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Mobilitazioni contro l'ALCA, Ecuador: PRIME MINACCE e tanti sprechi
by garabombo Tuesday, Oct. 29, 2002 at 1:13 PM mail: garabombo@autistici.org

da indymedia ecuador:

Sono cominciate le minacce e le provocazioni ai danni dei partecipanti alle giornate contro l’ALCA.
La repressione non ha tardato a Quito.
I militari si stanno organizzando per concentrare uomini del Comando Sur, per accogliere come si deve l’arrivo delle carovane di contadini e indigeni delle comunità delle zone del sud del paese.
Diversi testimoni già possono riflettere su come lo Stato si stia organizzando per accogliere l’evento. Una donna indigena messicana ha subito in due giorni diversi soprusi e intimidazioni.
Al suo arrivo all’aeroporto di Quito è stata bloccata dagli agenti della sicurezza, e interrogata sui motivi del suo viaggio, in maniera aggressiva, con la presunzione di sapere per certo che la signora stava arrivando nel paese per partecipare alle proteste contro l’ALCA; hanno così provato ad obbligarla ad ammetterlo, quasi come se fosse l’ammissione di un reato commesso (o meglio ancora da commettere..); hanno perfino tirato fuori informazioni sulla sua presunta attività.
Il giorno dopo, quando stava tornando verso l’albergo, alle 7,30 di sera, due militari l’ hanno seguita per il suo tragitto per 15 minuti, provando ad avvicinarla, a parlarle e chiedendole dove si stesse dirigendo.
Ci ha raccontato. “ovviamente è razzismo, vedono che sono indigena perché porto i miei vestiti, e non sono meticcia, per queste strade non sono sicura, e in più sanno dove abito”. In questo mondo, essere donna, indigena e contadina femminista che lotta, è evidentemente una minaccia e di conseguenza un delitto per i governi neoliberisti.

Nonostante ciò a Quito sono cominciate le Giornate di riflessione e mobilitazione contro l’ALCA, in attesa che le carovane di contadini e di indigeni si avvicinino alla capitale completando la loro marcia. Uomini di cultura, artisti, gruppi misurali e teatrali, gruppi di danza, hanno inaugurato la prima giornata del Festival “Otra America es Posible”.

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INSULTO AI POVERI ECUADORIANI
PIU’ DI DUE MILIONI E DUECENTOSESSANTAMILA CENTROTRENTADUE DOLLARI HA SPESO NOBOA PER LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE, SOLO PER LE TELEVISIONI E LA STAMPA.
Durante il “periodo democratico” la situazione degli ecuadoriani è peggiorata, nonostante le potenzialità dell’esportazione di petrolio, banane, gamberi e fiori.
Per qualsiasi straniero che visiti il nostro paese risulta incomprensibile la nostra povertà, che colpisce l’85% della popolazione, e ancor più se comparata con il lusso di chi si permette di sperperare sotto il nostro naso; è però ancora più grave risultare complici di questa situazione.
Il candidato dell’oligarchia BOBOA TONTON, solo per la sua propaganda attraverso televisioni e stampa scritta ha speso più di 2.260.132 dollari, solo nelle televisioni e nei giornali principali del paese; aspira alla presidenza, spenderà più denaro sicuramente, ma speriamo che gli ecuadoriani sconfiggano lo sperpero e la prepotenza.
Se questa cifra fosse data in prestito a migliaia di ecuadoriani, ognuno di questi avrebbe potuto cominciare a intraprendere una nuova attività. Sarebbe stato molto più efficace , anche sottoforma di propaganda, insieme ai berretti, le magliette e i gadgets che si distribuiscono e si distribuiranno nei prossimi giorni. Blocchiamo questo sfacciato insulto.

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