Né noglobal, né blackblock, né disoccupati organizzati
Il nome “dei cattivi” nel giorno dopo la battaglia di Acerra è TEPPISTI o, al più,
FACINOROSI. È la consueta malafede nel raccontare la storia di una
popolazione intera che dopo aver chiesto in un centinaio di modi
differenti di fermare i lavori e di togliersi dalla testa l’idea di
costruire l’inceneritore, avrebbe voluto scandire il proprio NO avanzando
oltre il manipolo di uomini in divisa, su quel fazzoletto di terra che altrimenti intossicherà i polmoni e il futuro loro e dei loro figli.
L’unico modo era quello di far arretrare i poliziotti (e i carabinieri e i
finanzieri) bardati e armati di lacrimogeni e manganelli che aspettavano
il corteo sbarrandogli, naturalmente, il passo perché quello è il terreno
degli interessi che loro difendono per professione con la forza. Allora è
esplosa la rabbia e la determinazione contro quegli ostacoli mercenari
all’espressione della propria volontà di fermare a tutti i costi lo
scempio e la prevaricazione dei lacrimogeni ad altezza d’uomo.
Oggi anche ad Acerra qualcuno vuole stabilire quali sono i limiti o il bon ton
dell’espressione del dissenso e tracciare una linea spessa tra
mamme_con_bambini e “teppisti” senza chiedersi invece quali siano i limiti
di una assurda “democrazia” che difende il potere dei pochi che decidono
sulla vita di molti e di una popolazione intera che proprio non ci sta e
lo dice a gran voce con mezzi e strumenti a disposizione nel triste campo
di battaglia che per alcuni è il posto fisso in una divisa e per altri è
invece la vita.
Acerra non puo’ che continuare a lottare per difendersi da questa assurda, pervicace e autorizzata violenza.
Dopo aver raccolto voci e testimonianze, finalmente possiamo affermare con certezza che domenica 29 agosto, ad Acerra, la polizia ha sparato sulla testa di 30mila persone dei gas lacrimogeni tipo "cs".
Questi lacrimogeni sono altamente tossici e pericolosi, sono stati perfino banditi dal Protocollo di Ginevra nel 1925 come arma chimica ma poi "riabilitati" da una convenzione sottoscritta nel 1993 da 174 paesi che hanno deciso di utilizzarli frequentemente: a Seattle, Genova, Seul, in Palestina e negli stadi italiani per esempio.
TESTIMONIANZE DAL PRESIDIO: ASCOLTA [ 1 ]- [ 2 ]- [ 3 ]
SUI GAS CS: [ GAS cs : la sindrome di Genova ] - [ Dossier sui cs ]
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