Sì, può esistere un ebreo antisionista, anzi, negli Usa vi sono ultraortodossi contrari allo stato di Israele, amatissimi dagli integralisti musulmani e in particolare dai Palestinesi, ormai vicinissimi ai Fratelli Musulmani, ovvero super-integralisti. Può esistere, ma ha poco senso. Israele ha una sola priorità: sopravvivere. E' circondato da stati che ne vogliono la distruzione e la conquista; ha il problema degli estremisti che assassinano civili innocenti; ha nemici in Europa, che sono in genere i nuovi antisemiti, mascherati da pacifisti. Se domani la Svizzera iniziasse a lanciare missili nel territorio italiano (a un ritmo di ottanta al giorno) e a rapire soldati del nostro paese, vi assicuro che persino Bertinotti sarebbe favorevole a una risposta armata e a un piano di smantellamento delle unità mobili da cui partono i missili. La guerra è brutta, ma qual è l'alternativa, per proteggere il proprio stato? Hezbollah riceve armi da Siria e Iran e usa quelle armi per colpire alla cieca Israele. Hamas riceve finanziamenti dall'integralismo per armarsi e colpire Israele. Come potrebbe un ebreo sostenere che sia possibile non reagire agli attacchi. Non dimentichiamo che l'Iran attua ogni sforzo per munirsi di missili con testata nucleare. Se dovesse riuscire, basterebbe un lancio da parte degli hezbollah e addio Israele, per la gioia dei nazisti di sinistra e dell'integralismo che inneggia a Hitler e Mein Kampf. Se qualcuno ha idee per sconfiggere il terrorismo (che presto diventerà nucleare) senza l'uso della forza, si faccia avanti. In caso contrario, si può solo sperare che alle azioni militari seguano trattati seri e un'azione preventiva per evitare il riformarsi delle cellule terroristiche.
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