Comunicato stampa Precisazione in merito alle dichiarazioni della CGIL/RSU di Genia Ambiente pubblicate su “Il cittadino” dell' 11\10

Come Comitato di lotta degli operai GENIA, in presidio premanente in piazza Italia a S.Giuliano, vogliamo dare una risposta ferma alle dichiarazioni della CGIL e delle RSU di GENIA in merito alla lotta iniziata a S.Giuliano.
Una lotta su cui si è costituito un comitato, che comprende anche altri lavoratori della zona, associazioni che intervengono sul territorio, segretari CGIL, consiglieri comunali, dirigenti di partito. ..Un comitato che chiede esplicitamente la riassunzione di 5 licenziati e un consiglio comunale aperto per discutere la vicenda Genia. E' su queste richieste che si sono già schierati 400 cittadini di S.Giuliano che hanno sottoscritto la petizione popolare avviata proprio il 7 ottobre, il giorno dello sciopero.

Di fronte a ciò, la CGIL in Genia sceglie invece di difendere l'azienda, arrivando a cantarne addirittura le lodi fino a proporla come modello per tutta la Lombardia. Ma la realtà è diversa
Dal 1° gennaio al 30 settembre hanno lavorato sotto le direttive di Genia Ambiente 33 operai. Ai 23 iniziali, passati il 1° gennaio da Manutencoop a Genia, si sono infatti aggiunti 6 interinali ed un lavoratore della Cooperativa “La luna”, per sopperire, da subito alla carenza di autisti con la patente C . In seguito sono stati assunti altri 2 lavoratori interinali, più uno “in prestito” dell'azienda “Pulieco”, per sopperire a carichi di lavoro superiori al previsto. Nel frattempo i sei operai che stavano facendo il corso per la patente C non stavano certo a casa a studiare, bensì lavoravano. Eccome se lavoravano visto che, in nove mesi sono state svolte circa 5000 ore di straordinario .
Ma non c'è soltanto una questione numerica e di organizzazione del servizio a darci ragione.
Ma anche le leggi, visto che il CCNL degli spazzini fissa all’ 8% massimo il lavoro interinale e solo in caso di picchi di attività.. Ma non è questo il caso visto che erano tutti addetti alla raccolta. Per non parlare della chiara indicazione politica del comsiglio comunale di S.Giuliano che bloccava del tutto l'utilizzo di lavoro interinale. Come mai la CGIl aziendale ha rimosso tutto questo?
Come mai sono arrivate a siglare un accordo il 6 ottobre, dando pieno mandato a Genia di ristrutturare il servizio con 5 operai in meno?
Qualunque sia la risposta la sostanza è inequivocabile: 5 lavoratori sono stati licenziati e la CGIL aziendale è pienamente solidale....con l'azienda, tanto da esultare per il fatto che solo 4 lavoratori hanno fatto sciopero in solidarietà con i loro colleghi rimasti senza lavoro.
E poi non si può fare demagogia sul passato in Manutencoop, visto che i carichi di lavoro insopportabili che si subivano 1 anno fa erano proprio frutto di continue riduzioni di personale pattuite a tavolino. Indovinate con chi? Sempre la stessa CGIL, saempre la stessa RSU
E' proprio questo atteggiamento che ha spinto alcuni operai Genia a organizzarsi indipendentemente dalle RSU. Siamo una minoranza del cantiere certo. Ma se da una parte non è chiaro cosa pensano i nostri colleghi (visto che nessun tipo di proposta o accordo è mai srùtato sottoposto al voto) è certo che la nostra battaglia incontra simpatie in città.

San Giuliano «Il numero dei lavoratori è decisamente aumentato, i servizi che adesso svolgiamo in 30 lavoratori, nella vecchia gestione si svolgeva in 15, quelli sì che erano carichi di lavoro. Il rapporto con il cittadino nonché utente è nettamente migliorato, ora per noi la situazione è cambiata in positivo». Le sigle sindacali firmatarie del contratto nazionale, insieme alle Rsu aziendali di Genia Spa rispondono così, con una lettera aperta, alle accuse mosse all’azienda nei giorni scorsi da Cobas e Rifondazione comunista per il caso dei 4 lavoratori interinali non reintegrati alla scadenza del contratto. «Il contratto di lavoro è migliorativo, cioè passiamo dal contratto Fise (privato) al contratto Federambiente (pubblico) - precisano -. Tutti eravamo a conoscenza che Genia per i primi mesi avrebbe assunto, con contratto a termine, un numero di lavoratori tramite agenzia interinale, perché il progetto del nuovo servizio prevedeva l’utilizzo di minicompattatori con patente di grado C. L’azienda manifestò la sua disponibilità nel farsi carico delle spese per il conseguimento della patente C di numero 6 lavoratori volontari, nel frattempo si era ricorso all’utilizzo di lavoro somministrato per un periodo limitato di 6 mesi. Purtroppo, l’esito non è stato dei migliori, perché solo due lavoratori hanno conseguito la patente superiore. Non solo è stato garantito lavoro per i quattro lavoratori che non hanno conseguito la patente C, ma il 30 settembre ha assunto cinque lavoratori, dopo mesi di trattative tra organizzazioni sindacali e azienda».Ecco i motivi per cui lo sciopero di sabato non ha portato ad alcuna interruzione del servizio di raccolta rifiuti in quanto hanno aderito solo quattro dipendenti su un totale di 32. Infatti la stragrande maggioranza del personale «ha deciso in libertà di non scioperare perché non ha ritenuto che ci fossero i presupposti». I rappresentanti dei lavoratori di Genia Ambiente, prendono così pubblicamente le distanze dalla aspra battaglia portata avanti dai quattro colleghi legati ai Cobas. E per l’occasione rimarcano: «Noi veniamo da altre esperienze dove sì che si poteva parlare di super carichi di lavoro. In Genia possiamo dire che i carichi di lavoro sono diminuiti in modo drastico». Mentre a concludere la lunga missiva è un appello diretto a tutta la città. «Chiediamo - dicono - a tutti i cittadini di San Giuliano di dare fiducia alla Genia affinché possa essere un esempio di azienda pubblica per altri comuni in Lombardia».Giu.Cer.