24 SETTEMBRE Giornata di mobilitazione internazionale contro la repressione in Cile
VENERDì 24 SETTEMBRE h 17:00
SOTTO TUTTE LE AMBASCIATE ED I CONSOLATI CILENI
Rispondendo alla chiamata internazionale di solidarietà da parte dei compagni ribelli perseguitati in Cile, invitiamo la gente di tutto il mondo ad esprimere la propria solidarietà
Traduzione da Athens Indymedia
THE PASSION FOR FREEDOM HAS NO BORDERS
THE SAME FOR SOLIDARITY
Il 14 agosto 2010 lo stato cileno, per ordine del procuratore distrettuale speciale Alejandro Pena, ha dato il via ad una campagna di oppressione (sotto il nome in codice "Salamandra") contro gli antagonisti Cileni.
Invadendo spazi sociali, occupazioni e dozzine di abitazioni, la polizia ha arrestato 14 persone, poi trasferite alla questura di Nunoa.
Il giorno seguente, portate davanti alla corte di Santiago, sono state accusate di aver preso parte ad oltre 100 attentati avvenuti negli scorsi anni in territorio cileno.
L'assemblea in solidarietà degli arrestati che si era riunita fuori dal tribunale, è stata repressa con la violenza, ed altre 40 persone sono state arrestate.
Con l'unanime supporto dei Mass Media, che non hanno esitato a costruire un clima negativo attorno agi arrestati, senza alcuna reale prova contro gli stessi, la corte di Santiago ha ordinato la custodia cautelare di 8 dei 14, fino alla prossima udienza.
Gli altri sei sono stati rilasciati sotto misure cautelari: proibizione ad uscire dal paese, a comunicare tra di loro, a visitare i compagni detenuti, le occupazioni e gli spazi sociali invasi dalla polizia. Inoltre hanno l'obbligo di presentarsi davanti alle autorità locali ogni settimana. Gli uomini sono stati trasferiti al C.A.S., la prigione di massima sicurezza e le donne al Centro de Orientacion Feminina, tutti in isolamento. Lunedì sei settembre sono state arrestate altre 2 persone in relazione ai suddetti fatti.
Nel corso degli ultimi anni la facciata democratica dello stato cileno, sotto la maschera dello sviluppo economico, ha violato la maggior parte dei diritti sociali e sindacali e svenduto larghe porzioni di terra a compagnie multinazionali (come la Benetton) ed alle industrie turistiche, del legname e dell' allevamento. E questo prevalentemente nel sud del paese, dove molti indigeni Mapuche sono stati cacciati con la violenza dalle loro terre ancestrali. Scoppiato il conflitto, dozzine di antagonisti indigeni sono stati arrestati e imprigionati.
Oltre 400 persone sono in attesa di processo, la maggior parte delle quali sono contadini in lotta per la ri-appropriazione delle terre che sono state espropriate in passato dall'esercito cileno e sono adesso nelle mani delle multinazionali del legname e delle industrie energetiche.
Inoltre, dal 2009 è stata reintrodotta una legge anti-terrorista risalente alla dittatura di Pinochet con l'obiettivo di reprimere le recenti ondate di attacchi e rivolte nel sud del paese, per le quali sono accusati gli indigeni Mapuche.
La controversa legge triplica la pena per i reati di incendio doloso e occupazione della terra ed è stata usata 16 volte negli ultimi 10 anni.
L'estate scorsa i prigionieri politici Mapuche hanno cominciato uno sciopero della fame (poco dopo sono stati costretti alla nutrizione forzata per ordine del tribunale) ed in Settembre sono stati seguiti da altri detenuti in lotta per la liberazione dei prigionieri politici e per la fine della loro persecuzione.
Di pari passo con l'intensificarsi dell'ingiustizia sociale, il ricco diventa più ricco ed il povero più povero, in tutto il Cile la resistenza sociale si rafforza ed ogni dimostrazione si trasforma in un conflitto mentre parallelamente si susseguono attentati contro stato e multinazionali. In questo contesto di rivolta sociale, si rafforza la persecuzione contro i compagni anarchici e libertari, che senza alcuna prova , se non il loro sostegno alle lotte sociali, sono considerati responsabili dei conflitti e degli attentati.
Dal comunicato dell' Atonomous Social Space and Libertarian Library Jonny Cariqueo and the occupied Social Space and Library Vanzetti, La Crota bikepunk:
"Noi siamo l'obiettivo scelto per occultare la tragedia dei 33 minatori e delle loro famiglie, vittime dello sfruttamento del potere, e lo sciopero della fame dei compagni Mapuche che stanno lottando per la loro terra." "La menzogna politica e legale è ovvia, la costruzione di un'illegale organizzazione "terroristica" con leaders è schizofrenica. Noi,in quanto anti-autoritari ed anarchici non crediamo, e non obbediamo alle gerarchie, e soprattutto agli ordini. Ciò che il procuratore distrettuale Pena chiama appoggio terroristico è in realtà solidarietà internazionale. Ciò che la polizia chiama "centri di potere" sono case in cui vengono costruite biblioteche e la gente è invitata a confrontarsi con l'attuale realtà di sfruttamento e menzogne; posti in cui le relazioni sociali sono costruite lontano dalla commercializzazione, e sono basate su valori quali la solidarietà, le relazioni orizzontali, il mutuo supporto e l'autogestione. "
Rispondendo alla chiamata internazionale di solidarietà da parte dei compagni ribelli perseguitati in Cile, invitiamo la gente di tutto il mondo ad esprimere la propria solidarietà:
VENERDì 24 SETTEMBRE h 17:00
SOTTO TUTTE LE AMBASCIATE ED I CONSOLATI CILENI
NOTHING IS FINISHED EVERYTHING CONTINUES
SOLIDARITY IS A POWERFUL WEAPON
FREEDOM TO THE CHILEAN AGONISTS
AND ALL THE PRISONERS
OF CLASS SOCIAL WAR
Assembly for Solidarity
Open Assembly of Anarchists for a United Polymorphic Movement
(Athens, Greece)
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