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http://italy.indymedia.org/news/2006/10/1166085.php Nascondi i commenti.

Milano - Inchiesta sul costo della vita di un universitario
by da globalproject Sunday, Oct. 15, 2006 at 5:01 PM mail:

Quanto è vuoto il portafoglio dello srudente universitario?

L’idea è di fare una specie di portafoglio dell’universitario precario e verificare che è difficile se non impossibile accedere all’indipendenza economica e studiare nello stesso tempo, nel mondo della precarietà, a Milano.


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Casa:
Salvo i pochissimi che riescono ad avere accesso tramite borse di studio a progetti particolari o a dormitori, tutti devono rivolgersi al Mercato privato.



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Mercato privato

A Baggio
100 mq costano 1000 euro, ma anche 1350. 200 euro a testa
60 mq costano 750 euro, ma anche 890 (non specifica le spese condominiali) 250 euro a testa

In Bovisa
50 mq costano 700 (senza spese condominiali) 280 euro a testa
90 mq costano 1300 290 euro

A Cimiano
50 mq costano 600 euro
100 mq costano 1000 euro
ma si trovano appartamenti di 60 mq alla stessa cifra

In corso Vercelli
45 mq pr 1000 euro 500 euro a testa

In Brera
55 mq 1300 440 euro a testa

Zona Loreto Città Studi, Centrale
90 mq li paghi 1300, ma anche 1500 290 euro a testa
50 mq li paghi 900 o 1000 360euro a testa

Chiaravalle
80 mq 800 euro 200 euro a testa
50 mq 700 euro 280 euro a testa

A Segrate
(Novegro) 50 mq 550 euro 220euro a testa
95 mq 900 euro 200euro a testa

+ biglietto metropolitano differente
40 euro al mese (oltre ai 30)


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Studio:
L’Università costa dai mille ai tremila euro (per le facoltà della Statale, Bicocca, Politecnico), senza contare che Economia, ad esempio, a Milano si può studiare solo pagando migliaia e migliaia di euro.
I libri per un esame da 9 crediti costano tra i 25 e i 100 euro, quindi un credito costa a sé dai 3 agli 11 euro. In un anno di Università bisognerebbe ottenere 60 crediti quindi dai 175 euro ai 1000 solo per i libri.

Totale minimo 1180, ovvero 100 al mese
Totale massimo 4000, ovvero 300 al mese


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Telecomunicazioni:
Per le telecomunicazioni, consideriamo la possibilità di parlare al telefono (in uguale misura con rete fissa o mobile) da parte di una persona almeno 15 minuti al giorno in uscita, effettuando 10 chiamate.


Con una tariffa media di operatore di telefonia mobile si spendono 16 cents per scatto alla risposta e 10 per ogni minuto parlato, per un totale di 3,1 euro al giorno, per la rete fissa, costa solitamente 0, 25 cents al minuto e 0,20 lo scatto alla risposta ovvero 47+76 euro al mese.
123 euro mensili


Con una tariffa media Telecom Italia si pagano 20 euro mensile di bolletta, sono solitamente, con un fisso per le chiamate ai telefoni si arriva almeno a 60 euro, la tariffa più conveniente prevede di spendere 26 cents per lo scatto alla risposta e 7 cents al minuto, ovvero almeno 68 euro al mese, totale 128 euro


Con Fastweb, con free internet e senza pagare le chiamate verso rete fissa, si pagano 75 euro al mese, più le chiamate ai telefonini, con tariffa simile alla telecom si arriverebbe facilmente a 130 euro mensili.



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Mangiare:
Per nutrirsi il fabbisogno medio prevede almeno 3 pasti, purtroppo gli orari dell’Università impediscono di svolgere almeno 5 pasti alla settimana fuori da casa, (per quei lavori che impongono allo studente-precario di mangiare altre volte fuori di casa la spesa sarà contata come detrazione dallo stipendio stesso, uguale discorso per gli svaghi o qualunque altra cosa).


Per mangiare un panino molto nutriente, o due panini che insieme possono fare un pasto (carne o legumi) (dai 3,00 ai 6,00 euro) e bere un litro d’acqua o bevanda alternativa (1,5-3,5 euro) a un bar o a una panineria si spendono dai 5,00 ai 10 euro. Per scovare un posto molto economico spesso bisogna spostarsi molto, il che, quando non è del tutto impossibile, può rivelarsi costoso di 1 euro di spostamento tramite mezzo (è impossibile che un bar nei pressi di un’Università, sapendo di avere clienti, faccia prezzi molto più bassi della media).
Diciamo che con un minimo di 6 euro e un massimo (ragionevole) di 12 euro si può fare un pasto sufficiente. Da 130 a 260 Euro al Mese si spendono per questi 5 pasti fuori ogni settimana .


Oltre a questi pasti ci sono 7 colazioni, e 9 pasti completi che possono essere più economici, in quanto cucinati da sé. Ogni pasto costa comunque 2,00 euro per una persona (facendo una media molto difficile da calcolare) e la colazione 50 cents (altrettanto a spanne). Dunque 96 euro al mese come minimo.


Totale almeno 226 euro al mese.



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Accesso alla cultura:
Per la possibilità di accedere al sapere e alla cultura uno studente-precario acquista almeno un libro e un cd al mese e va a vedere un film (salvo che la possibilità e il sacrosanto diritto di scaricare musica, film e libri comporta il rischio di multe e gravi conseguenze).
Inoltre tutti i giorni per essere informati è necessario acquistare un quotidiano ed è altrettanto normale voler andare 3 volte in un anno andare a un concerto o ad uno spettacolo teatrale o ad altri eventi culturali a pagamento (tra i 15 e i 40 euro).
totale dai 64 agli 90 euro al mese.

