Tradate - Contro la repressione e l'ossessione securitaria

CONTRO LA REPRESSIONE E L'OSSESSIONE SECURITARIA

L'operazione propagandistica disgustosa contro i rom cala di tono, ma gli effetti della campagna politica nazionale basata sul nuovo “pacchetto sicurezza” del governo, si fanno sentire pesantemente. Famiglie rimpatriate arbitrariamente, lavoratori licenziati, baraccopoli sgomberate dalle istituzioni, o bruciate dai razzisti, donne aggredite, bambini terrorizzati: non c'è tregua per i rom!
Occorre reagire in fretta. È un attacco che non può e non deve passare, ben sapendo che oggi tocca ai rom, domani a tutti gli altri. Per primi i rom, come sempre. Ma domani a chi toccherà?
NESSUNO DORMA SONNI TROPPO TRANQUILLI.

VENERDI' 29 FEB - ore 21
“A forza di essere vento” LO STERMINIO NAZISTA DEGLI ZINGARI documentari sulle persecuzioni da parte di fascisti, nazisti e ustascia, e sui drammi attuali dei nomadi.

DOMENICA 2 MARZO - ore 16
INCONTRO PUBBLICO contro la repressione dei rom e dei migranti, la cui situazione è stata resa ancora più precaria dalla recente approvazione del pacchetto sicurezza, con il comitato “Via Adda non si cancella” e PROIEZIONE VIDEO sulla lotta dei rom a Milano

VENERDI' 7 MARZO - ore 21
"Voi sparate io disegno”: documentario autoprodotto sul grave episodio del ferimento di Rumesh Ragaima, nel 2006 a Como, da parte di un agente in borghese della Polizia Locale – Nucleo Antiwriter. IL FILM FA LUCE SULLE RESPONSABILITÀ POLITICHE DELL'ACCADUTO, DENUNCIANDO LA TOLLERANZA ZERO, MESSA IN ATTO DA ANNI, NEL TENTATIVO DI REPRIMERE I COLORI SUI MURI.

"Sicuro può dirsi chi è senza affanni (dal latino sine cura), chi è scevro da qualsiasi timore e pertanto si sente tranquillo. Nello stato di emergenza permanente cui è inchiodata la nostra quotidianità,nessuno può sentirsi al sicuro, tanto meno nell'habitat metropolitano, assediato da veleni e monnezza, imbevuto di malesseri e stress, regolato dalle cadenze dello sfruttamento. Le attuali politiche sicuritarie, di cui il “pacchetto sicurezza” è solo un esempio, non rappresentano una deriva indesiderata, delle democrazie liberali, ma -passo dopo passo, tra falsi allarmi mediatici, leggi e decreti- tracciano il perimetro di una società del terrore diffuso che si regge sulla produzione e la gestione dell'insicurezza." nonostante milano, gennaio '08

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Mar, 05/02/2008 – 17:44
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