Deportati a morte
Condannati a
morte. Privati del diritto di asilo politico e anche di quello più
elementare di un interprete che li potesse aiutare a chiederlo.
Una famiglia di siriani è stata così respinta
dall'aeroporto di Malpensa dopo essere stata tenuta prigioniera per
quattro giorni. Respingimento che con molte probabilità costerà la vita
a Muhammad Sa'id Al-Sahri e il carcere a sua moglie e i quattro figli, ritenuti oppositori del governo siriano. Il rimpatrio è avvenuto il 29
novembre scorso e da quel momento di lui non si hanno notizie.
Sorte analoga anche per Khairi
contro il cui rimpatrio in Tunisia, verso una morte certa, non è stato possibile fare niente dato che, per rendere operativo il provvedimento, si è volutamente aspettato che la Corte di Strasburgo chiudesse.
L'appello di Amnesty International
Aggiornamenti:
Firma l'appello di Amnesty International al governo italiano
La
famiglia siriana rischia la tortura: lettera del Cir al governo
Interrogazione dell'Udc
Approfondimenti:
[ Consiglio Italiano per i
Rifugiati ||
Documenti su immigrazione e asilo || Associazione Studi
Giuridici sull'Immigrazione || No border network || Il regime
della migrazione globale || Deportation class || Deportation alliance ]
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