Pulizie di Natale nella città vetrina di Fiera ed Expo 2015: subito una moratoria sugli sgomberi!

 

Recentemente il sindaco ha dichiarato pubblicamente l’intenzione di dare l’ennesimo colpo di scopa per ripulire la città dai rom, dalle serre di via Magenta al canale scolmatore. Nel frattempo, ha già fatto un po’ di pulizia per le strade mandando gli agenti della locale a scovare e ad arrestare qualche “lucciola”. Dopo tre mesi è finalmente rispuntato il progetto Integrho. Tre mesi di tempo per scoprire che la montagna ha partorito il topolino. Il piano è lo stesso, ma presentato in maniera così minacciosa da far rammaricare il sindaco di non averlo potuto chiamare “piano emergenza rom”. Per il resto non cambia granché: sgombero del campo di via Sesia e di tutti gli insediamenti presenti a Rho e ipotetiche soluzioni abitative per “chi ha la reale volontà di integrarsi”. Insomma, un progetto-fotocopia al quale la prefettura non ha negato il milione di euro di finanziamento già garantito la volta precedente. Come da copione la Lega, per mezzo del suo Consigliere Cecchetti, ha già fatto sapere come la pensa: “Se i rom avranno una casa, la Lega Nord uscirà dalla maggioranza. Non è un ricatto, è una promessa”. Ma ad aver promesso qualcosa al Carroccio sarà stato sicuramente il sindaco visto che ripropone lo stesso progetto di tre mesi fa. Sicuramente, anche questo ennesimo sfogo leghista rientrerà come tutti gli altri e l’amministrazione andrà avanti imperterrita sulla strada della cementificazione del territorio e della speculazione edilizia contro la quale, a parole, anche i leghisti sono contrari, anche se in pratica condividono e sostengono tutte le scelte prese dalla maggioranza, ivi incluso il Piano di Governo del Territorio.
Per quanto ci riguarda, chiediamo per l’ennesima volta una moratoria sugli sgomberi degli insediamenti, regolari o meno, al fine di avviare un percorso con le varie comunità rom presenti a Rho per trovare soluzioni abitative concordate e realizzare percorsi di inserimento lavorativo e di sostegno scolastico – visto che tutti i minori in età scolare presenti nei campi frequentano le scuola pubblica.

 

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