Carcere - "Basta morti di stato" da un saluto al carcere di Cremona
riceviamo e diffondiamo:
BASTA MORTI DI STATO
In un periodo dove la repressione si fa sempre più sentire contro chi lotta per ribaltare questo esistente, in Val di Susa violenza poliziesca e perquisizioni con l'accusa famigerata di terrorismo contro i No Tav, a Modena arresti contro chi lotta per buttare giù i CIE e a Milano per gli scontri contro lo sgombero dell'ex-Cuem in università, nel carcere di Cremona succedono in brevissimo due fatti: domenica un prigioniero tenta (e quasi ci riesce...) il più grande sogno di libertà, tentando di evadere e oggi (lunedì) si consuma l'ennesimo "suicidio di Stato" in questo putrido lager di Cremona.
Come al solito, sbirri e media farneticano nel loro linguaggio della menzogna parlando di spiacevole suicidio.
Le bugie hanno le gambe corte e siamo qui stasera per affermare che nessuno può morire di galera!
Stefano Cucchi, Giuseppe Uva, Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani e Alexis Grigoropoulos sono solo alucuni morti di Stato e oggi questo avviene anche a Cremona.
Sappiano gli oppressori che la ribellione è l'unica dignità dello schiavo!
Liberi tutti e che della galere ci siano solo macerie, che le mura crollino e la libertà evada!
Questo è il piccolo comunicato letto ieri sera in un saluto fatto di battiture, grida di libertà e fuochi per ricordare ai prigionieri che non sono soli!
Dopo aver incocriato gli sguardi attontiti di secondini di guardia sulla torretta, ci siamo diretti in tangenziale e abbiamo appeso lo striscione "Basta morti di Stato che le mura crollino e la libertà evada"
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