San Precario pensaci tu!
Lo scorso venerdì 16 giugno, centinaia di disoccupati si sono radunati nel piazzale antistante l'ufficio "obiettivo
occupazione" del Centro Direzionale di Reggio Calabria, in attesa di consegnare a partire dal lunedì successivo, le domande per un contributo occupazionale, che il comune ha pensato di elargire in favore
dei disoccupati, con gli avanzi del cosiddetto decreto Reggio.
Per tutto il fine settimana si assiste ad uno spettacolo indecoroso e indegno. In scena si profila l’estenuante resistenza di una massa di disoccupati, o di chi per loro tra parenti ed amici alternatisi per solidarietà, costretti, pur di tenere il posto in fila, a rimanere ammassati sotto la calura estiva per un tempo che sembra interminabile.
Con l’arrivo del lunedì, alla buon ora, si provvede a chiamare l’appello
con intervalli di 4 ore. Chi non risponde viene cancellato. Ad avere
diritto a questo contributo saranno solo 300 domande, con priorità per
quelle pervenute prima. E allora tutti drammaticamente in fila a
chiedere l’elemosina e a dimostrare che la questione meridionale si
affronta in questo modo.
E’ questa la logica di chi, come il sindaco della città, Giuseppe Scopelliti (AN) commenta così la lunga coda di persone (si arriva a contarne un migliaio): "I disagi che stanno subendo i disoccupati che hanno risposto all'opportunità di occupazione che abbiamo creato erano
inevitabili se si vuole garantire effettivamente l'assoluta trasparenza
nell'individuazione delle persone da avviare al lavoro".
Dichiarazioni sconcertanti, privi di un serio criterio politico ragionato, che si richiamano agli scenari squallidi di chi si diverte a lanciare il pane
verso una folla scheletrita e affamata. Dichiarazioni, anche, che
sinistramente si ricollegano alle frasi intercettate alla moglie e al portavoce di Fini: "Avere potere sui posti di lavoro è un potere vero". Di sicuro è una visione o linea politica che accomuna tutte le anime di partito e da cui si potrebbe alludere ad un coinvolgimento dell’attuale sindaco reggino nell’inchiesta dedicata ad Alleanza Nazionale e ai Savoia.
Possa San Precario pregare per loro. Per i disoccupati, non per i fascisti!
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