Il territorio ne ha pieni i polmoni!

 

Apprendiamo della nuova convenzione sullo smaltimento dei rifiuti tra Amsa, Regione, Provincia e i Comuni intorno all’inceneritore di Figino. Nell’accordo è previsto l’aumento della quantità annuale dei rifiuti bruciati da 450mila a 500mila tonnellate in cambio di un po’ di verde e qualche tabellone elettronico che ci comunica la nostra dose giornaliera di veleni.
I sindaci, nella loro qualità di autorità sanitarie locali, dovrebbe sapere che le polveri più pericolose prodotte dall’inceneritore sono le pm 2,5 e quelle con un diametro inferiore per le quali non esiste alcun tipo di filtro capace di bloccarle e che sono causa, come documentato da diversi studi, di malformazioni fetali, tumori infantili, malattie allergiche, infiammatorie e neurologiche.
A questo punto ci domandiamo se il nuovo contratto è stato firmato in seguito al vertiginoso aumento di rifiuti dovuto all’iniziodell’attività del nuovo polo fieristico, che ha fatto aumentare del 50% la quantità di rifiuti prodotti dal solo comune di Rho, facendo sforare i termini della precedente convenzione.
In ogni caso, un accordo serio avrebbe dovuto prevedere, oltre a tariffe scontate come risarcimento per i danni prodotti alla popolazione dall’inceneritore, la riduzione della quantità di rifiuti da bruciare e l’avvio di una seria campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata a partire dalla Fiera di Rho-Pero che produce ogni anno migliaia di tonnellate di rifiuti totalmente indifferenziate che servono solamente a sfamare la fame del “drago brucia tutto”.

Rassegna stampa:
Silla 2 brucia di più: proteste (da La Prealpina del 7 aprile 2009)

 

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