Stop Bolketsein
Il 15
Ottobre è stata indetta una giornata di mobilitazione europea contro
la direttiva
Bolkestein, documento, che prende il nome dall'ex membro della
commissione europea Frits Bolkestein
(liberale olandese distintosi per le pressioni esercitate per favorire
case
farmaceutiche e multinazionali dell'informatica).
Dopo aver seguito un travagliato
iter,
sotto la regia di Romano Prodi, la proposta dovrebbe essere votata dal
parlamento europeo alla fine d'ottobre.
Tale direttiva
si prefigge la privatizzazione di tutte le attività di servizio, la
deregolamentazione e la completa precarizzazione delle prestazioni di
lavoro attraverso il principio del paese d'origine e l'azzeramento dei
poteri decisionali degli Enti Locali. Il cosidetto principio del
paese d'origine è ciò che crea più scalpore, esso renderà possiblie
la destrutturazione e lo smantellamento del mercato del lavoro
attraverso la precarizzazione e il dumping sociale all'interno
dell'unione Europea.
Acqua, aria energia territorio, ambiente sono beni comuni naturali
necessari alla sopravvivenza delle persone e alla stessa vita sulla
Terra. Non possono divenire merci al servizio dei profitti delle
multinazionali. Casa, istruzione, salute, previdenza, trasporti,
formazione, conoscenza e cultura sono beni comuni sociali, di cui i
servizi pubblici rappresentano la garanzia di universalità Non possono
essere privatizzati e gestiti con logiche di profitto. Su internet è
possibile firmare la
petizione
Sabato 15 Ottobre corteo nazionale a Roma
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