Foggia La denuncia di un giornale: «Lavoravano nella Capitanata»
Foggia La denuncia di un giornale: «Lavoravano nella Capitanata»
Giuseppe Piccoli - il manifesto
E' mistero sulla sorte di una decina di immigrati clandestini polacchi scomparsi nelle campagne della provincia di Foggia. Di loro non si sapeva più nulla. Fino a ieri, quando un giornale polacco, la «Gazeta Wyborcza», ha pubblicato un articolo in cui riferisce che potrebbero essere stati uccisi nei campi tra i paesi di Orta Nova, Cerignola e Ascoli Satriano. E' la zona del Tavoliere pugliese resa tristemente famosa dallo sfruttamento dei nuovi schiavi, gli immigrati clandestini che vengono sottoposti ad un trattamento disumano nel periodo della raccolta del pomodoro e degli altri prodotti agricoli. Alcuni loro connazionali hanno riferito al giornale che tempo fa una decina di braccianti polacchi avrebbero tentato di liberarsi dalla morsa degli sfruttatori. Il loro tentativo di fuga, però, sarebbe stato fallimentare: ripresi, sarebbero stati picchiati brutalmente e poi caricati su dei camion. Da quel momento, il silenzio: si sono perse le loro tracce. Più tardi, il rinvenimento di alcuni resti umani nel nord della Puglia avrebbe dato corpo a sospetti su cui, riferisce la «Gazeta», si sono concentrate le indagini della polizia polacca e dei carabinieri. Dieci morti sospette che potrebbero aprire un nuovo brutale capitolo nella storia che ogni anno si ripete in Capitanata: immigrati clandestini sottoposti a turni di lavoro di 15 ore, pagati con salari irrisori (dai due ai cinque euro all'ora), costretti a vivere in casolari affollati, in condizioni igieniche spaventose. Controllati da organizzazioni criminali che non lesinano violenza e pressioni psicologiche per perpetrare lo sfruttamento. Il Ros e i carabinieri di Foggia a metà luglio avevano condotto un'operazione che aveva portato all'arresto di sedici persone (15 di nazionalità polacca e un italiano) e alla liberazione di oltre 100 immigrati. L'inchiesta aveva svelato che in realtà le organizzazioni sono gestite da stranieri che poi mettono la mano d'opera a disposizione degli agricoltori foggiani. Già in quella circostanza era emersa la necessità di approfondimenti su due suicidi maturati in quel contesto di sfruttamento durissimo. La notizia apparsa ieri sulla «Gazeta», però, al momento non ha trovato riscontri. Ci sono immigrati polacchi morti in Italia: spesso per cause naturali, per incidenti, anche per morte violenta; tuttavia ai carabinieri non risulta che nella provincia di Foggia negli ultimi tempi ci siano stati rinvenimenti di resti umani, riconducibili al fenomeno dello sfruttamento degli immigrati clandestini.
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