Comunicato stampa della Marcia Mondiale delle Donne sugli arresti ordinati dai magitrati di Cosenza

MARCIA MONDIALE DELLE DONNE – COORDINAMENTO ITALIANO

15 novembre 2002
COMUNICATO STAMPA

Al fianco dei movimenti e dei Social Forum contro gli ingiustificati arresti dei magistrati di Cosenza

Dopo l’impotenza dimostrata a Firenze dalle forze dell’ordine, che non hanno potuto esercitare lo stesso genere di repressione attuato a Genova, l’unità e la forza dei movimenti spingono la parte più retriva e antidemocratica delle istituzioni alla ricerca di nuove strategie, con l’obiettivo di fiaccare il movimento, creare spaccature e divisioni. Ciò che non è riuscita a realizzare la repressione fisica a Genova, e l’imponenza della manifestazione di Firenze ne è la prova, oggi si cerca di attuarlo con la repressione giuridica, costretta a fare appello alle leggi fasciste nel tentativo di criminalizzare il movimento.
Gli arresti di ieri non hanno alcun fondamento reale, sono soltanto il segno della vendetta politica di coloro che avrebbero voluto veder sparire le lotte contro la globalizzazione neoliberista, il patriarcato, l’emarginazione e l’esclusione e che a Firenze sono stati sommersi dalla loro forza. L’imminenza della guerra in Irak, inoltre, fa pensare che alte cariche dello Stato italiano, dei suoi organi di polizia e controllo sociale cerchino di assicurarsi una forte limitazione delle proteste contro questa guerra.
La Marcia Mondiale delle Donne, nel manifestare indignazione per gli assurdi arresti, si schiera a fianco di tutte le realtà che protestano e protesteranno nei prossimi giorni insieme ai Social Forum contro questo squallido e poco credibile tentativo di repressione, esprimendo massima solidarietà in modo particolare a tutte le compagne arrestate o indagate ma anche a tutti i compagni.






Per informazioni:
Savoca Valeria, addetta stampa Marcia Mondiale delle Donne
v.savoca@tiscalinet.it, cell. 3381295611


MARCIA MONDIALE DELLE DONNE - COORDINAMENTO ITALIANO

15 novembre 2002
COMUNICATO STAMPA

Al fianco dei movimenti e dei Social Forum contro gli ingiustificati arresti dei magistrati di Cosenza

Dopo l'impotenza dimostrata a Firenze dalle forze dell'ordine, che non hanno potuto esercitare lo stesso genere di repressione attuato a Genova, l'unità e la forza dei movimenti spingono la parte più retriva e antidemocratica delle istituzioni alla ricerca di nuove strategie, con l'obiettivo di fiaccare il movimento, creare spaccature e divisioni. Ciò che non è riuscita a realizzare la repressione fisica a Genova, e l'imponenza della manifestazione di Firenze ne è la prova, oggi si cerca di attuarlo con la repressione giuridica, costretta a fare appello alle leggi fasciste nel tentativo di criminalizzare il movimento.
Gli arresti di ieri non hanno alcun fondamento reale, sono soltanto il segno della vendetta politica di coloro che avrebbero voluto veder sparire le lotte contro la globalizzazione neoliberista, il patriarcato, l'emarginazione e l'esclusione e che a Firenze sono stati sommersi dalla loro forza. L'imminenza della guerra in Irak, inoltre, fa pensare che alte cariche dello Stato italiano, dei suoi organi di polizia e controllo sociale cerchino di assicurarsi una forte limitazione delle proteste contro questa guerra.
La Marcia Mondiale delle Donne, nel manifestare indignazione per gli assurdi arresti, si schiera a fianco di tutte le realtà che protestano e protesteranno nei prossimi giorni insieme ai Social Forum contro questo squallido e poco credibile tentativo di repressione, esprimendo massima solidarietà in modo particolare a tutte le compagne arrestate o indagate ma anche a tutti i compagni.






Per informazioni:
Savoca Valeria, addetta stampa Marcia Mondiale delle Donne
v.savoca@tiscalinet.it, cell. 3381295611