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LETTERA FOGGIANA "PRESUNTA" DENUNCIATA
by Filorosso-FG Monday, Nov. 27, 2006 at 4:54 PM mail: guardierosse3@virgilio.it

Non si tratta di aver sfasciato le vetrine di alcune banche e delle agenzie interinali o di aver imbrattato i lussuosi negozi del centro, ma di una denuncia politica per essersi espressa verbalmente contro la guerra in Iraq e in sostegno a tutte le giuste Resistenze antimperialiste. Per il momento si può parlare di "presunta" denunciata poichè non è arrivata nessuna notifica ma solo delle assurde intimidazioni a mezzo stampa per isolare i compagni e chiunque, senza cantilenare alcuna "preghiera", si oppone attivamente alla guerra dei padroni.

Cari compagni,
come già sapete la manifestazione di Roma è andata a buon fine! Lo dimostrano i mass media, giornali, televisioni, ecc… Quanto più ci danno addosso, quanto più ci reprimono, è perché abbiamo avuto successo, ci siamo fatti sentire e loro hanno paura di chi si oppone alla guerra! L’importante ora è non dividerci, rimanere uniti e dare sostegno a tutti e sei i compagni “denunciati”.
Loro è questo che vogliono, dividerci, perché hanno estremamente paura delle masse popolari! L’unione dà la forza!
Nei momenti difficili non bisogna mai perdere di vista i nostri successi ma guardare al luminoso avvenire raddoppiando la forza per un nuovo anno di lotta!


Ommioddio
by *ocaj Monday, Nov. 27, 2006 at 5:15 PM mail:

Ma quante volte bisognerà sentire ancora che "ci reprimono perché siamo sulla strada giusta"? E' una cazzata, ce ne rendiamo conto?
Negli ultimi anni - tanto per palesare dimostrazioni di forza - hanno represso gruppi che brillavano per isolamento, per i quali non valeva affatto il principio dell'esempio contagioso.

E non è contraddittorio dapprima distinguere tra compagni "veri" e gente che "cantilena preghiere" e poi invocare l'unità perché "loro vogliono dividerci"?
Siamo divisi. E non è neppure una scoperta.
Siamo divisi perché diverse sono le prassi e differenti le strategie. La solidarietà non è affatto un dovere.

Quanto alle temute masse popolari, poi... basti ricordare la fila di ore dei "semplici cittadini" alle bare dei caduti di Nassirya. In casi come questo, si può dire, sono più garantisti gli inquirenti che indagano per un coro che non il "pueblo". Fosse per il "pueblo" quei sei denunciati si starebbero già mangiando la galera...

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