Uso e abuso della tecnologia per sorvegliare, controllare e punire
Telecamere sui pullman, alle fermate, ai parcheggi, in tutte le piazze
delle cittą, telecamere nei negozi e nei supermercati, davanti a banche,
gioiellerie e industrie che inquadrano i marciapiedi e lo spazio
circostante, telecamere per identificare gli accessi a intere zone della
cittą, telecamere negli uffici per controllare quanto e come lavoriamo.
Occhi elettronici che osservano, registrano, archiviano i nostri movimenti
e, nel caso meno dannoso, usano queste informazioni per farne analisi di
mercato, incrociandole con quelle presenti nelle banche dati delle tante
tessere magnetiche che ormai siamo abituati ad usare.
Uso e abuso della tecnologia per sorvegliare, controllare e punire.
Occorre prendere coscienza che questi sono i mezzi usati dal potere per
reprimere e colpire al minimo segnale di dissenso. Una coscienza che non č
isterismo anti-tecnologico ma che deve essere stimolo alla conoscenza e
alla ri-appropriazione dei mezzi, per difendersene e farne strumento di
lotta.
Questo č lo spirito che sta alla base di progetti come indymedia,
strumento di informazione dal basso, fatta da chi vive l'evento, da chi
agisce in primo luogo l'azione, da chi sa fare uso intelligente dei mezzi
che ha a disposizione ed č consapevole delle responsabilitą che questo
comporta.
Quindi per non subire passivamente l'assalto del
Grande Fratello
partecipa e diffondi la campagna contro
l'occhio
che non batte mai ciglio: accecalo!
Attacca gli adesivi sulla sua faccia da culo
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