SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI A MANCA PRO S’INDIPENDENTZIA
La repressione di questi ultimi giorni contro aree di compagni del movimento indipendentista sardo che in particolare ha voluto colpire l’organizzazione di A Manca Pro S’Indipendentzia, deve trovare una ferma e ampia risposta da parte di tutti i sinceri democratici, dei comunisti e dei lavoratori più coscienti e combattivi. Si tratta di un grave atto che in generale è volto ad attaccare ulteriormente la libertà di opposizione e di organizzazione e che in particolare cerca di impedire che la lotta per l’indipendenza del popolo sardo possa coniugarsi con l’orizzonte internazionalista della prospettiva di una federazione di stati socialisti dell’Europa del Sud. È evidente che questo attacco trova la sua spiegazione nella preoccupazione crescente della corrotta e parassitaria classe dominante, asservita al capitale finanziario ed industriale ‘nazionale’ ed ‘internazionale’, di fronte alla possibilità dello sviluppo di una vasta lotta politica e sociale per una società fondata su rapporti di produzione e di proprietà collettivi, su una reale democrazia e partecipazione dei lavoratori e su una politica di pace e coesistenza pacifica. Chi aveva votato contro Berlusconi ritenendo che un governo di centro-sinistra si sarebbe fatto maggiormente garante delle regole democratiche più elementari deve fare oggi i conti con una realtà ben diversa. Centro-destra e centro-sinistra competono per spartirsi lo Stato, gli spazi di potere e la gestione dei flussi della spesa pubblica, ma si rivelano pienamente intercambiabili sul piano dell’attacco alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori, sul versante della politica guerrafondaia contro i popoli oppressi -dall’Irak all’Afghanistan- e sul terreno di una crescente fascistizzazione dello stato. I compagni di A Manca devono tornare subito in libertà al loro posto di lotta all’interno del movimento comunista sardo e del movimento del proletariato internazionale. Collettivo Comunista Gramsci Redazione MaoismoNepal
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