertenza e conflitto dentro la città vetrina della di Expo. Altrimenti vincerà la lobby del cemento e degli affari e perderemo ancora diritti, beni comuni e i servizi rimasti.

 

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