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Cpt di Gradisca: cronaca
by info Sunday, Oct. 08, 2006 at 2:41 PM mail:

Il Piccolo 8 ottobre

Cpt di Gradisca: cro...
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DOMENICA, 08 OTTOBRE 2006

Pagina 9 - Gorizia

Manifestazione davanti alla ex caserma Polonio a pochi giorni dalla visita della commissione ministeriale

In piazza i gruppi contrari al Centro immigrati




GRADISCA Nuovo presidio contro il Cpt di Gradisca, i movimenti sfidano il ministro dell’Interno Amato: «Governa con i voti di chi queste strutture diceva di volerle chiudere, oggi afferma che sono necessarie. Non si sta discostando per nulla dalla politica del ricatto agli immigrati, ma chi si è preso denunce e manganellate per denunciare questa vergogna non è disposto a fare sconti sull’esistenza del supercarcere».
A pochi giorni di distanza dalla visita all’ex Polonio della commissione ministeriale di ispezione e controllo istituita dallo stesso Amato, la rete di movimenti e associazioni anti-Cpt torna dunque alla carica. Una trentina di attivisti nel primo pomeriggio di ieri ha protestato pacificamente davanti all’ex caserma, sotto gli occhi delle forze dell’ordine. «Va dissolto una volta per tutte il binomio contratto di lavoro-permesso di soggiorno: non fa altro che affidare al controllo delle mafie il fenomeno migratorio. Dal governo di centrosinistra ci attendiamo finalmente un segnale di discontinuità rispetto al recente passato» hanno affermato i manifestanti. Presenti anche due consiglieri regionali: Alessandro Metz («Doveroso tenere alta l’attenzione su questo problema di diritti negati» ha affermato l’esponente dei Verdi, che nei giorni scorsi aveva dichiarato di non essere interessato alla visita della commissione ministeriale in quanto «inutile alla luce delle parole di Amato») e Kristian Franzil (Rifondazione), che sulla commissione stessa è più morbido: «Il rapporto sui Cpt che ne seguirà può essere un passaggio importante. Il fenomeno migratorio non si risolve con questi centri, per i quali siamo favorevoli ad una riconversione in strutture d’accoglienza».
In precedenza, i rappresentanti di alcuni movimenti avevano invece presentato l’attività della neonata rete antiproibizionista isontina, sorta per creare «una resistenza colorata e intelligente alla politica repressiva esistente in Italia e nella nostra provincia in particolare sul problema-droga. Un problema che non si risolve incrementando le telecamere nei parchi o instaurando una politica del terrore attraverso le forze dell’ordine. Piuttosto che finire in carcere o in comunità per un paio di spinelli i giovani vanno informati in maniera costruttiva su effetti e rischi derivanti dal consumo di sostanze. Inaccettabili, specie dopo la recente tragedia di Gorizia, le provocazioni del consigliere comunale di An Gentile, che ci dà dei criminali ma poi propone politiche repressive che, senza andare a monte del problema del disagio giovanile, vanno a ingrossare le tasche delle narco-mafie».
l.m.

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domanda
by no provoco Sunday, Oct. 08, 2006 at 6:57 PM mail:

Come mai solo quattro gatti a queste manifestazioni?

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Messaggero Veneto 8 ottobre
by info Sunday, Oct. 08, 2006 at 8:24 PM mail:

Messaggero Veneto 8 ...
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DOMENICA, 08 OTTOBRE 2006

Pagina 10 - Gorizia

Franzil (Rc): non abbiamo mai abbandonato la contestazione Metz (Verdi): sempre presenti

Presidio senza incidenti davanti al Cpt

Protesta di una quarantina di manifestanti sotto gli occhi di carabinieri e agenti

Gradisca. L’iniziativa nella Giornata mondiale contro la “detenzione amministrativa”




