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Al presidio hanno partecipato circa 200 compagn*. Ecco il volantino per l'iniziativa:
Tira un’aria nera e pesante nella nostra città. La repressione che si scatena con violenza contro le compagne ed i compagni ed il neofascismo che colpisce ed uccide. Il bilancio dell’anno passato non sembra certo chiudersi a favore di quanti quotidianamente lottano contro questo stato falsamente democratico ed i suoi cani da guardia. Solo in questo mese Milano ha visto circa 40 perquisizioni a danno di compagne e compagni, avvenute per aumentare la tensione, poco prima dell’operazione della sbirraglia che ha portato all’arresto di sei persone accusate di appartenere alle BR. Chiaro è l’intento, tra l’altro esplicitamente affermato dal Ministro delle interiora Pisanu, di creare un inesistente nesso tra i Centri Sociali autonomi e l’eversione armata delle BR. Questo problema ovviamente non è solo della nostra città. La Digos milanese è stata infatti capace di percorrere 850 km fino ad una ridente cittadina di mare campana per perquisire la casa di un compagno della RASH e notificargli denunce per rapina, deturpamento e devastazione. Il tutto inerente alla manifestazione del 22 Marzo, svoltasi dopo i funerali di Dax. E che dire dei fatti del 16 Marzo? Quella notte è stato ucciso un compagno, un amico, per mano dei fascisti, nessun commento è necessario, nulla potrà colmare il vuoto che ci ha lasciato Dax. Ma gravissimo fu anche il comportamento tenuto dalla sbirraglia quella stessa notte. Secondo quale logica perversa (leggi: la logica della repressione) si carica e si picchia la parte lesa e non gli assassini? Perché l’omicidio di Via Brioschi è stato “depoliticizzato” ed etichettato come rissa degenerata tra i media nostrani? Quella notte ha lasciato strascichi che durano tuttora: a quattro compagni, tra cui uno dei ragazzi che erano davanti al Tipota con Dax quella notte, sono arrivate le solite denunce per resistenza ecc…. Anche in questo caso è palese l’intento: colpire prima di essere colpiti. Le prove contro gli sbirri sono inequivocabili, quindi sono obbligati ad attaccare, anche solo per smuovere le acque, alzare polveroni, usate la metafora che volete, ma quello è il loro obiettivo. Noi come RASH però, non siamo rimasti a guardare. Questo collettivo la cui nascita e i cui primi passi avevano visto il contributo di Dax non si è sciolto, ma ha continuato le proprie lotte. Con le compagne ed i compagni dell’ORSO abbiamo girato (e continuiamo a farlo) l’Italia presentando il video e la mostra che documentano ciò che realmente accadde il 16 Marzo. L’azione antifascista nelle strade rimane la nostra pratica quotidiana. Partecipiamo al coordinamento nato per creare una mappa dei luoghi e delle attività legate ad ambienti e personaggi neofascisti. Sempre saremo in prima linea contro la sbirraglia ed i nazisti, allo stadio come per le vie della nostra città.
RASH Milano
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