A Pregnana, nei pressi del confine con Rho è situata una rivendita di fuochi di artificio. Fino a qui nessun problema, se non fosse che proprio nelle vicinanze sono collocati i depositi di Eni, Q8 e, poco più in là, di Arkema, con un intenso via vai di mezzi pesanti che trasportano carburante.
Lungi dal centro sociale Fornace l’idea che la rivendita debba cessare la propria attività, considerato anche che la sua presenza sul
territorio risale agli anni ‘50, e che quindi molto probabilmente è addirittura precedente o contemporanea all’insediamento di queste aziende che sono classificate ad “elevato rischio/grave incidente ambientale“, vorremmo però portare all’attenzione delle istituzioni questa situazione allarmante che, purtroppo, porta facilmente a pensare ad episodi tragici, di recente balzati all’onore delle cronache come l’incidente di Arpino che ha causato 6 morti ricordando, però, che se non ha coinvolto il territorio circostante con conseguenze peggiori, è solo perché è avvenuto a notevole distanza dal centro abitato.
Pertanto, riteniamo opportuno che le commissioni ambiente e territorio dei Comuni di Rho e Pregnana siano interessate della questione al fine di svolgere un istruttoria che verifichi, da un lato, che le attività coinvolte (rivendita di fuochi d’artificio e depositi di carburante) abbiano le necessarie autorizzazioni e, dall’altro, per trovare una soluzione idonea a questo problema che non si può ignorare.
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