GRADISCA. Due ore di assoluta tranquillità: una quarantina di manifestanti della rete "no ai Cpt" da una parte della strada, altrettanti agenti delle forze dell'ordine dall'altra a vigilare l'ingresso della tanto contestata struttura. Per una volta è stata una "convivenza" pacifica tra le parti quella a cui ha dato vita, nel primo pomeriggio di ieri, il presidio indetto da associazioni e movimenti contrari al centro per immigrati di via Udine nell'ambito della giornata mondiale di lotta alle frontiere e alla detenzione amministrativa.
Un tranquillo sabato di protesta al quale, oltre all'immancabile consigliere regionale dei Verdi, Alessandro Metz, sul campo si è rivisto anche un esponente di spicco di Rifondazione come il consigliere regionale Cristian Franzil. Una presenza significativa perchè arrivata a smorzare sul nascere polemiche all'interno dell'assemblea permanente contro i Cpt.
"La nostra assenze in occasione delle ultime manifestazioni? Direi semplici disguidi organizzativi e qualsiasi altra considerazione in proposito è pretestuosa. Non abbiamo mai abbandonato il discorso, siamo sempre e assolutamente contrari ai Cpt e credo che a livello di politica nazionale proprio Rc stia continuando a questa battaglia attraverso il ministro Ferrero. Crediamo che sia importante, per non dire fondamentale che queste manifestazioni continuino come crediamo che la recente visita della commissione ministeriale di valutazione sui Cpt e sui Cpa abbia un certo valore, significa che l'attenzione è sempre alta. Per quanto ci riguarda, poi, crediamo che la battaglia vada continuata anche e soprattutto sul piano legislativo, è solo cambiando le leggi sull'immigrazione che si può risolvere il problema. Un'alternativa realistica al Cpt di Gradisca? La stessa che vale per gli altri: servono politiche sulla cittadinanza ed è chiaro che strutture destinate al riconoscimento, come questa, non devono essere dei carceri. Noi siamo sempre per trasformare i Cpt in centri di accoglienza, di vera accoglienza: quella serve al nostro Paese, non le sbarre".
Più dirette le parole e le accuse di Cristian Massimo, portavoce di Razzismo Stop e tra i leader della rete. "Siamo qui, di fronte ai muri di questo lager, in difesa dei migranti ma anche di tutta la società civile. Una società civile che nel 2006 non può più tollerare queste gabbie. Il ministro Amato deve capire che una svolta reale rispetto al precedente Governo la si potrà avere solo chiudendo i Cpt. Amato che, va ricordato, è al Governo proprio con i voti di chi chiedeva e ha sempre chiesto di chiudere i centri di permanenza temporanea. Negare i diritti ai migranti significa indirizzarli inevitabilmente verso la malavita organizzata. Noi non ci arrendiamo anche se sappiamo che adesso è ancora più dura protestare contro questi lager, adesso che nel Governo c'è una parte di quel centro sinistra che prima era qui con noi a manifestare e che, anche all'interno dei movimenti, c'è qualcuno che vorrebbe tenere il piede in due scarpe e che, intanto, ha tirato i remi in barca".
Poi, tra uno slogan e l'altro, la questione torna sulla recente visita a Gradisca da parte della commissione ministeriale. "Una commissione nella quale non credevamo e continuamo a non credere anche se i suoi membri ci sono sembrate persone oneste. La questione è che i primi ad essere stati presi in giro sono proprio loro visto che Amato, il ministro che la commissione l'ha fortemente voluta e istituita, ha già rilasciato dichiarazioni inequivocabili ammettendo che i Cpt sono strutture indispensabili. Rispetto al Governo-Berlusconi e al ministero di Pisanu, al momento, non è cambiato assolutamente nulla".
A intervenire sull'argomento è stato anche il consigliere regionale dei Verdi, Alessandro Metz. "Essere qui è doveroso oltre che dimostrazione di coerenza. In questo momento è fondamentale tenere alta l'attenzione pubblica sui Cpt, su strutture che di umano e moderno non hanno nulla se è vero che, nel 2006, si mettono ancora le persone in gabbia".
Marco Ceci

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