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Sesso:
Per avere rapporti sessuali protetti cinque volte alla settimana si spendono in preservativi 22 euro al mese.

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Sport:
Per avere la possibilità di svolgere attività fisica e sportiva, per divertirsi, ma anche e sopratutto affinchè la salute sia in forma, si spendono: per un qualsiasi corso di palestra o arti marziali, o altra attività sportiva, volendo andare 2 volte alla settimana, si spendono almeno 40 euro al mese, per una piscina comunale, almeno 36 euro al mese.
Per svolgere attività sportive differenti, magari per passione il costo è incalcolabilmente maggiore.


Per poter passare in una settimana di studio e lavoro, del tempo di socialità, relax e divertimento si paga, ma si paga anche per gli svaghi o i piccoli vizi quotidiani (quelli che non possono essere certo considerati lussi).

per settimana minimo 10 euro (2 pacchetti di sizze, 3 birre , coca cole etc.. fatto salvo che se qualcuno assume hascisc o altre sostanze spende immensamente di più)

per passare una serata di socialità fuori di casa si spendono: per entrare in un locale a pagamento (una volta al mese) dai 10 ai 20 euro, per consumare, dai 5 ai 15 euro.
poiché non c’è la metropolitana e i mezzi di superficie sono molto limitati dopo la mezzanotte, per raggiungere un posto non vicinissimo a casa spendi dai 3 euro del radiobus agli svariati per un taxi o prendendo la macchina.


minimo 23 euro



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Trasporti:
Il minimo per l’abbonamento studenti è 18 euro al mese per l’abbonamento ATM

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Vacanze:
Consideriamo ora le vacanze, ferie, riposo o come si vuole chiamare la necessità di non essere sempre al lavoro e nel luogo di residenza: Per ferie tre settimane l’anno, partendo 2 volte (tra Natale, l’Estate o a Pasqua), si spende: per il viaggio minimo dai 50 euro Ar- della macchina piena o del treno per destinazione vicina, ai 100 di un low coast per destinazione lontana.
Per dormire nel luogo delle ferie spendi dai 15 ai 25 euro a notte (315-672)
Facendo finta che la spesa per il vitto e gli svaghi rimane invariata la spesa è di 340 euro.
Ovviamente se uno va lontano, o vuole fare un viaggio, spostarsi durante la vacanza spende di più.
In tutto minimo 415 euro, Riducendo anche questa spesa a un risparmio mensile costa


34 euro al mese

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non tutti quelli che vengono a milano...
by cantiere = sole24ore Sunday, Oct. 15, 2006 at 5:09 PM mail:

...spendono 123 euro al mese di cellulare.
Il fatto di doversi trasferire a Milano per studiare non implica necessariamente il dover diventare milanesi a tutti i costi.

PS: E poi basta con i preservativi. E' ora che le milanesi comincino a prendere la pillola. Non stiamo più nel Medioevo (almeno fuori Milano).

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...
by ... Sunday, Oct. 15, 2006 at 5:59 PM mail:

Sesso:
Per avere rapporti sessuali protetti cinque volte alla settimana si spendono in preservativi 22 euro al mese.




ah aha ah ah aha ah ah ah

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Una buona inchiesta
by civis romanus sum Sunday, Oct. 15, 2006 at 6:06 PM mail:

Questa sul cost of living allowance di uno studente mi sembra una discreta inchiesta, magari da rivedere in certi punti, ma pur sempre una buona base di partenza. Si omette però un dato di fondo importante: Non è necessario andare a studiare in città come Milano, Roma, Bologna dove i prezzi degli immobili sono alle stelle. In Italia abbiamo anche troppi atenei per lo più ubicati in zone dove il tasso di vivibilità è già più elevato (Calabria, Urbino, Viterbo, Cassino). Molti studenti sono attratti dal fascino della grande città e dal nome dell'Alma Mater. Suggerirei invece di frequentare le Università prossime ai luoghi di residenza in modo da non alimentare ulteriormente il mercato nero delle speculazioni immobiliari e da lasciare anche più tranquilli i residenti. Ve lo dice una persona che abita dalle parti di Campo de' Fiori a Roma, ormai ridotta a bivacco per studenti fuorisede

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x quello di sopra
by x Sunday, Oct. 15, 2006 at 6:13 PM mail:

l'unico problema è che a Milano ci sono le università di confindustria e quindi anche se dopo fai il precario , valgono la pena. mentre al sud ti laurei ( spendendo lo stesso dei fottutissimi soldi) ma dopo resti disoccupato

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risposta a "x"
by civis romanus sum Sunday, Oct. 15, 2006 at 6:30 PM mail:

Non è proprio come asserisci. Per qualsiasi impresa ciò che conta è la Facoltà di provenienza (normalmente Economia e Ingegneria), e l'età. Purtroppo è così. Poi, se ti laurei a Catania anziché alla Statale, poco importa. Tra l'altro, stando vicino casa puoi avere molte più chances di prepararti un CV migliore perfezionando le lingue straniere e l'utilizzo di strumenti informatici

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ma
by a scienze politiche Tuesday, Oct. 17, 2006 at 3:29 PM mail:

cosa han fatto i cantierini ieri?

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